«Cristo!» Esclamai nascondendomi dietro ad una vecchia porta in metallo arrugginita mentre diversi botti e spari provenivano da dietro le mie spalle.
Delle voci sconnesse provenivano dal mio walkie-talkie attaccato al mio giubbotto antiproiettile. Ero stanca e affaticata e sentivo la fronte umida dal sudore. Le mani mi tremavano intorno all'impugnatura della mia pistola, una Beretta 92 nuova di pacca che ormai aveva già sparato diversi colpi. Ansimavo ed ero nel panico più totale.
Mi accuccia a strinsi a me le ginocchia cercando di tranquillizzarmi siccome il mio battito cardiaco era alle stelle. Volevo assolutamente piangere, ero sconvolta, disorientata e per quante sparatorie avevo assistito nessuna era mai stata così tanto violenta.
«Mi ricevete?» Urlai al walkie-talkie senza però ricevere risposta. «Vi prego! Qualcuno mi riceve?» Tentai di nuovo. Nulla silenzio totale tranne quelle suono sconnesso e acuti che spaccavano i timpani.
Qualcuno doveva essere entrato nel nostro canale e ad aver creato interferenze apposta per non farci più comunicare tar di noi. Così diventavamo prese facili da attaccare.
Un altro sparo. Questa volta più vicino. Insieme a delle voci maschili e basse. Parlavano in altra lingua e io non riuscivo a distinguerla bene. Poteva essere russo dal tono di uno degli uomini. Li sentivo così vicini a me. Trattenni il respiro sperando non stessero venendo nella mia direzione.
«Carter? Carter ci sei?» Il mio cognome uscì dal walkie-talkie ed io ringrazia il cielo quando riconobbi la voce.
Era di Spencer, il mio ragazzo.
«Reid! Ci sono!» Risposi mentre sentivo una piccola lacrima scendermi lungo la guancia.
«Determina la tua posizione, così ti raggiungo. Poi cercheremo gli altri»
«Dietro al magazzino 4, sono nascosta dietro una vecchia porta staccata è appoggiata su dei vecchi mattoni in pietra» Cercai di essere il più precisa possibile ma senti comunque la mia voce tremare, un po' per paura un po' per gioia.
«Non ti muovere Carter, arrivo»
Poi la connessione si spezzò e non sentii più nulla. Il sole batteva forte e avevo estremamente caldo. La mia maglia era appiccicata alla schiena e sudavo moltissimo. Volevo solamente tornarmene a casa.
Udii di nuovo le voci, ma stavolta non urlavano. Erano ancora più vicine e gli uomini parlavano sottovoce. Ci misi poco a capire che mi avevano trovato. Saltai su in piedi e tenni stretta la pistola dirigendomi verso le voci. Puntai la Beretta davanti a me ma non bastò. Sentii uno sparo. Una pallottola partì da un fucile che un uomo sulla quarantina teneva in mano, esso aveva capelli rasati e biondi. Era muscoloso e portava una spessa giacca nera con un giubbotto antiproiettile a cui erano agganciate delle bombe a mano. Lo esaminai meglio potessi, avevo imparato questo al corso per entrare nel FBI. Poi lui scappò.
Solo allora, quando tutto era caduto in un silenzio tombale, che quella pallottola mi aveva colpito. Aveva preso la mia gamba destra che ora sanguinava furiosamente. Sentivo appunto il caldo sangue scorrere lungo i miei jeans attillati fino ad arrivare per terra ed impregnarmi di un odore ferreo che mi si bloccò in gola. Non mi avevano mai sparato. Non ero mai uscita ferita da nessuno scontro.
Mi accasciai per terra e, quando l'effetto dell'adrenalina sparì, sentii una fitta alla coscia che percorse l'intero corpo. Volevo urlare, volevo che Spencer mi raggiungesse subito. La mia mente era annebbiata, gli occhi rivolti al cielo che quel giorno aveva un sole che spaccava le pietre, le mie orecchie fischiavano. Sentivo l'asfalto caldo sotto la mia schiena che bruciava.
«Carter! Ti trovi ancora lì?» Sentii la voce elettronica del mio ragazzo provenire dall'aggeggio che tenevo attaccato al mio giubbotto.
Non riuscii neanche a prenderlo tra le dita e rispondere. Ero troppo stanca. Volevo chiudere gli occhi e dormire un po'. Per quanto caldo facesse iniziavo anche a sentire un brivido di freddo corrermi lungo la pelle delle braccia scoperte. Il sangue usciva a fiotti, per cui capii che quello stupido proiettile mi aveva reciso l'arteria femorale.
STAI LEGGENDO
IMMAGINA MULTIFANDOM
Короткий рассказDei semplici "immagina" su tutti i fandom che volete: cantanti, attori, personaggi reali o di fantasia. Su richiesta o con sondaggi. Trovate tutte le info nel primo capitolo????