In quei giorni che aveva passato lì, aveva imparato a curare la terra, a cacciare i piccoli animali e a riconoscere le varie piante. Enji sapeva molte cose sulla natura, lui era un contadino.
Lui curava quella sua terra e poi viveva anche da solo. Sapeva che avesse tre figli uomini e una femmina. Però aveva perso due figli nella guerra e l'altra invece aveva un marito e una casa tutta sua, era stata venduta come schiava a un re. Ogni giorno leggeva lettere di sua figlia; vi erano rare volte in cui una schiava si innamorava del suo padrone, amore corrisposto ovviamente, e quella era una delle rare volte.
L'unico figlio che era rimasto, Touya, invece, lo aspettava da tempo ma non aveva mai fatto ritorno. Da come aveva capito, non aveva buoni rapporti con suo padre.
Hawks ascoltava i suoi racconti come rapito; aveva bene impresso nella mente che la donna che amava non fosse lì, lei era la ninfa che aveva dato alla luce i suoi figli.
Non aveva ben capito in che rapporti fossero i due, ma sapeva che lui andava a trovarla in riva al mare e le donava uno dei fiori più belli che trovava nei suoi campi. La donna però non si presentava mai. Oltre questo, lì Hawks aveva tutta la libertà, poteva volare avanti e indietro, sentire di nuovo il profumo della libertà che gli era stato negato per giorni e giorni prima rinchiuso in quella prigione e poi in quel palazzo in compagnia di quel pervertito.
Poteva finalmente sentire il calore del sole sulla sua pelle a prima mattina, il vento che si infilava tra i suoi capelli quando volova libero e le sue ampie ali sgranchirsi per il volo. Era felice perché oltre questo Enji gli dava anche da mangiare e lo accudiva a modo suo, anche perché era un po' burbero come uomo. Si sentiva di stare a casa, con il padre che non aveva mai conosciuto e l'uomo probabilmente lo trattava come il figlio che non era né morto e che non lo odiava. Dai suoi racconti, sembrava aver passato una vita difficile. Dopotutto, crescere quattro figli non era per niente facile.
Arrivò una sera d'estate, Hawks era sfiancati dai lavori nel campo, ma comunque quel giorno si era dato alla pazza gioia volando a detra e a sinistra.
In casa, l'uomo preparava la cena che trovò poi sul tavolo.
<Ha un buon profumo.> Disse l'alato mettendosi seduto e guardando il piatto, l'altro non potette non lasciarsi scappare un piccolo sorriso. Nessuno gli aveva mai fatto un complimento del genere, lo accettava.
<È del pollo, so che ti piace molto.>
E come Hawks sapeva cose su Enji, gli aveva detto anche molte cose su di sé. Era un tipo chiacchierone dopotutto e non poteva lasciarsi sfuggire i suoi gusti culinari.
<Oh, sarà meglio che mi appresti a mangiarlo allora.> Non ci mise molto tempo, prese la posata e iniziò a mangiare con gusto. Era da tanto che non mangiava un buon pollo fatto per bene.Quella sera Touya si era recato in riva al mare, per l'ennesimo incontro con sua madre. La vide, lei in tutta la sua bellezza, più luminosa del solito. I suoi capelli bianchi come la luna si abbinavano al vestito fatto di perle che indossava. Calpestava la sabbia a piedi nudi, si fermò vicino a un masso e si guardano.
<Avete vinto la battaglia oggi.>
<Sono caduti molti soldati.> Rispose lui, mettendosi seduto su un masso mentre scioglieva i sandali e infilava i piedi nudi nella sabbia fresca.
<Ritornerai da tuo padre ?>
Il suo tono era per nulla minaccioso tanto quanto gentile.
<Nemmeno per sogno.>
A quella domanda da parte della donna, lui si era irrigidito. Non voleva parlare di quell'uomo, non voleva vederlo e per quello se n'era andato di casa. I suoi fratelli erano morti per causa sua.
<Dovresti farlo, lì c'è anche Hawks.>
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War prize
Fanfiction✔︎Au - antica Grecia ✔︎Dabihawks ✔︎boys love: sesso gay ✔︎tematiche forti, no adatte ai deboli di stomaco buona lettura Hawks è un premio di guerra. Dabi è quello che lo ha conquistato.