f o u r t e e n

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Matteo Lucido, dopo aver accompagnato Viola a casa,anche lui ritornò.
Aprì la porta di casa e trovò suo fratello,intento a prepararsi un panino.
"Waxiello,dove sei stato?"gli domandò Pietro, mettendo il coltello sporco di maionese nel lavabo.
"A casa dei nonni"rispose il rosso, togliendosi il giubbino.
"Hai dato una sistemata?"diede il primo morso.
"Ci ho portato Viola"sussurrò

Disse quella frase a bassa voce, perché sicuramente sua madre si trovava nello studio a dipingere e non voleva far sentire che ci aveva portato una ragazza.
Avrebbe iniziato a fare un sacco di domande e il rosso ancora non era pronto a far conoscere Viola alla sua famiglia.
Era ancora troppo presto.
"Hai capito il fratellino"gli battè un pugno sulla spalla.
Matteo sorrise leggermente.
Proprio in quel momento dallo studio uscì Maura.
"Tesoro!Sei tornato"disse la donna, iniziando a pulirsi le mani che erano sporche di pittura.
"Ciao ma'"

La bionda si avvicinò al figlio e lo salutò dandogli un bacio sulla guancia.
"Allora dove sei stato?"
"A casa dei nonni,ho dato una pulita"
"In realtà ci ha port-"iniziò a parlare Pietro ma suo fratello gli diede una gomitata.
Si portò una mano allo stomaco e sul suo viso comparve una leggera smorfia di dolore,per poco non cadeva il panino
"Sono contenta che ci tieni a quella casa, purtroppo non possiamo pagare le tasse"commentò la donna a testa bassa.
"Mamma non pensarci,ok?
L'importante è che stiamo bene"accolse sua madre tra le braccia e la abbracciò.

"Vado in camera a riposarmi un po',stasera ho un turno in pizzeria"annunciò il rosso, staccandosi dall'abbraccio.
Nel mentre la madre ritornò nello studio a lavorare.
"Ti devo parlare,andiamo in camera"
I due fratelli entrarono nella stanza di Matteo.
Pietro chiuse la porta e si appoggiò al muro.
Wax si buttò sul letto e subito si accese una sigaretta.
"Allora cosa avete fatto? Secondo me te la sei fatta"suppose il biondo,mordendo il panino.
"Pit io ci tengo a Viola,non voglio che sia una botta e via."fece il primo tiro e buttò la cenere nell'apposito contenitore.

"Quindi state insieme?Nel senso,ti senti che sei in una relazione?"
"Non lo so Pietro, è ancora troppo presto.
So solo che non voglio scoparmela per poi dimenticarmi di lei"
Anche il più grande si approfittò di accendere una sigaretta.
"Comunque ti volevo dire cosa è successo in casa.
Le ho fatto vedere la casa in particolari i quadri.
Abbiamo incominciato a baciarci e...forse ho esagerato"si grattò la nuca, imbarazzato.
"Cosa hai fatto?"gli domandò leggermente scioccato.
Per poco non si strozzava con il panino.

"Le ho infilato una mano negli slip e poi lei mi ha allontanato,sembrava spaventata"
"Magari non era abituata a fare 'ste cose con il suo ex"provò a indovinare il fratello maggiore, grattandosi il mento.
"Può darsi, qualche volta l'ho visto e non mi sembra il tipo"il rosso scosse il capo.
"In che senso non è il tipo?"ripeté Pietro.
"Sembra uno veramente noioso,come ha fatto Viola a starci due anni?"
"Ma adesso si frequenta con te,Waxiello"suo fratello lo indicò e Matteo sorrise fiero.

"Pietro,io ci tengo a lei"quella frase uscì dalle sue labbra con una tale facilità.
Il rosso non ebbe problemi a dirla, perché Matteo Lucido teneva veramente a Viola Paoletti.
"Fratellino hai detto una cosa veramente bella, è la prima volta che la dici"osservò il biondo con un mezzo sorriso,poi fece un tiro.
"Non vedo l'ora di conoscerla"aggiunse.
"Questa frase equivale a 'ci vorrei tanto provare?'guarda che ti stacco la mani se lo fai"gli puntò il dito contro e ridacchiò.
"Non ci proverò fratello,stai tranquillo"alzò le mani e rise.

