"Eccoci qua." Dissi tirando tutto il fiato accumulato, in quel tragitto interminabili ed imbarazzante. Presi le chiavi e aprii la porta. Feci passare prima l'ospite e poi io chiudendo nuovamente la porta.
Mi guardai attorno grattandomi la nuca imbarazzato"Faccio una chiamata." Lui annuì aspettando, mentre guardava il suo cellulare. Digitai il numero e dopo tre squilli la persona interessata mi rispose.
Finalmente direi.
"Si può sapere dove cazzo sei Lottie?! Ti sembra il modo di farmi preoccupare? Non mi hai risposto alle altre chiamate. Ho delle responsabilità!"
"Sono da papà." Mi si bloccò il fiato, come se stessi per svenire. Mi tenni saldamente al mobiletto vicino, tanto che Harry se ne accorse.
"Perché non me l'hai detto..." Dissi freddamente.
"So come avresti reagito."
"Sono tuo fratello, cazzo Lottie! Io devo sapere tutto. Che tu sia da...da papà o non.""Ok Louis, io vado, ti voglio bene anche io."
"Lottie!Lott-" Mi aveva staccato la chiamato in faccia. Grugnii e lanciai il telefono sul divano.
Harry imbarazzato guardò altrove. Sospirai. "Scusami..."
"Tranquillo...""Em...non ho molto da mangiare, non so cucinare, vanno bene dei panini?"
"Cucino io." Sgranai gli occhi.
"No Harry, non credo ti convenga. Non sto mettendo in dubbio le tue capacità di cucina, ma dico, credo sia meglio arrangiarci visto che dobbiamo metterci al lavoro e-"Già era ai fornelli. Rimasi quasi incantato. Guardando il suo profilo e i capelli messi perfettamente nel loro caos. Mi venne quasi di istinto.
"Quanti anni hai?" Lui ancora con lo sguardo sulla cucina mi rispose. "Diciotto, te?"
Santo piripillo. Aiutatemi che sto per morire. Oh santa maria vergine beata.
Era più piccolo di me, carino, gay e scopabile.
No Louis, non puoi fartelo, cioè è Harry Styles, ti eri promesso di non farti questi pensieri su di lui.
"Venti." Lui si fermò e mi guardò.
"Sei più grande..."
"Già...e tu più piccolo..." Deglutimmo entrambi guardando altrove."È pronto comunque!" Esclamò mettendo la pssta nei piatti.
Pranzo interminabile ed imbarazzante. Davvero troppo. Quando finimmo, salimmo in camera mia, iniziando il lavoro. Lui era abituato a stare in piedi per pensare, gli cadde la matita per terra e...per carità di Dio, che meraviglia avevo davanti ai miei occhi. Più lo fissavo, in ogni sua forma più mi sembrava perfetto. Non solo il culo. Mi eccitava troppo il suo modo di pensare, con il libro e gli occhiali.
Gli occhiali da vista rendevano tutto più bello. Li sistemò sul naso correttamente e non appena si sentì osservato mi girai facendo finte di nulla giocando con la matita e leggendo sul libro. Si girò di nuovo e sgranai gli occhi quando i pantaloni mi iniziarono ad andare fin troppo stretti. Cercai di non pensare a nulla.
Ci pensò il mio computer che andò in tilt. Imprecai silenziosamente varie volte, fino a quando non divenni paonazzo in viso. Harry con la mano sul mento, il libro in mano che fece cadere per terra, si girò di scatto.
"Non è come sembra, io non-" Mi misi le mani sul viso imbarazzato.
Mi si era attivato un porno gay. E i gemiti di quei due continuavano e di certo non aiutava la mia situazione lì sotto.
"Staccalo."
"Ci sto provando ok? Mi è andato in tilt il computer."Harry si fece avanti cercando di sistemare la cosa, ma più che aiutare inclinò la testa mettendosi a guardare il filmato. "Che cosa stai facendo?"
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Always you
FanfictionHarry Styles, ragazzo diciottenne, apprende giorno per giorno nuove esperienze sul sesso. I problemi con suo padre, il quale si comportò rudemente con l'intera famiglia, in primis con Harry in quanto gay, influenzano la sua attrazione sessuale, ossi...