LEO DICAPRIO

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Bussai forte e ripetutamente contro una porta in legno massiccio. Era tarda sera, il sole stava calando ed io mi trovavo in un corridoio lungo con una moquette scura e ormai logora. Era stata una giornata sfiancante, ero stanca e a malapena mi reggevo sulle mie sottili gambe pallide. Presto l'estate sarebbe giunta al termine ed io non ero ancora pronta. Era stato un periodo duro e pieno di impegni. Sarebbe stata anche la mia ultima estate a Los Angeles. A settembre io e la mia famiglia ci saremmo trasferiti a Montgomery, in Alabama. Certamente era una bella città ma distante da tutto quello che avevo e metteva un sacco di frustrazione.

Bussai di nuovo ma non ottenni risposta per cui mi sedetti perfetta facendo una smorfia di disgusto nel momento in cui le miei cosce nude toccarono il pavimento polveroso. Appoggia la schiena alla parete e indossai le cuffie collegata al walkman. Decisi di riprodurre la cassetta che avevo di Madonna ed aspettai. Aspettai ancora. Poi feci un giretto e osservai, da un finestrella, il sole che tramontava sparendo dentro il mare blu.

Aspettai pazientemente. Finché non vidi le porte dell'ascensore aprirsi e così scorsi un ragazzo abbastanza alto con dei capelli biondi che teneva in una mano un giornale e nell'altra, tra due dita, una sigaretta mezza consumata.

Mi alzai di scatto e mi spazzolai con la mano la a quadri scozzesi rossi aspettando che mi notasse. Mi trovavo lì, davanti alla porta di casa sua, ferma come uno stoccafisso.

«Reed?» Chiese con la sigaretta fra le labbra.

«Ciao Leo» Lo salutai sorridendo.

Prese un mazzo di chiavi dalla tasca del pantalone e fece scoccare la serratura con un secco "clack". Intravidi casa sua, ovviamente l'avevo già vista molte altre volte, ma sembrava sempre un posto così nuovo che sapeva di pulito. La luce serale filtrava dalle grandi finestre ed illuminava leggermente quello che era un salotto. Casa sua sapeva sempre di vissuto. Era così bella.

«Entri?» Mi risvegliò dai pensieri con una voce dura e sicura di sé. Non sapevo cosa gli era successo ma io avevo una cosa importante da dirgli.

Mi accomodai su una poltrona morbida e di un rosso acceso mentre lui prendeva due lattine di Coca-Cola dal frigo scuro in fondo alla stanza ampia.

«Scusa se ti disturbo adesso» Abbassai gli occhi a terra.

«Tranquilla, che succede Y/n?» Mi chiese porgendomi una lattina.

«Prima che io parta volevo dirti una cosa, molto importante direi»

«Spara» Disse spegnendo la sigaretta nel posacenere di vetro sul tavolino.

«Nom saprei da dove iniziare, non ci si fare con le parole. Noi ci conosciamo da quando siamo piccoli grazie ai nostri genitori» Presi fiato ed intreccia le dita sulle ginocchia mentre sentivo un caldo esorbitante schiacciarmi il petto.

«Quello lo so. Y/n vai dritta al punto, mi sto preoccupando»

«Nom ti devi allarmare, non è nulla di che però ci tenevo a fartelo sapere»

«Continua» Lo disse quasi come un ordine e vorrei che non lo avesse mai fatto perché quella piccola parola mi costrinse a dirgli un segreto che tenevo nel cuore ormai da anni. Mi si stava sgretolando tra le mani, nel petto. Più crescevamo e più era pesante e difficile da sostenere.

«Leo, tu sei e sarai una delle mie amicizie più importanti. Mi hai aiutato tante volte, in tutte le situazioni possibili e se anche adesso le nostre strade si divideranno rimarremo sempre legati» Feci una pausa «Vero?»

«Si, assolutamente sì» Mi rispose concedendomi poi la parola.

«Apprezzo il nostro rapporto ma da circa cinque anni io vorrei di più. Cavolo, non sai quanto odi questa situazione» Ammisi a denti stretti sentendo il corpo riempirsi di imbarazzo.

Lo vidi alzarsi dalla poltrona di fronte alla mia e avvicinarsi a me. Si accucciò sulle ginocchia e così incontrai i suoi occhi chiarissimi e perfetti. Negli anni avevo imparato a decifrarli, quegli occhi azzurri così belli tanto quanto pericolosi. Mi appoggiò una mano sulle mie ancora intrecciate. Sentii il calore invadermi le braccia fino ad arrivarmi al petto, o per meglio dire al cuore. Avevo sempre ricevuto affetto e contatto fisico da lui ma capii che quella volta era diverso. Non sarebbe mai stato nulla come prima.

«Y/n, sono innamorato di te da ancora molto più tempo. Non ho mai smesso di farlo e mai lo farò. Perché tu sei la mia Musa, la mia Dea. Non mi hai mai abbandonato per nessun motivo, né per la famiglia né per il mio lavoro che mi risucchia l'anima fino a sfinirmi. Però poi, la sera tornando a casa, mi ricordo che nella mia vita ci sei tu. Bellissima ragazza dai capelli d'oro»

«Leo»

Mi posò un dito per zittirmi e così lasciai che continuasse il suo discorso.

«Mi ricordo ancora quando io te non ci parlavamo perché tu neanche ci riuscivi. Eri timida. Una bambina dai boccoli chiari e perfetti. Amavi giocare in giardino insieme al tuo cagnolino. All'improvviso, e mi hai sorpreso, hai iniziato a parlarmi. Abbiamo condiviso giocattoli, giornate intere e notti lunghe, parole e litigi. Sei sempre stata una parte fondamentale della mia crescita ed ora lo sei per la mia vita. Sei l'aria dei miei polmoni. Non aspettavo altro che una tua dichiarazione»

Gli sorrisi come mai avevo fatto prima. Ero totalmente estranea all'amore, non mi ero donata a nessuno. Dicevo sempre di voler aspettare il mio principe azzurro, colui che mi avrebbe amato per sempre. Non sapevo se lui lo sarebbe stato ma per me, e per lui, noi potevamo e dovevamo essere qualcosa. Avevamo paura di andare sprecati. Non eravamo compatibili con altre persone.

Mi prese il viso tra le grandi mani e lo sentii leggermente tremare. Una lacrima dolce mi scivolò dall'occhio e lui la raccolse con il pollice.

«Ti amo Y/n» Confessò prima di appoggiare delicatamente le sue labbra che sapevano di tabacco e coca sulle mie. Sentii il gloss espandersi oltre il contorno e appiccicarsi sulla sua bocca. A lui non importava. Fu un bacio veloce ma mi lasciò un segno permanente addosso, come se fosse un tatuaggio.

«Ti amo anche io Leo»

Angolo autrice
Ciao lettori e lettrici, come va? Avete già finito scuola o si aspetta l'8? Scusate l'assenza ma ero piena di consegne di tavole e non avevo neppure l'ispirazione. Spero possa piacervi questo veloce immagina su Leo diCaprio. Non sono mai stata fan sfegatata di lui né adesso né quando era giovane ma non si può negare che sia bello, concordate? Detto ciò, spero di pubblicare il prossimo capitolo a breve. Se avete richieste vi ricordo il 2^ capitolo dedicato proprio ad esse. Alla prossima.
~blackpeach🖤

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