[...]
Ore 01:30
Viola aveva appena finito di parlare al telefono con la sua migliore amica.
La castana aveva provato a chiamarla appena era tornata,ma la ragazza si era scordata che stava con Tommaso.
Le aveva detto tutto quello che era successo quel pomeriggio.
Elisa le aveva ripetuto non si quante volte,di dire a Matteo che era vergine.
E Viola rispondeva sempre con 'si,glielo dirò' in modo vago.

La riccia si trovava in camera sua,sotto le coperte.
Non aveva la minima voglia di dormire,non riusciva a prendere sonno.
Si girò e rigirò cercando di trovare una posizione comoda,che alla fine non aveva trovato.
"Che palle"sbuffò.
Si alzò dal letto e mise le pantofole.
Nella sua testa frullava ancora quel momento successo in quella casa.
Da dentro un cassetto prese il pacchetto e l'accendino, dopodiché prese una felpa e la indossò.
Prima di uscire prese anche il telefono

Aprì le ante del balcone e uscì fuori,non faceva per niente caldo.
Si mise la sigaretta tra le labbra e la accese.
Le serviva proprio un momento di pace.
Guardò la luna,come al solito era bella e splendente.
Trovò una sedia e si sedette.
Ad un tratto il telefono vibrò,lo accese e vide un messaggio da parte del rosso.

Rosso Malpelo❤️

Ti ho spaventato?

Cosa?

Per quella cosa successa nella casa dei miei nonni.

Ho avuto fretta

Non ti preoccupare Matte,non mi hai spaventato

Sono rimasta solamente sorpresa,tutto qui

Sicura?

Sicura al 1000%

Comunque tu perché sei sveglio a quest'ora?

Ho avuto un turno in pizzeria,sono appena uscito

Matte adesso mi hai fatto venire voglia di pizza

E se ti dicessi che sono sotto al tuo balcone con un cartone di pizza in mano?

La castana spalancò gli occhi e mise il telefono in tasca.
Si alzò e si affacciò,lo vide li con un cartone di pizza in mano.
Sventolò la mano per salutarla,sul volto era comparso un gran sorriso.
"Ma che cazzo..."Viola era sbalordita.
"Volevi la pizza?Eccola qui, è un po' fredda ma è pur sempre pizza"le mostrò il pollice all'insù.
"Tu sei pazzo Wax"
"Sembra Romeo e Giulietta al contrario"osservò il rosso.
"Già"rise la riccia.

"Comunque questo è un modo per farmi perdonare"aggiunse con un po' di serietà.
"Per cosa ti devi scusare, Teo?"gli domandò, facendo un tiro.
"Per quello che è successo questo pomeriggio,sono andato di fretta e me ne rendo conto"si mise una mano sul cuore,come se dovesse fare una preghiera.
"Matteo, tranquilla,non mi sono spaventata.
Ero sorpresa..."ripeté la ragazza.
"Quando ci tengo a una persona, divento così.
Divento un coglione"

"Innanzitutto non sei coglione e... veramente ci tieni a me?"
"Sì Vio,io ci tengo a te e ho paura che con un mio minimo sbaglio possa perderti per sempre"
Gli occhi della ragazza divennero lucidi, si girò dall'altra parte per non far vedere al rosso che stesse per piangere.
"Viola,che hai?"le domandò preoccupato.
"No niente è solo che nessuno, nemmeno Simone,ha mai detto che ci tiene a me"spense la sigaretta nel posacenere e con la manica della felpa si asciugò gli occhi.
"Allora io sono il primo a dirtelo?Sono onorato"fece un leggero inchino e ridacchiò.

"Aspetta scendo da te,non voglio che le pizze si raffreddino ancora di più"e la castana sparì in casa.
Velocemente indossò le scarpe e uscì dalla stanza.
In punta di piedi scese le scale, dopodiché sempre con silenzio uscì di casa.

A passo veloce si avvicinò al ragazzo e lo abbracciò.
Il rosso sobbalzò leggermente,doveva ancora abituarsi a tutti quegli abbracci.
Bhe non era abituato a mostrare le sue emozioni.
"Dai ora mangiamo"la castana si sedette a terra e Wax imitò il suo gesto.

So che questo capitolo non lo leggerà nessuno,visto che c'è scuola ma vabbè.
Spero lo leggerete dopo!
Comunque non vedo l'ora di far incontrare Viola ai genitori di Waxiello.
E niente ci vediamo al prossimo capitolo!

Giulia💓

|𝐂𝐑𝐔𝐃𝐄𝐋𝐈𝐀|𝑊𝑎𝑥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora