XII

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Com'era possibile che Hawks e suo padre si fossero conosciuti ?
Magari era stato proprio il destino a farli incontrare, magari proprio il destino voleva che lui e il biondo si incontrassero.
Avrebbe dovuto andare da lui quindi ? Non vedeva l'ora di vedere il biondo, la guerra era finita anche se si erano dimezzati i soldati. Alcune famiglie non avrebbero più rivisto i loro mariti e figli, mentre altre invece avrebbero festeggiato con del vino abbondante e carne in quantità, invocando i nomi degli dei.
Lui invece avrebbe fatto ben presto ritorno a casa sua, non per vedere suo padre, ma per vedere Hawks. Avrebbe dovuto avvisare l'uomo ? Sarebbe dovuto andare lì senza nulla ? Sapeva che Hawks amasse il pollo. Quindi se ne sarebbe dovuto procurare uno intero ?
Forse doveva smetterla di pensare a tutto quello, suo padre sarebbe stato felice di vedere il suo unico figlio maschio fare ritorno a casa, Touya lo sarebbe stato un po' di meno.
Era sul cavallo, passeggiava sotto il sole. Non aveva caldo, quella tunica bianca che indossava era abbastanza leggera da tenerlo fresco. I piedi invece erano coperti dai sandali in pelle.
Sarebbe stato un lungo e tortuoso viaggio solo per quei pensieri che gli affollavano la testa. Ricordava la strada di casa alla perfezione, l'unica nota positiva era che si trovava in campagna e quindi si respirava una bella aria, soprattutto in estate quando la mattina gli uccelli cantavano e la sera, invece, i sogni erano accompagnati dal frinire delle cicale.  La strada non era cambiata affatto, dall'ultima volta in cui l'aveva percorsa. Ci mise un giorno intero per fare ritorno a casa, davvero nulla era cambiato e la quercia vicino la sua abitazione era diventata ancora più alta dall'ultima volta.
Intorno vi era solo silenzio, a parte un gufo che bubolava.

Nulla era cambiato. Tutto così com'era.
Era a casa.

Hawks era rientrato dopo l'ennesimo giorno passato a lavorare i campi, dopo l'alba,  come  sempre trovò Enji vicino al tavolo a mangiare e il suo piatto già pronto sul lato opposto.
Si sedette e iniziò a mangiare. Avevano finito di mangiare e stavano lavando le stoviglie, quando la porta di casa si andò ad aprire all'improvviso. La persona che apparve sulla soglia di essa fece sgranare gli occhi a entrambi.
<Figlio.> Un lampo di soddisfazione attraversò il viso dell'uomo dai capelli rossi al suo fianco, che stava tenendo trable mani un piatto.
<Tu.> La stessa cosa, però , non si poteva leggere negli occhi di Hawks, il quale, una volta superata la sorpresa iniziale, aveva assottigliato gli occhi. Quel soldato. La rabbia che provava nei suoi confronti era immensa.
Gli aveva fatto del male, psicologicamente e fisicamente. Non avrebbe potuto accettare di vivere sotto il suo stesso tetto.
<Hawks.> Touya sembrò non pensare proprio a suo padre, come se non esistesse, il suo sguardo infatti era rivolto verso il biondo. Lo guardava in maniera diversa, una luce nei suoi occhi che era diversa da quella delle altre volte, ma a Hawks non importava. A Hawks importava solo la rabbia che aveva serbato nei suoi confronti.
Il biondino strinse i pugni lungo i fianchi, incupendosi, intendo Enji era in procinto di presentargli suo figlio, senza sapere che lo conosceva già.
<Scusami, ma ho dimenticato una cosa da fare ai campi.> Accampò una scusa, per sfuggire il prima possibile da quella situazione. Il ragazzo corvino se ne accorse, mentre l'altro osservò il maggiore, il quale annuì.
Hawks si ritrovò a superare entrambi, aprì la porta e spalancò le ali , volando via.
Perché non se n'era accorto prima ? Eppure vi era una grandissima somiglianza già  nei loro occhi. Come aveva fatto a non accorgersene di nulla ?

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