Capitolo tredici

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Passeggiammo  mano nella mano in un parco giochi vicino casa mia mentre aspettavamo che Fabrizio ci desse sue notizie,

" Ti sei trovato bene?" chiesi io

" Si benissimo i tuoi sembrano persone molto disponibili, anche a me sarebbe piaciuto farti conoscere mia madre"

" Bhe se tu sei così perfetto evidentemente hai avuto una brava mamma sono sicura che mi sarebbe piaciuta " gli risposi sorridendo

" Come va l' università? mi chiese

" Bene, perché mi fai questa domanda"?

" No è perché l' anno prossimo ti laurei e volevo sapere se con gli studi procede tutto bene, non mi va che per colpa mia trascuri tutto"

" Va bene l'università seguo tutte le lezioni e ho fatto pochissime assenze"

Gli squillo il telefono rispose era Fabrizio:

" Pronto Fabri , allora a che punto sei ? a okay ho capito va bene tranquillo facciamo domani si ti risaluta anche lei ciao ciao"

Una volta attacco il telefono mi disse...

" Niente non riesce a liberarsi oggi purtroppo ,ma ha detto che recupereremo domani , senti a questo punto visto che tra poco è ora di cena che ne pensi se mangiamo insieme?" mi chiese

" mi stai invitando a cena ?" gli chiesi

" Proprio così ho visto un ristorante molto bello vicino casa mia che a aperto da poco, se ti va ti vengo a prendere verso le nove e mezza "

" Va benissimo, allora sai che faccio vado a casa mi preparo per bene e poi andiamo " gli risposi dandogli un bacio

" Perfetto a dopo allora"

Tornata a casa, fatta la doccia dovevo scegliere cosa mettere per i capelli avevo già deciso sciolti mossi al mio colore naturale biondo , per i vestiti ero indecisa non sapevo se mettere  un vestito lungo celeste con lo spacco o un vestito corto bianco plissettato monospalla con manica a lanterna , scelsi la seconda opzione e ci abbinai borsa nera e scarpe nere con il tacco a spillo.  Alle nove e mezza in punto citofonó e io scesi entrai nella siamo macchina la polo nera e andammo al ristorante, lui era vestito con una camicia bianca e un paio di jeans neri come le scarpe da ginnastica, il ristorante era molto bello elegante, il pavimento era fatto di parkè marrone chiaro lucido,le pareti erano color panna e sul soffitto bianco c" erano tutte piccole lucine , i tavoli erano tutti rotondi , ricoperti da una tovaglia bianca e se volevi uscire fuori c" era uno splendido giardino con piscina.

Durante la cena Tomasso non parlava molto e lo vedevo abbastanza pallido e stanco come quando era stato ricoverato...

" Tommaso ti senti bene sei un po' pallido" chiesi

" Sisi sto benissimo tranquilla è che oggi è stata una giornata piena tutto qua  " rispose con un sorriso forzato

Finita la cena verso le undici e mezza mi riaccompagno a casa e prima di scendere dalla macchina gli dissi:

" Allora grazie per la bellissima serata, ci vediamo domani? "

" Certo a domani , buonanotte "

Ci baciammo e scesi dalla macchina ed entrai a casa...
ero così felice della serata e così stanca che non mi struccai e cambiai  neanche ma andai dritta a letto.











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