capitolo 12

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-regole-

stiles pov

durante il tragitto del ritorno credo di essermi addormentato perchè non ricordavo letteralmente nulla, cazzo sono un cretino, se solo lo avessi detto prima ora non sarei in tutto questo casino. almeno in questo momento sono leggermente più in me, almeno non vedevo tutto sbiadito e non avevo bisogno di un contatto fisico constante con uno dei due hale. ora mi trovavo nel divano con Derek che mi faceva i grattini sulla schiena che mi aveva scoperto e peter che mi accarezzava i capelli, forse dovrai parlarli ora che ci riesco, ma se poi mi odieranno? 

<<S..scusatemi>> bisbigliai andando a nascondere il viso nel divano 

<<come stai piccolo?>> mi chiese subito Derek prendendomi dalle ascelle per farmi sedere in modo che mi guardassero in faccia

<< meglio, scusatemi di avervi dato noia. non sapevo cosa avevo e non mi ricordo molto di quella che è successo al dire in vero>> spiegai 

<<non ti preoccupare okay? ora facciamo colazione però dopo faremo una riunione dove diremo che sei stato colpito dal Shinrix. come mai non l'hai detto prima? potevamo evitare che tu stessi male>> chiese il più grande 

<<e che poi voi non mi avreste più voluto>> sussurrai

<<cucciolo, noi saremo contentissimi di essere tuoi dom. sei il nostro piccolo cucciolo d'umano perchè non dovremo volerti?>> chiese l'ex- alfa, ma notando il mio silenzio continuò a parlare <<dai andiamo a mangiare sù>> disse prendendomi in braccio e subito arrossì, mi stava tenendo con solo un braccio e  aveva una mano aperta sopra al mio culo... okay... calmiamoci... non posso mi permettere di avere una erezione proprio in questo momento.

<<allora siccome hai detto che non ti ricordi niente di ieri, ti spiego. siamo andati in un sexyshop e ci hanno dato un biberon, un ciuccio e una borsa d'acqua calda. ora per fortuna sembra tu ti sia ripreso ma è meglio che tu non faccia sforzi inutili no?>> disse e mentre parlava derek ha preso il biberon lo ha riempito di latte e biscotti sbriciolati e lo ha messo in microonde per qualche secondo

<<ecco pronto>> disse l'alfa per poi passarlo a peter che si sedette in una sedia e avvicinò la tettarella vicino alla mia bocca... cazzo sarà la cosa più imbarazzante della mia vita. ma per fortuna non vogliono farmi usare i pannolini, decisi però di aprire la bocca e bere il latte, iniziai a  "ciucciare" per bere il latte, all'inizio era difficile ma dopo iniziai a farci l'abitudine. 

<<sai bravissimo cucciolo>> mi lodò Derek, Peter mi diede un bacio nella fronte. poco dopo lo finì e allora derek lo prese e lo mise a lavare. <<sei stato bravissimo>>

<<grazie>> sussurrai imbarazzato e poco dopo il campanello suonò 

<<è deaton>> disse Derek per poi andare ad aprire, sicuramente lo avrà capitolo dall'odore.

<<ciao stiles, come va?>> mi chiese e io mi girai verso di lui 

<<meglio>> dissi arrossendo siccome ero sopra le gambe.

<<avete già avvisato gli altri? almeno hanno la motivazione del comportamento strano di Stiles>> chiese Doc

<<no, avevamo intenzione di fare una riunione per dirlo>> spiegò l'ex- alfa

<<sennò si potreste uscire e glie lo direte lì, a Stiles farebbe bene un po' d'aria>> consigliò deaton <<ovviamente non camminerete molto siccome si stancherà subito Stiles>> 

<<va bene, ci sta. scrivo nel gruppo >> disse derek prendendo il telefono e poco dopo riappoggiandolo. 

<<okay, volevo assicurarmi che stiles stesse bene. buona fortuna>> disse sorridente per poi andare via. 

<<ora noi dobbiamo parlare>> disse derek e io mi preoccupai <<non hai nulla da temere cucciolo, bisogna soltanto chiarire delle cose in modo che nessuno di noi si faccia del male, soprattutto te>> mi disse tranquillizzandomi derek <<prima cosa di qui dobbiamo chiarire sono le regole, saranno semplici e niente di troppo complicato. regola numero uno: non disubbidire. numero due: non mancarci di rispetto. numero tre: dirci sempre se qualcosa non va. numero quattro:  dirci sempre la verità. numero cinque  chiamarci sempre daddy, master, signore. 

ci saranno poi le safeword, sono delle parole di scurezza. useremo il sistema semaforo, verde per continuare, giallo per rallentare e rosso per fermare. tutto chiaro cucciolo?>>

<<si>> dissi e un sopracciglio di del moro si alzò <<si daddy>> dissi a voce bassa.

<<bravo piccolo>> mi lodò Peter. dai alla fine non è così male, pensavo che le regole fossero tipo non puoi parlare, camminare, muoverti quindi alla fine è andata anche più tosto bene dire.

<<ora devi cambiarti, andiamo>> disse Peter alzandosi e poi prendendomi in braccio. scusate ha detto "andiamo"? verranno anche loro? credo proprio di si siccome ora siamo in camera mia e mi ha fatto sedere nel letto mentre loro si avvicinarono al mio armadio.

<<cosa sono quei sacchetti cucciolo?>> mi chiese notando dei sacchetti messi a caso nella parte bassa dell'armadio

<<lydia mi ha obbligato a comprare delle cose ma sono terribili quindi le ho messe là>> spiegai imbarazzato e mi sentì morire quando la prese e ci guardò dentro

<<niente male>> disse Derek sbirciando anche lui. appoggiò nel mio letto un pantalone beige e una camicia e una felpa marrone ( foto inizio capitolo)e alla fine vidi il loro sguardo illuminarsi per poi tirare fuori...

parole: 862

L'attacco che ha preso una buona piegaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora