Harry who?

287 7 24
                                    

La sveglia quella mattina suonò ripetutamente, grugnì al solo pensiero che sarebbe iniziato un altro anno di merda scolastico. Ebbene sì, per mia grande sfortuna, frequentavo ancora quell'inferno. Motivo per cui vivevo in questo perfido ed ignobile mondo, era per il venerdì sera e il sabato, giorni ovviamente in cui andavo nei pub insieme ai miei due migliori amici Zayn e Liam per farmi qualcuno.

Ero gay dichiarato.

Niente fasi etero e confusionari, quello lo avevo capito già prima di nascere. Non mi avrebbe creduto nessuno se fossi stato etero.

Manco io.

Ritornando al discorso, ovviamente più piccolo di me.
Non pensate male, ho un fottuto cervello nella testa, avevo venti anni e non andavo di certo con ragazzetti di 16 anni, la soglia massima era tra i 17 e i 19.

Era capitato qualche volta di farlo con coetanei più grandi di me, ma non mi soddisfava mai. A me piacevano le attenzioni docili, l'ingenuità e il saper dominare soprattutto. Non violentemente ovviamente, ma volevo essere io quello da saper tenere sotto controllo la situazione e in un certo senso proteggere, un po' come ho fatto con le mie quattro sorelle. Solo a pensarci mi veniva un groppo alla gola. Il mio padre biologico, abbandonò me e mia mamma quando ero piccolo. Passando qualche annetto, Johannah conobbe questo uomo, di nome Mark Tomlinson, è da lui che presi il cognome. Di certo avrei preferito tutto fuorché avere quello del mio vero padre. La situazione è perennemente complicata, poiché io da piccolo, fino ad oggi ho difficoltà con entrambi. Per carità, apprezzo Mark e tutti i sacrifici da padre che faceva per me, ma io facevo faticare ad accettare tale cosa. Ogni volta che si parlava della famiglia in generale a tavola, mi alzavo per andare o in camera o uscivo per correre. Non sopportavo una sola parola di quell'argomento.

Ritornando al presente, mi alzai sbuffando scegliendo in primis dei capi d'abbigliamento. Avrei optato per uno skinny jeans nero e una maglia aderente a maniche corte di colore bianco. Era pur sempre settembre e il freddo non si percepiva minimamente. Prima che potessi metabolizzare chi fossi, sentii un forte chiasso provenire dalla porta della mia stanza.

"Ma insomma! Stai guardando un porno di primo mattino o hai intenzione di alzarti?!"

Lottie.

Sospirai aprendo velocemente la porta.

"Buongiorno anche a te rompi palle."
"Parla lui." Mise il broncio e io le scompigliai i capelli.

"Louis! Ora li ho fatti i capelli per Dio!"

Io feci spallucce andando in bagno. Quando finii, mi trovai le due gemelle fiondarmi tra le braccia.

"Bongiorno anche a voi amori miei." Le presi entrambe in braccio scendendo le scale, dove mia mamma aveva lasciato un bigliettino. Sospirai quando lessi il messaggio. Sarei dovuto passare da Mark a lasciare le gemelle poiché ancora non iniziava l'anno scolastico per loro e lei ovviamente era fuori per lavoro per l'ennesima volta.

Oh sì, non vi avevo accennato che Mark e Johannah fossero in piena crisi matrimoniale. Lui viveva in un'altra casa con Fizzy, l'altra mia sorella. Ella decise di rimanere con lui. Amava un sacco la moda ed ogni volta che mi trovavo a parlare con lei, mi perdevo nella luce dei suoi occhi quando argomentava la sua passione.

Lottie scese e sbuffò. "Di nuovo fuori per lavoro?" Io annuii facendo scendere le gemelle Daisy e Phoebe.

Ci fu un momento di silenzio quando a romperlo fu proprio la più grande tra le femmine di quella stanza.

"Vai da papà?" Chiese guardando il biglietto.

Mi irrigidì mangiando velocemente un biscotto ed alzandomi per posare il pacco.

"Perché fai sempre finta di nulla?"
"Finta di nulla? Io non so davvero di cosa tu stia parlando Lottie."

"Sto solo dicendo che forse sia arrivato anche il dannato momento di affievolire questa tua rabbia repressa nei confronti della vita."

"Lottie per favore, non è il momento, ci sono le piccole. Non voglio litigare di primo mattino e soprattutto il primo giorno di scuola."

"Per te non è mai il momento Louis." Disse alzandosi per dirigersi verso la porta e prendere lo zaino.

"Hey! Dove credi andare?!" Urlai.

Prese le gemelle e "Da papà a portare le mie sorelle e a scuola, voglio camminare un po'." Sbattè la porta facendomi passare una mano sul volto.

Cazzo.

Sì...beh,nell'ultimo periodo io e Lottie litigavamo spesso. Anche lei ne risentiva della mancanza di nostro padre, ma a differenza mia la situazione è ben diversa. Sembrava che desse tutta la colpa della crisi tra i due adulti a me.

Presi lo zaino dopo aver messo apposto tutto e salii in macchina dove mi fermai a casa di Zayn, poiché privo di passaggio beccandomi pure una suonata da qualche pazzo e con in risposta gli mandai un dito medio e dopo andai a prendere Liam per lo stesso motivo.

"Ma voi la macchina nulla?" Chiesi quasi irritato.
Si allacciarono le cinture guardandosi accigliati.

"Lo sai cosa è successo qualche settimana fa, abbiamo fatto incidente e il danno è grave."

"Ovviamente da ubriachi perché pensavate fossero auto scontro, ovviamente." Mi passai una mano sul volto guardando il ciglio della strada.

Avevo una fissazione per la parola ovviamente se non si fosse capito.

"Hey amico tutto bene?" Mi chiese il moro.

Oh, una meraviglia Zayn,tanto da buttarmi da un ponte tra poco per quanto mi sono scese le palle.

Ci fu un momento di silenzio mentre mi morsi l'interno della guancia.

"Vorrei dire a meraviglia, ma va tutto una merda. C'è mai una volta che possa andare tutto liscio nella mia vita?"

Liam mi mise una mano sulla spalla.

"Louis non ti preoccupare, comprendiamo, sei pur sempre in un periodo particolare. Dai, guarda il lato positivo, nemmeno iniziata la scuola già domani è venerdì. Magari ti troverai qualche piccoletto." Mi fece l'occhiolino a mon di scherzo e un piccolo sorriso si creò sul mio volto.

"Chi mai metterebbe l'inizio scolastico di giovedì?" Mormorò a braccia incrociate Zayn guardando fuori al finestrino.

Dopo qualche parola spiaccicata durante il tragitto arrivammo all'inferno.

Che merda.

Mi fumai una sigaretta, quando vidi un ragazzo dai capelli color biondo tinto, saltellare peggio di una capra. Socchiusi gli occhi quasi stranito da tutta quella voglia e le mie orbite si allargarono quando si fermò a parlare con Calum, Josh, Ashton, Luke e Michael. Era loro amico? Non lo avevo mai visto.

Socchiusi ancora gli occhi notando che forse lo avevo già visto. Sì, questa estate con Josh, me lo aveva presentato. Zayn e Liam si girarono verso la mia direzione e sorrisero.

"Niall Horan è troppo forte."

Rivolsi la mia attenzione verso Zayn.

"Quando lo avreste conosciuto voi?" Chiesi riferendomi ad entrambi con un cipiglio sul volto.

"Ma Louis non ti ricordi che siamo andati a quella festa quest'estate? Tu ti sei scopato anche uno e ci siamo buttati nella mischia del ballo." Continuò Liam.

Io feci un tiro alla sigaretta. "E chi era il proprietario della casa?"

"Ma quanto eri fatto per non ricordartelo?" Rise Zayn.
"Oh andiamo Zayn!"

"Comunque Harry, Niall Horan è il suo migliore amico dopo gli altri ragazzi laggiù."

Mai visto e sentito. "Harry chi? Ce ne sono tanti di Harry, Zayn."

"Styles. Harry Styles." Concluse Liam.

Always youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora