tom era tornato un attimo a casa sua per cambiarsi con la sua uniforme di lavoro e fra tempo si cambiò anche sherilyn in camera sua.
appena tom rimise piede in casa harper sherilyn stava scendendo le scale, le porse un libro «l'avevi dimenticato sulla panchina l'altro giorno» disse riferendosi a quando si incontrarono al campo da basket, «grazie» rispose sherilyn prendendolo e posandolo sullo scaffale vicino.si avviarono verso la pizzeria a piedi, non avendo la macchina sono dovuti partire mezz'ora prima.
arrivati vennero accolti dal capo, di solito non era quasi mai nell'edificio.
«buongiorno» salutarono i ragazzi, il capo non li salutò «litigate di nuovo oggi e siete licenziati» disse puntandogli il dito per poi lasciare la pizzeria.
«si sarà svegliato male» disse tom, sherilyn annuì.
appena misero tutto in ordine finalmente aprirono e i primi clienti si fecero vedere.
dato che per due settimane non ci sarebbero stati bill e blake dovevano impegnarsi di più, erano solo in due.
«tu accogli i clienti e io sto in cucina» disse tom, sherilyn si diresse verso i primi clienti.quel giorno riuscirono a non fare pasticci, a non litigare e a non discutere.
mentre tom stava suonando la chitarra seduto su una sedia circondato da ragazze e signore, sherilyn stava sparecchiando e pulendo i tavoli mentre altri clienti stavano ancora mangiando.
sherilyn guardò verso la direzione di tom, concentrandosi sulla melodia che stava suonando, tom la stava già guardando da un pezzo.
circondato da tutte le ragazze che poteva avere, lui aveva occhi solo e solamente per lei, come se stesse suonando per lei.
la ragazza che non avrebbe mai potuto avere.
sherilyn perse un battito e arrossì lievemente, riprese a sparecchiare non notando però un uomo, le venne incontro e le versò il vino addosso, sporcandole la camicia bianca del lavoro.
sherilyn sussultò prendendo un fazzoletto cercando di pulirsi in tempo, ma peggiorò solo le cose, il liquido rosso si stava aderendo alla sua maglietta.
«mi scusi! non l'avevo vista!» disse l'uomo.
sherilyn scosse la testa «mi scusi lei per favore, le sono venuta io addosso» rispose sherilyn continuando a passarsi il fazzoletto addosso.
ma ormai la camicia era macchiata.
tom si alzò dalla sedia «scusate» disse alle ragazze intorno a lui, posò la chitarra là e corse verso sherilyn.
la prese dal braccio e la portò nella stanza dello staff, in cui dovevano cambiarsi ma si mettevano l'uniforme già a casa.
«poteva fare più attenzione quel coglione» lo insultò tom mentre cercava nelle tasche la chiave per il suo armadietto.
«è stata colpa mia-» venne interrotta dal ragazzo «sherilyn non incolparti sempre per tutto, evidentemente ti è andato addosso lui».tom era arrabbiato, non perché voleva continuare a stare con le sue ragazze, non perché l'uomo le venne addosso, ma perché l'uomo la guardava fin troppo.
la camicia bianca macchiata aveva messo in bella vista il reggiseno nero della ragazza e notando come un uomo viscido e schifoso la stesse guardando quasi quasi con gusto, il sangue gli ribollì.
«schifoso» sussurrò tra se e se tom.sherilyn guardava a terra, mentre con le mani cercava di coprirsi.
ma non c'era motivo di farlo, tom non faceva schifo come quel vecchio.
appena aprì il suo armadietto tom spalancò gli occhi «cazzo non ho il cambio, l'avrò tolto qualche giorno fa» disse scompigliandosi i capelli.
«tom, va bene così, stai tranquillo, posso continuare a lavorare, non è importante, tanto tra poco chiudi-» si fermò appena vide tom togliersi la maglietta «c-cosa stai facendo?» chiese un po' imbarazzata.
«mettiti questa» le porse la sua camicia.
sherilyn spalancò gli occhi e il suo cuore perse di nuovo un battito.
«sei sicuro?» disse, tom annuì, non voleva che altri uomini con il triplo della loro età la guardassero in quel modo.
sherilyn la prese e si girò, lo stesso fece pure tom.
buttò in un angolo della stanza la camicia macchiata e si mise quella di tom, notando come le stesse larga.
«ho fatto» sussurrò la ragazza.questa volta fu tom a perdere un battito appena la vide con la sua camicia.
"le sta così larga" pensava.
la camicia le ricadeva poco sopra la gonna corta e le maniche erano decisamente un po' troppo lunghe, obbligandola a farsi degli svoltini.«non guardarmi così..» disse la ragazza imbarazzata.
tom si risvegliò dal suo stato di trance.
«così come?» ghignò.
sherilyn roteò gli occhi.«e tu? che ti metti addosso» disse indicando il suo petto.
"oh, vero" si disse tom.
«lavoro così, tanto devo solo suonare la chitarra» disse aprendo la porta della stanza.
«è meglio se chiudiamo, resta qua» disse sherilyn.
tom annuì, gli andava bene.alla fine chiusero e, dopo aver recuperato la camicia macchiata e aver messo un po' d'ordine in giro, uscirono.
«è meglio se vado a prendermi un'altra camicia, tu se vuoi puoi pure tornare a casa» disse sherilyn guardandolo «stai scherzando? hai visto quanto è buio fuori, vengo con te» disse tom.perché tom era così gentile con sherilyn ora?
prima non le avrebbe manco risposto, prima avrebbe riso di lei quando avrebbe visto la scena.
perché quella volta le aveva porso persino la sua camicetta?«tom, dico sul serio, puoi tornare a casa, non morirò» disse sherilyn.
tom annuì «va bene allora» non voleva veramente tornare a casa, ma non voleva farle capire qualcosa che manco lui riusciva a capire.
la lasciò andare.
«buonanotte» sussurrò tom mentre ritornava a casa dopo aver visto la ragazza allontanarsi da sola.
lui era ancora a petto nudo.
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𝐅𝐄𝐓𝐈𝐒𝐇 ; tom kaulitz
Romansa«smettila di guardarmi così» «così come?» dove tom kaulitz ama infastidire sherilyn harper e sherilyn harper odia la presenza di tom kaulitz. -✮ start: 240423 end: 030523 highest rank: 260423 - #1 in tom kaulitz 050523 - #1 in tom 050523 - #1 in ka...