«Cazzo!» Imprecai sbattendo contro la parete metallica della stramaledetta nave su cui mi trovavo «Come si esce da questo posto di merda?!»
Mi strofinai ferocemente il braccio, proprio dove mi ero schiacciata contro il muro. Più avanti avrei di sicuro avuto un livido violaceo che saliva anche sulla spalla.
Dovevo muovermi e accertarmi che nessuno mi avesse visto altrimenti ero fregata. Ero riuscita a scappare da dove mi avevano rinchiuso con i miei amici pogues. Mi avevano incaricata di raggiungere Sarah per farmi aiutare a liberare gli altri.
La nave era in continuo movimento per colpa delle onde ed io non riuscivo a stare in equilibrio senza trovarmi contro le pareti fredde ogni due per tre. Vagavo per quei corridoi da minimo 10 minuti e mi pareva di continuare a sbagliare strada.
Mi risollevai per l'ennesima volta pensando solo a salvare i miei amici. Mi legai i capelli in uno chignon un po' a casaccio e ripresi ad affrontare quella tortura. Le caviglie mi dolevano e mi stava salendo un certo vomito. Solitamente ero abituata a stare sulle barche ma tutta quell'agitazione, i nervi a mille e la paura si mescolavano nel mio stomaco come un mare in tempesta. Avevo la mente offuscata e gli occhi lucidi. La stanchezza mi divorava ed il caldo soffocante dei Caraibi mi serrava i polmoni.
Mi appoggiai per qualche secondo al pannello metallico alla mia destra giusto per prendere fiato. Le braccia si sostenevano sulle ginocchia sbucciate e con il sangue scuro incrostato. Quando mi alzai e svoltai a sinistra andai a sbattere contro qualcosa... O per meglio dire qualcuno. Il petto era duro e si sentiva che era lavorato. Un profumo abbastanza famigliare mi pervase le narici facendomi girare la testa.
Rimasi rigira come uno stoccafisso contro quella persona che speravo con tutta me stessa non fosse lui.
«Hey Hey, che ci fai qui tu?» Mi chiese prendendomi le spalle con forza.
Cazzo, era davvero Cameron.
Alzai il capo trovandomi faccia a faccia con fratello di Sarah, l'insopportabile fratello. Quello malato per l'oro e che ci aveva rubato la croce.
«Stavo facendo un giro sai, giusto per sgranchirmi le gambe» Dissi prendendolo in giro e gli tirai un pugnetto giocoso sulla spalla che si trovava all'incirca all'altezza della mia tempia.
Speravo con tutta me stessa che non mi facesse nulla, anche se non volevo tornare in quel buco dove ci avevano rinchiusi, lo preferivo a qualsiasi tipo di maltrattamento da parte dei Cameron. Tranne di Sarah ovviamente, eravamo migliori amiche fin dall'infanzia anche se lei era una kooks. Ero cresciuta con lei, avevamo giocato e ci eravamo abbracciate, avevamo litigato e avevamo pianto tante volte che nemmeno mi ricordavo quante fossero. E poi c'era sempre stato lui. Rafe Cameron. Lo odiavo e l'avevo sempre odiato fin da quando mi aveva rovesciato la coca-cola addosso quando avevo sei anni.
«Balle Brooks» Incrociò le braccia sul petto e con aria di sfida e di superiorità mi guardo dall'alto verso al basso. Come aveva sempre fatto. Infondo ero inferiore perchè pogue.
«Senti, non potevi aspettarti di rinchiuderci lì dentro e sperare che saremmo rimasti lì buoni buoni»
«Invece sì che dovevate farlo» Si avvicinò leggermente con il mento fissandomi negli occhi.
«Pezzo di merda» Sussurrai a dentro stretti stringendo il pugno e sentendo le mie unghie schiacciarmi la pelle. Bruciava, cazzo se bruciava.
«Scusa?» La sua espressione da compiaciuto mutò in rabbia.
«Hai sentito bene» Gli calpestai di proposito il piede e pensai solo dopo che avevo fatto la cosa più sbagliata di tutte. Mai irritare il lupo altrimenti attacca.
STAI LEGGENDO
IMMAGINA MULTIFANDOM
Короткий рассказDei semplici "immagina" su tutti i fandom che volete: cantanti, attori, personaggi reali o di fantasia. Su richiesta o con sondaggi. Trovate tutte le info nel primo capitolo????