17° CAPITOLO
Entrammo in una gelateria enorme e rimasi imbambolata a fissare la moltitudine di gusti di gelato che c'erano
-Gabriel, da quanto tempo! Ma come sei diventato grande e sei anche in buona compagnia vedo! cosa posso servirvi? - non ci stavo capendo nulla e non riuscivo a capire come mai questa donna conosceva Gabriel.
-Ei Rose, potresti prepararci due gelati?-
-con piacere! Cono o coppetta?- Gabriel rivolse lo sguardo a me per sapere cosa preferissi e io optai per il cono
-due coni-
-benissimo, quali gusti volete?- -emm Gabriel...-
-si piccola?-
-ecco... Io non conosco nessuno di questi gusti- abbassai la testa imbarazzata
-come non ne conosci nessuno?- mi guardò cercando di capire
-ecco io... Io non ho mai... Non ho mai mangiato il gelato- abbassai lo sguardo non volendo vedere la compassione nei suoi occhi, non volevo fargli pena.
- Rose puoi farci assaggiare un po' di ogni gusto?- alzai lo sguardo di scatto e lo guardai perplessa
-Gabriel ma cosa?-
-tranquilla piccola vengo in questa gelateria da quando sono piccolo- ora si spiegava tutto
-certo ragazzi venite dietro il bancone e assaggiate tutti i gusti che volete-
-Grazie Rose, sei la migliore-
-di nulla ragazzo, per te questo ed altro. Quando avete deciso fatemi un fischio- la signora della gelateria fece l'occhiolino e entrò in quella che penso fosse la cucina.
-bene si incomincia- prese un cucchiaio e iniziò con il gusto puffo, mi poggió delicatamente il cucchiaio sulle labbra e assaggiai il gelato leccandomi le labbra. Lo sguardo di Gabriel seguiva ogni minimo movimento delle mie labbra ogni volta che assaggiavo un nuovo gusto di gelato. Arrivai ad assaggiare il gusto bacio e non riuscii a trattenere un piccolo gemito per quanto era buono
-Mmm è buonissimo, questo è in assoluto il mio preferito!-
-a si? Voglio assaggiare anche io- le labbra di Gabriel furono sulle mie e la sue lingua chiedeva il permesso di entrare leccando leggermente il mio labbro inferiore, socchiusi le labbra e le nostre lingue si intrecciarono, il suo sapore invase la mia bocca così buono, inebriante. Si staccó dalla mia bocca, che sentivo gonfia per il bacio -hai ragione, è buonissimo- disse con un sussurro così eccitante da farmi impazzire e fece un sorriso furbo probabilmente consapevole dell'effetto che aveva su di me. Gabriel chiamò Rose e lei ci raggiunse con un sorriso grandissimo
-bene avete deciso cari?-
-credo di si, che gusti vuoi Ana?- lo guardai e risposi sensa che i nostri occhi si perdessero di vista
-vorrei tiramisù e bacio- Gabriel mi sorrise per poi scegliere i miei stessi gusti. Uscimmo dalla gelateria e andammo a sederci su una panchina per mangiare il nostro gelato.
-Era più buono quando l'ho assaggiato dalla tua bocca- borbotta all'improvviso, feci una piccola risatina e gli diedi una piccola spinta facendogli macchiare la guancia di gelato, a quella scena iniziai a ridere di gusto e lui con me
-ti pulisco io- mi avvicinai alla sua guancia e con la punta della lingua tolsi la piccola traccia di gelato per poi stampargli un bel bacio.
-lo avrei preferito sulla bocca il bacio- disse mettendo il broncio come se fosse un bambino e io ridacchiai
-ti accontento subito- mi avvicinai alle sue labbra e iniziai a baciarlo fino a quando entrambi non avevamo più fiato
-si, è molto più buono se assaggiato dalla tua bocca-.
Finito il gelato mi alzai per guardarmi un po' intorno e dietro di me vidi un parco giochi, in quel momento mi sembrava la cosa più bella che esistesse, non ero mai stata sull'altalena o sullo scivolo o su qualsiasi altro tipo di gioco e avrei tanto voluto andarci
-vuoi andare al parco giochi?- la voce di Gabriel mi risvegliò dai miei pensieri e arrossii all'improvviso.
-ecco io... Emm non ci sono mai stata e... Uffa si voglio andare sull'altalena e sullo scivolo- mi guardò e mi sorrise con tenerezza, si alzò mi prese per mano e mi tirò verso l'altalena. Mi sedetti e lui iniziò a dondolarmi dato che non avevo la minima idea di come si facesse, ero felice, sembrava quasi di volare
-più in alto, voglio toccare il cielo- non sapevo perchè lo avevo detto, ma sembrava quasi possibile e Gabriel, nonostante fosse una cosa davvero infantile, mi accontentó facendomi andare sempre più in alto, ridevo come non avevo mai fatto mi piaceva tantissimo andare sull'altalena, ma adesso volevo provare lo scivolo.
-Gabriel voglio provare lo scivolo- urlai e lui mi fece fermare piano per poi farmi scendere. Corsi verso lo scivolo e iniziai a salire la scaletta, mi misi seduta e all'improvviso vidi le gambe di Gabriel spuntare ai lati delle mie, girai il viso e gli sorrisi
-pronta piccola?-
-si- dissi ridendo
-si scivolaaaaaa- scivolammo insieme e atterrammo sbattendo il sedere sul prato, non riuscivo a smettere di sorridere, ero troppo felice.
-torniamo a casa?- mi chiese, ero un po' stanca ma non volevo andarmene perché non sapevo se sarei tornata in quel piccolo parco giochi di cui mi ero innamorata
-solo se prometti di riportarmi qui qualche volta- dissi seria, lui rise ma vedendo la mia espressione seria rispose altrettanto serio
-lo giuro piccola, torneremo qui tutte le volte che vorrai- gli saltai al collo prendendolo di sorpresa e lo baciai ringraziandolo.
Quando arrivammo al mio monolocale mi salutò per poi andarsene a casa sua. Entrai in casa e mi gettai sul letto completamente vestita, ripercorsi secondo dopo secondo la giornata appena passata e l'unica cosa che riuscivo a pensare era quanto amassi Gabriel "amare? Ma cosa diamine dico?! Anche se... No, lui non mi ama, non devo farmi strane idee." in quel momento sentii la voce di Enea come se fosse lì con me, ma sapevo che non era così "sorellina, piccola, vivi, vivi la vita che io non posso più vivere, vivi per me, rischia, sii felice e sorridi ogni volta che puòi. Buttati e rischia di innamorarti non rinchiudere il tuo cuore, vorrei vederti sempre come eri poco fa, bella, felice e innamorata" e fu la voce di mio fratello a farmi compagniva mentre sprofondavo tra le braccia di Morfeo.*spazio autrice*
Ecco per voi un capitolo appena scritto. Se ci sono degli errori vi prego di scusarmi ma non ho avuto il tempo di rileggerlo. Questo credo sia uno dei miei capitoli preferiti e spero vi piaccia quanto piace a me. Commentate e votate in tanti. Con affetto, Jess :*
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A ray of hope
RomantikUn raggio di speranza... finalmente dopo anni di dolore inflittole da quello che sarebbe dovuto essere suo padre, un raggio di speranza squarcia il buio che circonda la vita di Anastasia Black, una vita in cui lei non vive, ma sopravvive perdendosi...