Quella nuova settimana fu difficile.
Ormai tutti in casetta erano venuti a conoscenza del definitivo allontanamento tra Clara e Matteo e, inevitabilmente, avevano scoperto anche il motivo.
Non che ne fossero rimasti particolarmente sorpresi, in realtà.
L'umore di entrambi era veramente pessimo, ma per lo meno avevano ancora i loro amici e compagni di viaggio.
E soprattuto, c'era sempre la musica.
"Claretta, ti vedo giù di morale." le disse una volta Arisa, durante una lezione.
"Non è niente." sorrise debolmente lei, abbassando lo sguardo.
"E invece no. So quello che è successo, ne vuoi parlare un po'? Così ti sfoghi."
Una delle cose che la ragazza più amava della sua coach era il suo modo di approcciarsi a lei e in generale ai suoi allievi.
Aveva proprio un atteggiamento materno, la faceva sentire sempre capita e in qualche modo 'protetta'.
Ma era anche capacissima di rimproverarla o farle notare degli sbagli, se necessario.
"È che mi sento in colpa." ammise in un sussurro la mora.
"Come mai?"
"Perché ho rovinato il nostro rapporto."
"Tesoro, tu hai fatto quello che credevi giusto sia per te stessa che per lui. È normale che ti dispiaccia, era un po' un punto di riferimento per te, no?"
"Sì." annuì in conferma.
"Ma sei sicura di non volergli proprio parlare più? Neanche da amica?" le chiese dolcemente la donna, facendola sospirare profondamente.
"E come faccio? Non riesco.. e poi non sarebbe giusto nei suoi confronti."
"Lo capisco, tesoro. Però tu hai provato a pensare anche a cosa vorrebbe lui? Tu lo stai facendo anche per il suo bene e questa è una cosa che ti fa onore, davvero. Però non hai pensato che magari a lui andrebbe bene lo stesso rimanere amici?"
Effettivamente no, non ci aveva pensato più di tanto.
Si era subito convinta che quella sarebbe stata la scelta migliore per entrambi, credeva di star facendo del bene, nonostante la difficoltà nel prendere quella decisone.
Tuttavia, ora che qualcuno glielo faceva notare, si era resa conto di non aver pensato a ciò che lui volesse.
"Ma non sarebbe peggio?" chiese titubante.
"Questo non lo posso sapere, purtroppo. Dovreste provare per scoprirlo. Perché non ci parli? Ha lezione con me tra mezz'ora, posso chiamarlo qua un po' prima e vi lascio il tempo per parlare da soli. Tanto per oggi siamo a posto io e te." le propose la donna, facendole spalancare gli occhi.
"Non so se sia una buona idea, Ari.." provò a opporsi la milanese.
"Clara, devi imparare a lasciarti andare. E ad affrontare i problemi, anche quelli più spiacevoli." le disse dolcemente, ma anche con fermezza.
"No, lo so. Hai ragione. Devo imparare." annuì lei sconsolata.
"Perché non inizi a farlo proprio con questa cosa che ti ho proposto?"
"Okay.. ci posso provare."
La donna poi la salutò con un bacio volante e un sorriso sincero in volto, che la mora ricambiò.
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Quelli come noi - Wax Amici22
Fanfic"Ecco, è in questi momenti che ti guardo e mi sembra di vedere il me di mesi fa, quando ero appena arrivato qua." ammise improvvisamente il rosso in un sussurro. "In che senso?" chiese lei confusa. "Sembri molto diffidente, fatichi ad aprirti e masc...