Solarino, Siracusa
Giovedì 28 giugno 1984
Ore 1:30L'unico momento della giornata in cui a Solarino regnava il silenzio era solo uno: la notte.
Quando il manto oscuro della notte copriva il cielo del paesino, regnava il silenzio e la calma.
La calma che una persona non riusciva a trovare.Benedetta dormiva beata nel suo letto ma il suo sonno venne disturbato da un leggero rumore che al suo orecchio sensibile non sfuggì. La ragazza aprì gli occhi e si alzò dal suo letto. Andò in corridoio e notò che non c'era nessuno ma si accorse di un leggero dettaglio: la porta, dove c'erano le scale che portavano sul tetto, era aperta.
Non si stupì visto che suo padre aveva l'abitudine di fumare lì ma a quell'ora della notte le sembrò strano.Decise di salire le scale e, appena arrivò sul tetto, si trovò una figura familiare che le dava le spalle.
- Non ti credevo nottambulo, Paolo- affermò Benedetta, avvicinandosi e facendo girare il cugino.
Indossava come pigiama dei pantaloncini a righe con una canotta. I capelli e la barba erano leggermente disordinati e fra le dita della mano destra teneva una sigaretta.
- Scusami non volevo svegliarti. Volevo un po' d'aria fresca- affermò Paolo, facendo un tiro alla sigaretta.
- I dottori non sono quelli che dicono che il fumo fa male?- domandò Benedetta ridendo.
- Lo dicono ai loro pazienti per persuaderli che è così, ma io sono il primo ad andare contro questa regola- affermò Paolo- E poi fumare può aiutarmi ad arrivare ad una diagnosi-Paolo fece l'ultimo tiro e poi spense la sigaretta nel piccolo posacenere appoggiato nel balconcino. Si girò e guardò la silenziosa Solarino, azione che fece pure Benedetta.
- Diagnosi? Di cosa parli, Paolo?- domandò Benedetta.
Paolo guardò Benedetta e tirò un sospiro di sconforto.
- Benedetta, tu sai bene che io, attraverso un solo sguardo, analizzo e cerco di capire la persona che ho di fronte. Ma quando non riesco a trovare una diagnosi, il mio cervello va in tilt e mi incolpo inutilmente- affermò Paolo, prendendo un respiro dopo aver fatto quel discorso.Benedetta massaggiò la spalla del cugino: aveva capito chi lo stava mandando in tilt.
- Intendi Michele, vero?-
- Esattamente- affermò Paolo- Oggi pomeriggio, quando ho provato a parlargli, ho cercato di capire quello che lo faceva soffrire ma invano. So' che a me non dovrebbe fregarmene, ma sento che quel ragazzo ha bisogno di aiuto. Vorrei solo capire perché qui lo guardano male-
- Ecco...C'è una cosa che dovresti sapere...-Paolo si girò verso Benedetta: probabilmente avrebbe trovato delle risposte alle sue domande.
Benedetta guardò di nuovo il paesino, prima di riprendere parola.
- Io e Michele ci siamo conosciuti otto anni fa, dopo che io lo difesi dell'ennesimo attacco da parte di alcuni bambini del quartiere. Michele era un bambino particolare per questo paese e per questa gente: troppo gentile e timido, con questa passione per la danza. Orfano di genitori e il fratello quasi sempre assente perché studiava e lavorava per potergli dare una vita agiata, Michele odiava questo piccolo mondo che non lo apprezzava e sperava che il suo sogno di diventare ballerino l'avrebbe portato via di qua. Nel mentre, lui continuava a ballare e io lo sostenevo, non l'ho mai lasciato solo. Ma tutto cambiò...- si fermò Benedetta, prendendo un respiro.
- Cosa è successo?-
- Quando io e Michele avevamo quattordici anni, arrivò in paese un nuovo insegnante nella scuola di danza di Michele. Emilio Fande, un ragazzo di ventitré anni di Napoli ed era lì perché voleva diffondere la cultura della danza nei luoghi più sperduti d'Italia. Fu con lui che Michele capì di essere gay - affermò Benedetta, che voleva vedere la reazione di Paolo che aveva un'espressione neutra- Tra Michele e Emilio ci fu un'amicizia che poi si trasformò in una relazione segreta. Michele era felice con lui ma questa felicità fu rovinata da quel figlio di puttana-Benedetta si dovette fermare: troppa rabbia gli suscitava il ricordo di Emilio.
- Benedetta se vuoi...-
- No, ormai siamo arrivati a questo punto- affermò Benedetta- Una sera Emilio e Michele s'incontrarono di nuovo di nascosto. Qui Emilio cercò di avere un rapporto con Michele, ma lui non voleva. Emilio cercò di averlo con la forza ma Michele riuscì a fuggire. Il giorno dopo in paese si venne a sapere che Michele Carfi, u puppu rivelatu, ci aveva provato con Emilio Fande, che era riuscito a sfuggire da questa aggressione. Lì la reputazione di Michele è stata marchiata: ormai è visto male da tutti, e tu oggi l'hai potuto vedere, mentre Emilio è tornato tranquillamente a Napoli e si sposato con la sua fidanzata, con la quale stava da più di cinque anni, e hanno pure un figlio-Lacrime scendevano lungo le guance di Benedetta, che si affrettò ad asciugare.
- Non posso credere che Michele stia passando tutto questo per colpa di un coglione- affermò Paolo.
- Io sono sempre stata dalla sua parte e anche gli zii. Finché c'era il fratello, Michele è riuscito a sfuggire alle occhiatacce ma da quando il fratello ha vinto una borsa di studio a Roma due anni fa, tutti evitano o insultano Michele-
- Mi dispiace per tutto quello che ha passato, Michele. Aveva ragione quando mi ha detto che non potevo capire cosa ha vissuto ma capisco che non è completamente solo. È davvero fortunato ad averti come migliore amica - affermò Paolo, mettendo le mani sulle spalle della ragazza.Paolo poté notare un dettaglio che Michele gli disse quel pomeriggio a mare.
- La collanina che indossi è adorabile-
- Michele ne ha una simile che gli ho dato io e...-
- So' già tutto la storia e con quello che mi hai raccontato tu, ho finalmente trovato la diagnosi di Michele-Ciao ragazzə, ecco a voi l'ottavo capitolo della nostra storia. Piaciuto?
Finalmente avete scoperto cosa affligge tanto Michele e Paolo ha trovato la sua diagnosi. Riuscirà ad aiutare il nostro Michele?
Curiosità:
1) puppu rivelatu= gay scoperto
2) Emilio Fande non è mai esistito e continuo a ricordarvi che la storia è frutto della mia fantasia.
L'immagine del capitolo rappresenta Benedetta che racconta la storia di Michele a Paolo.
Noi ci vediamo domani con il nono capitolo.
Bye Bye🫶🏻
STAI LEGGENDO
𝑳𝒆 𝒂𝒍𝒊 𝒅𝒆𝒍𝒍'𝒂𝒎𝒐𝒓𝒆
RomanceLa stagione dell'amore viene e va All'improvviso senza accorgerti, la vivrai, ti sorprenderà Ne abbiamo avute di occasioni Perdendole, non rimpiangerle, non rimpiangerle mai (La stagione dell'amore - Franco Battiato) Michele Carfi e Benedetta Renda...