Scritto da me.
Apro la porta della palestra e me la chiudo alle spalle, forse con troppa forza, perché questa sbatte e il suono riecheggia nella stanza.
Strisce di luce penetrano dalle finestre che circondano la palestra ma non illuminano la stanza sufficientemente, quindi, anche se fa davvero molto caldo, sono costretto ad accendere le luci al neon.
Quando mi rendo conto di non essere solo, stringo la mano a pugno con tanta forza che le unghie mi si conficcano nella carne. La giornata non potrebbe cominciare peggio, considerando che la prima persona che vedo è quella che odio di più in assoluto: Eric.
Eric, che si ostina ancora a intromettersi nei miei affari, visto che il compito di occuparsi dei Trasfazione è mio, eppure lui è qui, intento a fissare la lavagna con un ghigno soddisfatto stampato in faccia, rigirandosi un pennarello nero tra le dita.
Già ieri ho dovuto sopportare la sua presenza, durante il combattimento tra Al e Will, che hanno resistito fino allo stremo perché nessuno dei due poteva arrendersi. Queste regole assurde, secondo le quali un uomo coraggioso non si arrende mai, non educano i ragazzi a considerare il coraggio come una virtù, ma li aizzano alla violenza, come animali selvaggi a caccia. Non erano queste le regole una volta, la fazione degli Intrepidi era fondata su principi solidi e giusti, volti alla difesa dei più deboli. Crediamo negli atti di coraggio ordinari, il coraggio che spinge una persona a ergersi in difesa di un'altra, era il credo in cui mi riconoscevo, ne andavo fiero e adesso... non ha più alcun valore.
"Così dovrebbe andare", mormora, Eric "Non pensi, Quattro?" Mi tirò giù la zip della felpa e la getto sul tavolo, poi mi avvicino alla lavagna.
"Peter contro Tris?" chiedo, a voce un po' troppo alta. Lui se ne accorge e ora sento il suo sguardo su di me. "Lei non è pronta. E' debole. Peter la distruggerà e..."
"Oh, andiamo, Quattro. Non ti metterai a fare il paparino iperprotettivo solo perché lei è una dei tuoi?" Mi volto in modo da averlo di fronte, e lo guardo negli occhi. Sono stufo di mordermi la lingua e tenere la testa bassa ogni volta che Eric gioca la sua carta jolly: il mio passato da Abnegante. Non lo sono più; non sono più un Abnegante, adesso sono un Intrepido... la stessa persona che lo ha preso a pugni e sconfitto durante l'iniziazione.
"Ce la farà" dico, poi aggiungo in fretta: "Tutti, ce la faranno. Diventeranno degli Intrepidi nonostante le tue stupide regole, e allora potrò sbatterti in faccia il mio trionfo." Automaticamente mi si sollevano gli angoli della bocca.
Anche lui sorride, adesso. "Si, ho assistito a due dei loro combattimenti, ieri. Tre su quattro sono ancora in infermeria, incapaci di muovere un dito."
"Oh, tu ringrazia che le tue assurde regole non fossero in vigore, durante la nostra iniziazione" La porta si apre, e i mormorii degli iniziati rimbombano tra le pareti della stanza. "Ti avrei sbattuto fuori al primo combattimento." dico, accompagnandomi con uno schiocco di dita. Poi mi allontano, ignorando i suoi insulti, e non posso fare a meno di sorridere.
Quando incontro lo sguardo di Tris, però, quella breve sensazione di soddisfazione si dissolve e prende posto qualcosa come... come paura. Un fiotto gelido che mi attraversa le vene, facendomi rabbrividire. E' esile, e accanto a lei Peter è una bestia. Ma non posso farci niente, non più di quello che io abbia già cercato di fare. Ho provocato Eric, per difendere lei ma non posso andare oltre. Eric è perspicace, e se capisse che ho un interesse per lei le renderebbe la vita impossibile.
"Molly, Edward, deliziateci." Sento dire a Eric, mentre faccio scorrere gli occhi dal primo iniziato della fila, Drew, all'ultimo, Tris. E il mio sguardo si ferma su di lei. E' pallida, sicuramente più del solito, anche se un leggero rossore le colora le guance; si sta tormentando il labbro con i denti e, di riflesso, mi ritrovo a fare la stessa cosa. Molly ed Edward stanno già combattendo, sento i tonfi dei loro piedi sul pavimento del ring, e lo schiocco delle nocche quando colpiscono un osso. Faccio il giro del ring e mi posiziono accanto alla porta, appoggiando le spalle al muro. Tris è alla mia destra, da qui riesco a vedere la tensione che le attraversa il corpo, il terrore riflesso nei suoi occhi. Ecco cosa scaturiscono le leggi di Eric: paura. Incoraggiano i più forti, incitandoli alla crudeltà, e scoraggiano i più deboli... e so per certo che Tris non ce la farà, appunto perché è accecata dalla paura.
Peter la provoca, sghignazzando e facendole battute poco carine, e lei resta in silenzio, drizzando le spalle, assumendo un'espressione imperturbabile. E per un momento la Tris impaurita scompare, lasciando il posto a una ragazza determinata, fiera, forte. E' davvero carina, lo riconosco.
La maglietta che indossa è più aderente e scollata di qualsiasi altra che io le abbia mai visto, così come i pantaloni, che le fasciano le gambe snelle e mettono in risalto le sue forme.
Mi rendo conto che il combattimento tra Edward e Molly è finito solo quando Eric si sposta, dando le spalle al ring, e cerchia con un pennarello rosso il nome di Molly.
"Tris, Peter, sul ring." bofonchia Eric, e non posso fare a meno di guardare Tris e la sua determinazione sgonfiarsi come un palloncino, mentre a passo contenuto, incerto, si muove verso il ring.
Peter è già in posizione, si muove verso di lei, i muscoli delle braccia già pronti acattare. "Tutto bene, Rigida?" la provoca, e devo mordermi l'interno della guancia per imperdirmi di urlargli di tapparsi quella bocca. "Sembri sul punto di scoppiare in lacrime. Potrei andarci piano con te, se piangi." Adesso la bocca gliela tapperei volentieri, con un pugno dritto tra i denti.
Incontro il suo sguardo, solo per un attimo, e vorrei gridarle di coprirsi la faccia con gli avambracci, di piegarsi un po' di più per mantenere i piedi ben piantati a terra, e di attaccare per prima, ma non lo faccio. Rimango in silenzio, col battito del cuore che mi pulsa nelle orecchie.
"Su Rigida. Solo una piccola lacrima, magari qualche supplica." dice Peter, e riecco quel momento, un luccichio negli occhi azzurri di Tris, i suoi muscoli asciutti che si tendono, e poi colpisce, per prima. Ma Peter le afferra il piede prima che la sua gamba possa colpirgli il fianco, e la trascina verso di sé, facendole perdere l'equilibrio e cadere sulla schiena. Alzati, alzati, penso, e lei lo fa, veloce come un fulmine, ed è di nuovo in piedi, il respiro pesante, gli occhi velati dalla paura di non farcela.
"Smettila di giocare con lei" la voce di Eric mi arriva lontana, come se avessi le orecchie piene di ovatta. "Non ho tutto il giorno." Peter esegue l'ordine, e qualcosa nei suoi occhi mi mostra quale sarà la sua mossa. Braccia davanti al viso!, vorrei gridarle, ma Peter ha già sferzato il pugno, proprio sulla sua mascella. Tris barcolla e si allontana dal suo avversario, un rivolo di sangue le cola dal labbro inferiore. In un attimo Peter le è di fronte, e con un calcio le colpisce lo stomaco. Tris si piega su se stessa, il fiato spezzato e gemito di dolore rauco, e si accascia a terra. Trattengo il respiro, conficcandomi le unghie nella carne del braccio con forza, mentre Peter afferra Tris per i capelli, facendola sollevare, e le da un pugno sul naso. L'incontenibile istinto di correre su quel ring e spaccargli il muso è ardente come un'ondata di lava incandescente che mi ribolle nello stomaco, ma non posso fare assolutamente niente. Devo assistere a questo spettacolo pietoso, fingere che non me ne importi niente... E non deve importarmi, né di lei, né di nessun altro. Vedo Tris tirare pugni a caso, e Peter colpirla al torace, proprio al centro. E non ce la faccio proprio a continuare a restare qui. Mi stacco dal muro e afferro in tutta fretta la felpa che ho lasciato sul tavolo. La indosso e mi dirigo verso la porta, e quando me la chiudo alle spalle i suoni si attutiscono, e io torno a respirare. Poi sento un urlo, agghiacciante, che mi perfora il petto come la lama di un coltello, e a grandi passi mi allontanò da quella porta, dalla palestra, e da lei.Divergenti di Wattpad! Ho composto una canzone ispirata ad Allegiant, si chiama Dust, dategli un ascolto cliccando qui -> https://youtu.be/3DYH122a4rY
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Quattro.
FanfictionCiao! Penso che quasi tutti i fan accaniti della saga di Divergent abbiano letto Four, no? Beh, come avrete visto, Four racconta la storia dell'affascinante istruttore degli Intrepidi, a partire dal giorno in cui decise di cambiare fazione, scappand...