capitolo 11

1.6K 40 0
                                    

-subdrop-

stiles pov 

mi svegliai quella mattina con una sensazione strana in tutto il corpo, i miei unici pensieri erano: Peter e Derek. 

Mi alzai con fatica sentendo uno strano dolore alle gambe come se non supportassero il peso, era come se non potessi controllare il mio corpo, andai verso la camera di Derek che era quella più vicina, la aprì senza neanche bussare. dentro c'era anche peter, perfetto sto per fare una doppia figura di merda, senza potermi controllare andai verso Derek che era seduto in fondo al letto mentre peter era in una poltrona davanti al letto, e abbracciai il moro fino a sedermi addirittura sopra le sue gambe. 

<<Stiles, che succede?>> chiese confuso ma io continuai ad abbracciarlo. appena sentì che provo a staccarsi scoppiai a piangere, non ero abbastanza per loro! 

<<farò il bravo ve lo giuro!>> dissi piangendo 

<<ehy ehy, stiles tu sei bravo, non c'è una sola volte che non sei stato bravo>> disse Peter alzandosi e avvicinandosi a noi, mi iniziò a coccolare la schiena da sopra la maglietta. a quell'affermazione quella sensazione dentro di me si allargò ancora di più, che abbia toccato il fondo del sub space? non so perchè ma non riuscivo proprio a fermale le lacrime. 

<<de..deaton>> riuscì a sbiascicare tra un singhiozzo e l'altro. notai Peter prendere subito il telefono e la mano sulla mia schiena diventò di Derek e cazzo hanno delle mani così grandi... cosa vado a pensare!?

<<deaton, vieni, subito.>> disse per poi riattaccare e andare al piano di sotto per aprire probabilmente la porta ma una vocina dentro di me parlò " ti sta abbandonando non lo vedi?" no... non lo farebbe mai... ha detto che sono bravo "lo avrà pure detto... ma ora dov'è?" stai zitta, stai zitta! quella vocina non vece altro che farmi stringere di più la presa su derek e far aumentare le lacrime. poco dopo sentì qualcuno entrare nella stanza 

<<non vi ha detto nulla eh... allora lo farò io. è in subdrop da almeno 2 settimane. è stato colpito dal Shinrix>> disse

<<cosa... sei serio? ma non ha un dom>> disse Derek

<<lo so, ma lui vorrebbe che foste voi due. non dovrei dirvelo ma e da giorni che mi parla dicendo "vorrei stare tra le loro braccia" "vorrei essere preso in braccio da loro" "vorrei essere coccolato da loro" però c'è un ma, lui ormai ha toccato il fondo quindi per tirarlo fuori dovrete probabilmente comprare delle cose apposta da un sexyshop, poi questa sua parte è molto sensibile e servirà molta più aftercare>> spiegò 

<<ne' glie lo possiamo dare anche all'infinito>> ammette Peter

<<io lo so anche molto bene, ma lui no>> disse indicandomi

<<va bene grazie, vediamo come fare, ci muoveremo poco alla volta>> disse il moro

<<se posso vi do degli consigli dovete toccando delicatamente e sussurrando dolci lodi positive riuscirete a farli capire che voi ci siete per davvero, un'altra cosa lui è molto insicuro quindi quando tornerà un po' più in se penserà che lo avete fatto solo per pietà sicuramente, fateli capire che volete essere i suoi dom. un'aspetto fondamentale è la fiducia quindi lavorate molto anche su quella.>> consigliò per poi andare via.

Derek pov

<<io direi di andare subito a comprare quella roba>> disse mio zio e io annuì 

<<ehy piccolo, basta piangere. ci siamo noi con te. guardami negli occhi cucciolo>> cercai di attirare la sua attenzione, lui poco dopo alzò la testa e mi guardò, le lacrime erano ormai finite di scendere quindi cercai di farlo alzare tenendogli le mani sui fianchi ma lo sentivo veramente debole. allora mi alzai anche io e lo presi in braccio mettendolo da un lato tenendo un braccio sotto al suo sedere per non farlo cadere e l'altra che li accarezzava la schiena.

