Gun non è ancora uscito.
È entrato a fare il test da quasi due ore, dovevo uscire almeno mezzora fa.
Cazzo.
E se non è passato? So che non saprà l'esito entro la fine dell'anno scolastico, però credo che...
In Conservatorio funziona in modo diverso. Ci sono esami, ma è difficile non scoprire il giorno stesso se sei stato scelto per iniziare il tuo percorso di studio.
Io, a prescindere da tutto, ero il favorito della Giuria. Non ho avuto alcun bisogno di impegnarmi, è nel mio sangue il mio talento, dovevo solo mostrarlo a quei quattro stronzi che dovevano giudicarmi.
Gun deve superare il test, capire se può iscriversi al bando delle Borse di Studio. Deve fare tante cose, che ti fanno sentire grande, ma invece mi sembra di vederlo soltanto annaspare in cerca di aria. È come se fosse perso, nel mezzo della folla, quando decide per sé.
Voglio essere al suo fianco, peccato che posso aiutarlo fino ad un certo punto.
Mi siedo sulla panchina di fronte al Salice nel mezzo del chiostro.
Sospiro.
C'è una ragazza che fa avanti e indietro, lancia occhiate al libro della panchina vicino alla mia.
È in crisi, probabilmente.
Tutto mi ricorda le notti passate a medicarmi le dita, perché la maggior parte del tempo, quando ancora vivevo da mio padre e da Wen, mi esercitavo quasi sette ore al giorno per renderlo contento, oltre che fare le ore piccole per studiare per gli imminenti esami della sessione.
Mi sono servite, eh.
Però...
Tutto ciò che ho provato, il dolore, le cicatrici che ancora ho sulla punta delle dita, non credo che andranno via così velocemente.
Mi ricordo ogni cosa.
Noto Gun venirmi incontro, con la borsa a tracolla sulla spalla.
Mi tiro su.
Sorrido un po'.
Mi abbraccia.
Senza dire nulla.
Con la testa sulla mia spalla, si stringe forte.
Gli accarezzo piano la schiena.
«Non è andato bene?»
«Non lo so, non credo. Io non sono bravo come Gorya né un mago dell'intelligenza come Ayan, Tinn. Non sono bravo in nulla, non ho vere e proprie qualità.»
Sospiro.
Gli prendo il viso tra le mani.
Intravedo che la ragazza dietro di noi, si siede sulla panchina. Guarda il libro, poi lancia un'occhiata verso di noi.
«Tinn...»
Gli bacio la fronte, stringo la sua mano tra le mie.
«Andiamo a mangiare al ristorante vicino l'Università, d'accordo? Ci svaghiamo un po', dato che non devi toccare libro fino a domani mattina.»
Annuisce con la testa.
Usciamo.
Scavalchiamo la massa di studenti che tenta di entrare dopo il termine della breve pausa pranzo.
I professori corrono da un'aula all'altra, le occhiate degli studenti sono preoccupate.
Forse, è periodo di esami per alcune e determinate Facoltà.
STAI LEGGENDO
☽ 𝘀𝘄𝗲𝗮𝘁𝗲𝗿 𝘄𝗲𝗮𝘁𝗵𝗲𝗿 ᵗᶦⁿⁿᵍᵘⁿ
Fanfiction➯ ᴛɪɴɴɢᴜɴ ➯ sɪᴅᴇ sᴛᴏʀʏ: ᴛɪᴡᴘᴏʀ / ᴊɪᴍᴡᴇɴ / ʀᴇɴɢᴏʀʏᴀ ➯ ᴍʏ sᴄʜᴏᴏʟ ᴘʀᴇsɪᴅᴇɴᴛ / ᴍᴏᴏɴʟɪɢʜᴛ ᴄʜɪᴄᴋᴇɴ !ᴀᴜ ➯ ᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀ ↳ 𝘿𝙤𝙫𝙚𝙫𝙤 𝙥𝙧𝙚𝙣𝙙𝙚𝙧𝙚 𝙡𝙚 𝙢𝙚𝙙𝙞𝙘𝙞𝙣𝙚 𝙤𝙜𝙜𝙞, 𝙣𝙤𝙣 𝙫𝙚𝙣𝙞𝙧𝙚 𝙦𝙪𝙞 𝙚 𝙛𝙖𝙧𝙚 𝙞𝙡 𝙘𝙖𝙯𝙯𝙤𝙣𝙚 𝙞𝙣 𝙥𝙞𝙚𝙣𝙤 𝙥...