𝗽𝘂𝘁 𝗺𝘆 𝗳𝗶𝗻𝗴𝗲𝗿 𝗼𝗻 𝘆𝗼𝘂𝗿 𝘁𝗼𝗻𝗴𝘂𝗲

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Lo spingo con la schiena sul materasso.

Sorride di più.

Mi accarezza i fianchi con le dita.

«Mi piacciono.»

Indica i miei fianchi con lo sguardo.

Davvero?

Non mi piace particolarmente il mio corpo.

Non ho... veri e propri muscoli, non mi alleno giornalmente.

Mi levo la maglietta.

Mi chino verso di lui.

Incomincio a baciargli piano il collo, guardando – di tanto in tanto – come socchiude gli occhi, il rumore che emettono le sue labbra quando con la lingua raggiungo la sua guancia, fino a sfiorare il lobo del suo orecchio sinistro.

Sorrido d'istinto.

Con una mano mi infilo dentro ai suoi pantaloni, l'accarezzo da sopra la stoffa.

Merda.

Da quant'è che non...

Fare sesso è impegnativo, solo che non ricordavo... le dimensioni, diciamola così. Mi so adattare, il problema è che Tinn mi sembra messo bene in tutti i sensi.

Tiro un po', apro la cintura con le manine che mi tremano.

Sono nervoso.

Voglio che vada tutto bene.

Noto che fa leva sulla schiena per tirarsi su, per poi schiudere le labbra all'altezza della mia clavicola. La bacia piano, scivolando lentamente verso al basso, sfiorando con un dito il mio capezzolo.

Mi guarda.

«Tutto okay?»

«Voglio solo che tu stia bene con me.»

Strofina la punta del naso contro al mio braccio.

«Ti sembro una persona che non sta bene con te?»

Rimango in silenzio.

Non puoi fingere, ne sono sicuro.

Sono io ad avere paura che ti stancherai di me, perché non sono alla tua altezza.

Fa scorrere la punta del naso verso di me, fino ad arrivare ad appoggiare la mia fronte sulla sua.

Ci stringiamo assieme.

«Non voglio farti male, d'accordo? Voglio che facciamo questa cosa insieme, perché se ti faccio male, non... non voglio. Possiamo non parlarne?»

Lo guardo.

Annuisco con un lieve sorriso.

Non c'è bisogno di parlarne, lo sappiamo entrambi che cosa vogliamo.

Deglutisco.

Ricomincia a concentrarmi con dei piccoli baci sul mio petto.

Alzo un po' la nuca, mi aggrappo con le mani alle sue spalle.

Mi avvicina con la schiena verso al materasso, ma lo blocco.

«Posso fare qualcosa – di nuovo – io per te?»

«Se vuoi, si.»

Sorrido.

«Si, lo voglio fare.»

Torna a distendersi.

Dopo che si leva la maglietta anche lui, da sopra al maglioncino blu.

Ci baciamo.

La mia mano scivola ancora dentro ai suoi pantaloni, che mi aiuta a sfilargli con estrema cura, per poi far lo stesso con i suoi boxer.

☽ 𝘀𝘄𝗲𝗮𝘁𝗲𝗿 𝘄𝗲𝗮𝘁𝗵𝗲𝗿 ᵗᶦⁿⁿᵍᵘⁿDove le storie prendono vita. Scoprilo ora