4. Home is wherever I'm with you

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Lezione 141
Una relazione dovrebbe essere un
posto sicuro e tranquillo, non
un'altra battaglia da combattere.

❧❧❧

Katlyn

Era passata una settimana dall'inizio della scuola e io non vedevo già l'ora che l'estate arrivasse.

Odiavo dovermi svegliare presto la mattina.

Adesso ero seduta ad un tavolo della mensa con Khloe seduta di fronte a me.

Con quei due ragazzi nuovi non avevo più parlato, però li vedevo spesso in compagnia di mio fratello.
Credo che il preside gli avesse affidato il compito di fargli da guida per costringerlo a venire a scuola e ad arrivare in orario alle lezioni dato che a quanto pare erano le stesse di Dean e Ryan.

«Domani mi puoi accompagnare a casa dei miei?» la voce squillante di Khloe mi fece estraniare dai miei pensieri.

Spostai lo sguardo sul suo viso, le mie sopracciglia si curvarono in un'espressione contrariata.

«Sei sicura?» domandai masticando una patatina fritta.

Lei annuii prontamente. «Voglio vedere come sta mamma. La sento ogni giorno e dice che va tutto bene, ma sai com'è fatta lei.»

Sparse un po' di ketchup nel piatto, senza mai mangiare effettivamente qualcosa.

Quando Khloe era in pensiero per qualcosa non toccava cibo.

Odiavo la situazione in cui si era ritrovata, ma mi aveva detto più volte che non aveva bisogno di aiuto, avrebbe risolto tutto lei. Un giorno.

Ma io l'avrei comunque aiutata in qualunque momento.

«Ti porto, ma per favore non passare la notte lì.»

Khloe si guardò intorno.

«Dov'è Chris?» assottigliai lo sguardo al suo cambio di discorso così banale, ma non insistetti.

«Non ne ho idea, vuoi che venga a mangiare con noi?»

«Il contrario.» sussurrò così a bassa voce che pensai di aver sentito male.

Proprio mentre stavo per parlare un ragazzo si fiondò al mio fianco.

«Sorellina, com'è bello vederti.»

Mi sottrasse di mano le due patatine che stavo per addentare, guadagnandosi un'occhiataccia.

«Tra poco arrivano Dean e Ryan, li ho detto di sedersi con noi.» continuò a mangiare tranquillamente dal mio piatto.

«Perché sei così disponibile con loro? Di solito l'unica cosa che fai quando sei a scuola é dormire, ho visto che sei andato a tutte le tue lezioni questa settimana invece.» allontanai il mio piatto e aumentai la distanza con mio fratello. Infilzai una polpetta e me la portai alla bocca.

«Fingerò che questa tua affermazione non mi abbia ferito, mi hai praticamente descritto come un nullafacente.» si portò teatralmente una mano sul petto.

Alzai un sopracciglio.

«E comunque il preside mi ha promesso molti crediti gratis se li avessi aiutati ad ambientarsi.
E poi non sono così male, sono molto simpatici.» aggiunse infine.

Restammo a parlare per una decina di minuti, prima che una testa bionda si avvicinasse a noi con un vassoio in una mano e una sigaretta nell'altra.

Mi sorrise e si sedette al mio fianco.

Lesson 496Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora