Una volta tornata a casa verso l'una mi misi seduta sul divano in salotto, guardavo il nulla e riflettevo, quando sentii dei passi era mio padre era sceso a bere un po' d' acqua ma mi vide se si mise vicino a me,
" Non dormi? " mi chiese
" Non ho molto sonno, scusa se ti ho svegliato"
" Tranquilla"
"La mamma ti ha detto tutto vero pa'?"
"Si" rispose accarezzandomi la schiena e posando il bicchiere sul tavolino davanti il divano
" Cosa devo fare?, perché io non ne ho veramente idea"
" Quello che ti senti tesoro, quello che per te è giusto"
Lo guardai , poi lo abbracciai,
" Vado a dormire buonanotte " gli dissi dandogli un bacio sulla guancia.
Il giorno seguente restai tutta la mattina a casa in pigiama in salotto a distruggermi con gelato e canzoni di Ultimo, mentre il pomeriggio andai in ospedale da mia madre a dare la falitica risposta...
" Ci ho pensato tanto forse troppo , ne ho parlato anche con Fabrizio e insieme abbiamo deciso di accettare " dissi
"Davvero tesoro?"
" Si anche se fa parecchio male, sono sicura che Tommaso non ci avrebbe pensato due volte a salvare una vita , accosto anche di rimetterci la sua"
" Sei devo matura tesoro, altruista e generosa soprattutto "
" Posso chiederti solo un favore mamma?"
" Certo "
" Avvisami il giorno in cui il bambino verrà operato preferei non esserci "
"D' accordo tesoro " disse accarezzandomi la testa
" E un altra cosa , potresti chiamare la nonna e chiedergli se posso passare un po' di tempo da lei in Sardegna?, cambiare aria credo che mi faccia bene"
" Va bene appena stacco la chiamo e glielo chiedo "
"Grazie mamma , ti voglio bene ora vado , ti lascio lavorare " gli dissi alzandomi e stringendogli la mano.
L' unica domenica che speravo non arrivasse mai, arrivò e anche troppo in fretta , mi prepari per andare in chiesa mi vestii tutta di nero e così anche i miei genitori, ma prima di scendere di sotto chiusi a chiave la porta della mia camera , mi sedetti perterra e cominciai a piangere, a tirare fuori tutte le lacrime che avevo ingoiato in quei giorni , mi sentivo finalmente più libera , senza più un peso sul petto che non mi faceva respirare, ma avevo ancora quella sensazione di vuoto intorno a me che non si colmava con niente, finito lo sfogo mi ritirai sù, nascosi le lacrime e scesi di sotto , mentre facevo le scale vedevo mia madre, mio padre e Fabrizio guardami con uno sguardo triste e di tenerezza per me...
" Abbiamo preso tutto?" chiesi
" Si Greta "disse Fabrizio uscendo da casa insieme a papà e lasciando me e mamma da sole
" Mi ha chiamato l' ospedale perché sono arrivati i risultati delle analisi e risultano compatibili, la donazione è già stata fatta e giovedì opereremo Matteo, per questo ho chiamato tua nonna e mi ha detto che ti aspetta già da domani " mi disse mamma
Io la guardai non dissi niente la presi e l' abbracciai fortissimo
" Forza Greta forza, tu sei più forte di così e per quanto tu stia male adesso passerà tu di lui non avrai il ricordo del funerale , ma dai bei momenti che avete passato insieme che sono stati fondamentali per entrambi" disse continuando ad abbracciarmi.
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Fino all' ultimo respiro
Lãng mạnA Pescara vive Greta una ragazza benestante di ventitre che ha vissuto sempre nella tranquillità e lontana dal dolore insieme alla sua famiglia ma dopo l'incontro con Tommaso un ragazzo di venticinque anni e con una vita completamente diversa da...