<<ora andiamo in un negozio a comprare delle cose poi torniamo e mangiamo va bene?>> chiesi e lui alzò la testa per guardarmi ed annuì. aveva le pupille dilatatissime e i capelli scompigliati, poi aveva ancora i vestiti di ieri che aveva usato per uscire che lo rendevano ancora più carino 

<<Peter gli prendi una tua felpa almeno non prende freddo fuori?>> chiesi e lui la andò a prendere subito e poi sempre mio zio glie la mise 

<<sei adorabile>> gli disse per poi baciarli la fronte. scesimo e andammo fino alla macchina e poi fino al negozio che per fortuna era aperto. ripresi in braccio Stiles ed entrammo.

<<scusi, potrebbe darci una mano?>> chiesi, un cassiere venne verso di noi e notai che guardava molto attentamente il cucciolo che avevo tra le braccia

<<e il ragazzino di ieri>> sussurrò 

<<cosa? è già stato qui?>> chiesi scioccato

<<si, con una ragazza rossa. ho sentito mentre parlavano che lui era in subdrop ho provato a fargli vedere delle cose per aiutarlo ma non ha voluto>> spiegò 

<<non è che potrebbe farci vedere delle cose per farlo uscire da un subdrop così profondo?>>

<<certo venite>> disse iniziando a camminare <<io ora vi mostrerò delle cose, ma e ben importante sapere che molte cose semplici serviranno, durante il subdrop il sub potrebbe avere vari problemi come:  respiratorie, Stati di agitazione, Difficoltà nel parlare e/o ricordare le cose , Pianto incontrollato, Dolori di varia natura in differenti parti del corpo. avete già riscontrato qualcosa?>> chiese 

<<si,  pianto incontrollato, agitazione e sembra anche la cosa dei dolori, praticamente non riesce a stare in piedi>> spiegò Peter mentre io iniziai a cullare leggermente Stiles che stava iniziando a emettere dei mugolii dolcissimi 

<<va bene, allora è molto importante che l'aftercare non sono coccole e basta, nel senso, si possono farne parte ma non sono due pacche nella spalla e finito lì il discorso. l'aftercare e praticamente prendersi cura del sottomesso è importante offrire al sub acqua, bibite energizzanti o calde, anche cioccolata, se la desidera. poi sono molto importante e parole, lodatelo, lodatelo più che potete. tutto chiaro?>> chiese e noi annuimmo <<perfetto, ora vi mostro delle cose: la prima e questo biberon, sembra una cazzata ma se il subdrop tocca il fondo non riuscirà neanche a mangiare da solo. la seconda e un ciuccio, servirà a tranquillizzarlo. la terza è la borsa dell'acqua calda che può sembrare una cazzata ma servirà tantissimo  e poi qui ci sono dei pupazzi da notte, sono piccoli almeno mentre dorme lo può tenere in mano quanto vuole>> disse facendoci vedere i pupazzi 

<<ehy piccolo, ti va di decidere?>> chiesi la cucciolo, piano piano alzò la testa dalla mia spalla e poi indicò un pupazzo con a forma di coniglio 

<<tieni cucciolo>> glie lo prese Peter e Stiles subito sorrise nel mentre il commesso ci guardava addolciti

<<questo e il tutto comunque, vi faccio una busta almeno andare a casa a coccolarlo. se ci sono dubbi venite pure>> disse <<da quando siete dominatori?>> ci chiese mentre li imbustava 

<<lo siamo stati anni e anni fa, poi c'è stato un incidente e abbiamo smesso entrambi>> spiegò in breve mio zio che poi prese la busta, si pagò e andammo via salutando.

parole: 1173

L'attacco che ha preso una buona piegaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora