Era passata una settimana dal quel momento, ma nella mia testa era come se fossi ancora lì, ferma , immobile senza sapere cosa fare, cosa dire, avevo tante paure, continuavo a passeggiare avanti e indietro per l' ospedale non riuscivo a concludere niente così presi coraggio dovevo sapere al cento per cento a cosa andavo incontro anzi a cosa andavamo incontro, così andai dal Dottor Romano...
''Posso?'' chiesi bussando alla porta accostata
''Chi è? a Greta ciao si certo vieni vieni accomodati, che bello che è quando vieni a trovarmi dimmi cosa ti serve'' mi chiese
''Dottore, ho bisogno di parlarle di Tomasso e anche se so che non si potrebbe ho bisogno che mi parli della sua malattia'' gli dissi
''Come fai a sapere della sua malattia ?'' mi chiese spaventato
''Mi ha raccontato tutto lui, dottore io lo amo e mi creda gli voglio stare accanto ma ho paura, non so cosa fare, non so come aiutarlo'' gli dissi con le lacrime agli occhi
''Greta purtroppo quello che ti dirò non è positivo, vedi la sindrome di Brugada è una patologia cardiaca rara, il cuore di Tomasso può smettere di battere in ogni secondo, quando meno te l'ho aspetti, in questi sei anni sono riuscito a mantenerla stabile ma purtroppo in questi ultimi mesi la situazione è molto peggiorata, lui ha già avuto diversi attacchi di cuori, l' ultimo che ha avuto che risale a tre mesi fà è stato il più pericoloso '' mi disse
'' Dottore me lo deve dire con molta onestà, quanto gli resta?''
''Mi dispiace Greta, questo non so dirtelo questa malattia è imprevedibile potrebbe vivere per altri dieci come invece potrebbe non arrivare a l' estate prossima '' mi disse rassegnato
'' Io cosa posso fare? come posso aiutarlo?'' gli chiesi sconvolta
''Puoi solamente restargli accanto, sostenerlo , non farlo buttare giù , fargli vivere tutto al mille per mille , e non farlo sentire un peso, ma Greta ecco io credo che tu debba parlarne con i tuoi genitori almeno con tua madre è un peso, una situazione troppo grande e delicata per cavartela da sola '' disse
''Va bene grazie mille dottore , terrò a mente il suo consiglio ora meglio che vado ha dei pazienti che la stanno aspettando'' mi asciugai le lacrime e me ne andai.
Passeggiai nel giardino del ospedale circondata da ambulanze che entravano e uscivano, da pazienti che entravano per essere ricoverati e da pazienti che uscivano con le loro famiglie perchè erano stati dimessi e pensavo al fatto di uscire insieme a lui dal ospedale dopo che aveva finito le visite , o a lui che mi aspettava fuori dal cancello una volta finito il mio turno così da poter tornare a casa insieme e preparare la cena ai nostri figli, io avevo bisogno di lui e lui aveva bisogno di me, così presi la mia decisone ed era quella di restargli accanto tutto il tempo che ci rimaneva ma non per pena, ma per amore .
Lo chiamai...
''Pronto, Greta che succede?'' mi chiese
''Ehi ciao, no niente tranquillo tutto okay mi andava di sentirti e da un pò che non parliamo, anche se è solo una settimana a me sembra un eternità'' gli dissi
'' Mi sembrava giusto lasciarti il giusto tempo, che ne dici se ci incontriamo in un posto? ti mando la posizione okay?'' mi chiese
''Va bene tanto sono in pausa, cinque minuti e sono da te '' gli risposi.
Una volta arrivata davanti il posto che mi aveva mandato entrai, era una pista di atletica leggera...
''BHU, ti ho spaventata?'' mi chiese ridendo.
''Ehii , mi hai fatto prendere un colpo'' gli risposi e lo abbracciai, poi continuai
''Senti ma che ci facciamo qui, perchè io una mezza idea ce l'ho però se me lo spieghi è meglio'' gli dissi sorridendo.
Lui mi prese la mano e cominciammo a passeggiare...
''Qui è dove sono praticamente cresciuto, dove ho iniziato la mia carriera di corsa ad ostacoli, dove purtroppo sei anni fa ho smesso di andare per via di motivi che già sai, mi sembrava una buona idea farti conoscere tutto di me anche le mie passioni'' disse
''Sai lo avevo capito che praticavi questo tipo di sport , dal tuo tatuaggio '' gli dissi
''Eh già, questo lo feci non appena seppi la notizia volevo continuare a far vivere la mia passione in qualche modo'' mi rispose abbassando lo sguardo
''Senti Tomasso io ci ho pensato e ho deciso di restarti accanto ma non per pena come pensi tu, ma perchè ti amo '' finalmente riuscii a dirglielo
''Anche io ti amo Greta ''mi rispose
e proprio lì in quel posto che per lui era tanto importante ci scambiammo il nostro primo bacio.
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Fino all' ultimo respiro
RomanceA Pescara vive Greta una ragazza benestante di ventitre che ha vissuto sempre nella tranquillità e lontana dal dolore insieme alla sua famiglia ma dopo l'incontro con Tommaso un ragazzo di venticinque anni e con una vita completamente diversa da...