capitolo 4

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-partenza-

stiles pov

mi svegliai stanchissimo, alla fine avevo dormito poco più di 4 ore siccome mi sono addormentato alle 2:30 e ora sono le 6:30, il problema? devo ancora avvertire mio padre che parto per non so quanto tempo, speriamo che non li venga un infarto. 

<< ehy papà!>> lo salutai scendendo le scale trovandolo nel tavolo in cucina a bere un caffè 

<<buongiorno figliolo, come mai già sveglio?>> mi chiese confuso

<<devo dirti una cosa...>> feci una pausa e presi un grande respiro <<devo partire... c'è un nuovo pericolo in città si chiama ---- lo ha deciso Derek e non posso farci niente, questa creatura se ne andrà quando noi ce ne andremo ma non sappiamo dopo quanto quindi di conseguenza non sappiamo neanche quando torneremo>> dissi tutto in un soffio e vidi che mio padre iniziò ad avere gli occhi lucidi

<<va bene, se pensi sia la cosa giusta da fare okay, stai attento però. chiamami tutti i giorni e fammi sapere se ci sono novità, va bene?>> chiese e io annuì andandolo ad abbracciare <<dov'è che andrete?>> mi chiese, io mi staccai leggermente da lui per guardarlo negli occhi 

<<andremo a Carpinteria>> dissi in un sussurro 

<<stai scherzando vero? hai idea che potrebbero rinfiorarti in mente tantissimi ricordi vero? che potresti ricardarti dei traumi? ti ricordi gli attacchi di panico che hai avuto a causa di quel posto? gli incubi che ti hanno perseguito per mesi e mesi? e ti ri->> decisi di interromperlo 

<<lo so papà, me lo ricordo fin troppo bene. ma nel branco non c'è nessuno che lo sa tranne Scott e Lydia e gli avevo chiesto di non dire nulla a nessuno e così hanno fatto.  ora ne pagherò le conseguenza, poi non sono solo, se starò male chiederò aiuto. tranquillo me la saprò cavare>> 

<<va bene, mi fido. anche se sono preoccupato a morte per te.>> disse per poi riabbracciarmi di nuovo 

<<grazie papà. e mentre non ci sono non dimenticarti della dieta. nel frigo ci sono scritti i pasti, ti farò controllare da Melissa e se mi dici che non la stai seguendo non ci metterò nulla a tornare qua>> mi raccomandai 

<<tranquillo, ti lascio preparare>> disse per poi staccarsi  e io andai al piano di sopra per cambiarmi. decisi di mettermi un jeans , una maglietta nera e una camicia a quadri rossa scuro, presi la valigia e scesi siccome tra pochissimi minuti sarebbe arrivato Scott 

<<Allora ciao papà, ti chiamo appena arrivo okay?>> dissi con le lacrime agli occhi

<<si figliolo, ti voglio bene>> disse per poi darmi un ultimo abbraccio

<<anch'io papà... anch'io>> dissi e subito dopo ricevetti una chiamata da Scott che mi diceva di scendere siccome era sotto casa mia, salutai mio padre e con la valigia in mano uscì dalla porta 

<<ehy amico, dammi la valigia che la metto dentro al bagagliaio. notte difficile? hai delle occhiaie da fare paura>> disse ridendo 

<<si vedono così tanto?>> chiesi guardandomi allo specchietto della macchina

<<si e si sente ancora di più l'odore di tristezza che emani. amico fai finta che stiamo andando in campeggio con tutto il branco, non sarà così male hanno prenotato delle case stupende. in ogni casa ci sarà la piscina, l'idro massaggio, la palestra, la stanza giochi con il  bigliardo. poi ci sono un sacco di campi come quello da basket e da calcio, ah e c'è anche il pallavolo e in riva al mare il beach volley>> disse entusiasta entrando in macchina ma poi tornò più serio << e so che per te sarà difficilissimo tornare in quel posto ma ci saremo noi ad aiutarti. però dovrai dire anche agli altri e soprattutto a Derek che è l'alfa >> disse mettendo in moto la macchina per poi partire. e su questo non posso contraddirlo, devo dirlo o rischio sono di stare male per tutto il tempo 

<< va bene lo dirò, io però ho un problema. non ho così tanti soldi e non li ho voluti chiedere a mio padre, caso mai cercherò li qualcosa per guadagnarli>> dissi in ansia, avevo portato giusto 50€ 

<<non ti preoccupare hanno pensato a tutto peter e derek, le case, il cibo, se ci serviranno i vestiti quindi stai tranquillo>> mi rassicurò 

<<ma era riferito anche a me? cioè io non sono un suo beta, magari era riferito solo a voi lupi>> dissi agitato

<< ma di cosa stai parlando Stiles? Derek ti vede come un membro del suo branco, ti ha sempre visto come membro del suo branco, io non penso che tu capisca quanto lui ti vuole bene. ha detto che tu starai nella casa con lui e peter perché siccome non sappiamo se a Carpinteria ci saranno branchi di lupi o altro non vuole rischiare che tu sia in pericolo. e comunque pagherà per tutti anche per allison e sai che lei proprio non la sopporta>> disse continuando a guidare. aspettate un attimo sarò nella stessa casa di derek e peter? sul serio? va bene, sono morto.

dopo una decina di minuti arrivammo e per ora non c'era ancora nessuno nel loft tranne il padrone di casa e suo zio siccome erano ancora le 7:45. Scott si avvicinò subito a Derek e Peter per salutarli invece io rimasi dietro di lui completamente a disagio, non mi sentivo così da veramente tanto tempo, mi sento come se fossi sporco, come se fossi il terzo incomodo nonostante fossimo in quattro

<<tutto bene, stiles?>> mi chiese l'alfa 

<<cosa? si, si tutto bene>> dissi alzando lo sguardo di scatto, subito dopo la mia risposte vidi un sopracciglio di derek scattare in alto come per dire "come no" 

<<faremo finta di crederci>> disse Derek, poi vidi scott guardarmi e farmi il segno con la testa indicandomi Derek e peter, capì subito che si riferiva al discorso di prima sul fatto di dirli che il posto dove stiamo andando mi causerà brutti ricordi, però non volvevo dirglielo ora siccome da un momento all'altro potrebbero arrivare gli altri quindi scossi la testa in senso negativo. nel mentre l'alfa e ex-alfa ci stavano guardando confusi 

<<c'è qualcosa che dovete dirci?>> ci chiede infine Peter

<<io no, Stiles credo proprio di si>> disse Scott e io lo guardai storto 

<<Scott, menomale dovevo avere il mio tempo>> dissi guardandolo male

<<se aspettiamo il tempo tra 50 anni saremo ancora qui ad aspettare>> ribatté Scott e poi finalmente arrivarono anche gli altri membri del branco, per tutto il tempo però sentivo lo sguardo di Derek e Peter sulla mia pelle anche quando gli altri li parlavano.

<<okay, se siamo tutti pronti io direi di partire>> disse l'alfa

quindi ognuno di  noi mise le valigie nella rispettiva macchina e poi salimmo tutti a bordo.

e poi "finalmente" si parte!


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L'attacco che ha preso una buona piegaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora