IMMAGINA EDMUND PEVENSIE (2)

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Tu: "Mi spieghi cos'è questo?" dissi infuriata contro la mia migliore amica Susan.

S: "Senti te lo avrei detto ma già sapevo che l'avresti presa male quindi ho fatto per conto mio"

Tu: "Logicamente senza il mio consenso" dissi buttandomi sul letto.

S: "Dai cerca di essere ragionevole, questo è anche un modo per chiarire"

Tu: "Chiarire un corno. Credimi ci ho già provato a chiarire con lui ma è un baccalà che non capisce niente e quindi ci ho perso le speranze"

S: "Ma questa speranza si può riaccendere però "

Tu: "Senti perché non fai fare a me?"

S: "E cosa vorresti fare?"

Tu: "C'è una persona che potrei coinvolgere in questa faccenda e che potrebbe aiutarmi"

S: "Ok io non voglio essere a conoscenza di questo piano malvagio ma ti prego non fare cose azzardate"

Tu: "Ei tranquilla non ti rovinerò il compleanno: anzi, farò l'opposto, sarà fantastico" dissi abbracciandola.

La salutai ed andai dalla persona che stavo cercando: era in giardino e si stava allenando con la spada:

Tu: "Ciao Peter come va?"

P: "Ciao Sofia io sto bene e tu?"

Tu: "Bene grazie. Senti ho bisogno di un favore"

P: "Tutto quello che vuoi"

Tu: "Ok allora andiamo in un posto più appartato, dove nessuno può sentirci"

P: "Ok allora andiamo nella mia stanza" disse e ci incamminammo nel castello.

Quando arrivammo ci sedemmo sul letto e Peter mi chiese di parlare.

Tu: "Tra due settimane è il compleanno di tua sorella ed ha organizzato un ballo. Il problema è che vuole che io balli con Edmund e tu sai che io non ho un buon rapporto con lui come ai vecchi tempi che eravamo inseparabili. Lei vuole provare a farci risolvere ma ho perso le speranze ormai: lui è cambiato. Quindi volevo chiederti: dato che sai della mia cotta per lui, mi aiuteresti a farlo ingelosire?"

P: "Beh ti aiuto solo perché vedo che tu tieni molto a mio fratello e poi così tu sei in debito con me" disse facendomi l'occhiolino e lo abbracciai.

La sera stessa era ora di cena: come al solito Edmund arrivò in ritardo:

P: "Sei in ritardo fratello"

E: "Si lo so scusa"

P: "È tutto quello che sai dire? Non sappiamo mai dove vai! Ci spieghi che cos'hai?"

E: "Sono affari miei" disse e nel mentre guardava Lucy con la coda dell'occhio.

Poi il suo sguardo cadde sui posti a tavola: io che ero seduta vicino a Peter e non vicino a Susan:

E: "Come mai questo cambio di posti?" disse fissandomi con i suoi occhi nocciola.

P: "Beh ecco, c'è stato un cambiamento"

Tu: "Già" dissi fissandolo negli occhi.

Edmund alzò le spalle e si sedette vicino a Lucy e cenammo come se nulla fosse.

Tu: "Ragazzi io vado un secondo in bagno" dissi alzandomi.

Feci quello che dovevo fare e quando aprii la porta mi ritrovai Edmund davanti:

Tu: "Spostati devo passare"

E: "Che cosa c'è tra te e mio fratello?"

Tu: "Assolutamente nulla che ti riguarda" dissi sorpassandolo, ma mi prese per il braccio e mi fece scontrare contro la parete:

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