War prize

XIV

Rimasero in silenzio, l'uno a godersi quella tranquillità che stava chiedendo da giorni e l'altro che lo osservava invece. Più lo guardava più era convinto di essersi innamorato di lui.
<Hai finito di guardarmi ?> Nonostante fosse girato di spalle e con gli occhi chiusi, il biondo percepiva chiaramente lo sguardo di Touya, in quel modo così insistente. Non sapeva cosa volesse da lui, lo trovava insistente, ma comunque gli aveva permesso di stare lì.
Con quella domanda, l'altro si sentì colto in flagrante e non potette non voltare lo sguardo da un'altra parte, mentre si ritrovò ad imprecare mentalmente. Cosa gli era passato per la testa ? Si era incantato così tanto a guardarlo, mentre era baciato dai raggi lunari, che aveva perfino dimenticato di dove fosse e anche i drammi con suo padre, che ormai erano un pensiero lontano.
<Tu...ce l'hai con me, vero ?> Chiese; prima o poi avrebbe dovuto dirglielo. La domanda era stupida, la risposta era ovvia. Hawks ce l'aveva con lui per quello che gli aveva fatto e non era un male da poco, avrebbe sfidato chiunque a non prendersersela dopo il trattamento che aveva subito l'uomo alato. Non poteva saperlo, ma avrebbe solo potuto immaginare. 
L'altro sospirò pesantemente, poteva sentirlo anche da lì. Le sue spalle erano curve e tese.
Un brivido gli percosse la schiena ma poteva solo biasimarlo, con il calo delle temperature aumentare l'umidità.
<Mi avete lasciato in pasto a un lupo affamato. Non dovrei essere incazzato ? >
Touya sentì il cuore battere velocemente, poi un senso di dispiacere lo pervase. Poteva solo immaginare tutto quello, Hawks che veniva trascinato via da lì, portato nel palazzo di quell'uomo e fatto di nuovo prigioniero. Ma non era lui a gestire tutto ciò, erano solo degli ordini che gli erano stati impartiti dall'alto. A lui e ai suoi compagni.
<Io...>
L'altro subito lo interruppe. I suoi occhi gialli si girarono e incontrarono quei lapislazzuli profondi e chiari.
Poteva vedere il rancore in essi.
<Per non parlare dei pugni e dei calci. Oh, ne sono tanto felice.> Questa volta sibilò.
Touya aveva dimenticato quel particolare, di averlo preso con la forza e di averlo riempito di percosse insieme ai suoi compagni.
<Hawks...>
<Lasciami stare. Se sei qui con l'intenzione di chiedere perdono, stai perdendo solo tempo.>
L'altro annuì solo, avrebbe voluto aggiungere altro, ma tutto ciò che fece fu girarsi e ritornare indietro. Dopotutto gli aveva detto di voler stare da solo.

Quella sera tornò a casa solo Touya. Hawks non voleva lasciare quella casa, solo perché Enji lo trattava davvero bene e gli dava da mangiare, con lui si sentiva proprio di stare con il padre che aveva sempre desiderato, non quello che non aveva avuto l'opportunità di conoscere.
Il biondino si riposò sulla riva del lago, messo di fianco con le sue grandi ali rosse che lo andavano a riscaldare.
Cadde subito in un sonno profondo, cullato dai dolci e delicati movimenti dell'acqua. In casa, invece,  Touya non faceva altro che pensare a quell'incontro con lui. Guardava il soffitto, le braccia intrecciare dietro la testa. Doveva trovare un rimedio a tutto quello. Ci pensò tutta la notte, non aveva bisogno di dormire siccome con la guerra non era abitato a prendere sonno facilmente.
Ci pensò anche il mattino seguente, quando le prime luci di esso andavano ad illuminare il cielo e gli uccelli iniziarono a cinguettare.
Sperava solo di ritrovare Hawks nuovamente al lago. Si mise i sandali, scendendo dal letto, si sciacquò il viso velocemente ed uscì di casa. Suo padre non era lì, probabilmente era andato ad arare i campi. Si recò verso il fiume dove la sera prima lo aveva trovato. Si fermò e rimase non poco deluso quando alla fine non lo trovò. Stava per ritornare indietro, quando alle sue spalle sentì una voce, la sua voce.
<Cosa ci fai qui ?>

Spazio autrice

Si fa cagare il capitolo lo so, ma sono in piena sessione e vorrei spararmi. Ma vi giuro che dalla settimana prossima non appena finirò tutto quanto vi riempirò di capitoli.