Cap. (8) Shopping Con Piton E Il Cane

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Severus era in piedi davanti alla porta del suo studente e stava per bussare.
"Buongiorno professore."
L'indirizzo roteò velocemente.
"Potter, da dove vieni?"
Harry fece una smorfia.
"E tu continui a dire che non ho buone maniere. Ero fuori con Blacky."
All'inizio, Severus fissò il ragazzo. Ora lo rimproverò per la seconda volta. Il ragazzo era andato a scuola di galateo in estate o cosa? Ma poi le sue sopracciglia si unirono.
"Eri fuori? Solo?"
"Ehm, sì. Blacky riesce a malapena a usare il mio gabinetto."
"Mettiamola diversamente. Eri solo a Diagon Alley? Anche se ti ho detto espressamente che non andrai da nessuna parte senza di me?"
Lentamente il ragazzo si rese conto di cosa turbasse così tanto il suo insegnante.
"No, professore, non ero a Diagon Alley. Tom ha un grande giardino, noi eravamo lì. "
"Tom?"
"Il proprietario del Paiolo Magico."
"So come si chiama, ma perché lo chiami per nome?"
"Perché me l'ha chiesto. Ha detto che tutti lo avrebbero chiamato così."
Severus annuì.
"Hai già fatto colazione?"
Harry scosse la testa.
"Allora preparati. Scendiamo e poi dritti."
"Va bene."
Harry entrò nella stanza, seguito ovviamente da Severus e Blacky. Hm, forse dovrebbe prendere dei biscotti per il suo insegnante come ricompensa. Il ragazzo lo ha seguito, proprio come il cane. Dovette sorridere sommessamente alla foto. Un Professor Piton che lo guarda mentre chiede un altro biscotto alla Signora Weasley. O no, meglio di no, è stato inquietante.
Prese rapidamente le sue cose e si voltò.

Severus aveva seguito il suo studente, meravigliandosi un po' del sorriso stupido che aveva. Ma per favore, non capirebbe mai questi bambini. L'insegnante vide che Edvige era tornata. Il gufo dei Weasley era sparito.
Il ragazzo si voltò e si diresse verso il suo raccoglitore di pelucchi bianco.
"Hai fatto un volo piacevole, mia bellezza?"
Severus non avrebbe dovuto essere sorpreso, ma lo fece quando l'uccello annuì in senso affermativo. Cos'era quell'animale? Era più intelligente di alcuni dei suoi studenti.
"Oh, Morgana aiutami."
"Hagrid ti ha cancellato?"
"No, prende Blacky. Ma mi ha mandato dei biscotti fatti in casa. Ne vuoi uno?"
Harry tese la scatola all'uomo.
"No grazie, ho appena perso l'abitudine di mangiare pietre al mattino."
Harry sbuffò e rimise giù la scatola.
"Ehm, Professore, cosa sta facendo?"
L'uomo teneva in mano una delle cravatte di Harry e la sua cintura.
Con la sua bacchetta ha trasformato entrambi in un collare e in un guinzaglio.
"Non lascerò certo che il tuo mostro scorra libero là fuori."
"Ma Blacky è un bravo ragazzo, non scapperà."
Come se volesse acconsentire, il cane si avvicinò al suo padrone e si strofinò la testa contro di lui.
"Ma nessuno lo sa. Averlo al guinzaglio metterà le persone a proprio agio."
Harry guardò il cane, poi se stesso, e poi Severus. Il suo sguardo diceva tutto.
"Non fare così, mi rendo conto anche che non riusciresti mai a trattenere la bestia in caso di emergenza. Ma quelli là fuori certamente credono che tu possa farlo."
"Perché altrimenti avresti il guinzaglio in mano?"
"Perché sei Harry Potter."
"Avevo paura che lo dicessi."
Il ragazzo prese con rassegnazione il collare e il guinzaglio. Ha ucciso Blacky entrambi. Sorprendentemente, rimase fermo.
"Sei davvero un bravo ragazzo. Ma per ora, andiamo a fare colazione."
Severus scosse la testa. Il ragazzo parlava ai suoi animali come persone. E loro hanno reagito. Meno male che nessuno lo sapeva, altrimenti domani sarebbe sul giornale.

I tre entrarono nella sala. Di nuovo si sedettero all'ultimo tavolo e ordinarono.
Blacky divorava avidamente il suo cibo. Severus fissò il suo studente da sopra la sua tazza di caffè.
"Perché non hai ordinato niente da mangiare?"
C'era solo una tazza di tè davanti a Harry.
"Non mangio mai niente la mattina."
"Te la cavi molto bene a Hogwarts. Non essere così sbalordito, mi guardo sempre intorno. Solo per sapere cosa stanno combinando quei dannati gemelli."
Harry ridacchiò ma annuì in segno di comprensione.
"Hermione a volte è peggio di qualsiasi madre. Mi costringe sempre a mangiare. Di solito in combinazione con una lezione sull'importanza della colazione."
Signora So-tutto, ovviamente.
"La Signorina So... Granger ha ragione su questo."
Harry aveva notato quello che il suo insegnante stava effettivamente cercando di dire. Ecco perché gli rivolse uno sguardo fulminante. Ma l'uomo non sembrava particolarmente preoccupato.
"Non voglio essere fissata tutto il tempo che mangio, però."
"Se stessi mangiando, neanche io ti fisserei."
"Non intendevo te."
Severus alzò un sopracciglio e poi si guardò intorno nella stanza. Il moccioso aveva ragione, tutti tranne il padrone di casa stavano davvero fissando il loro tavolo.
"Come gli avvoltoi."
Imbronciato Harry acconsentì e bevve il suo tè.
Blacky fissò gli ospiti nella stanza e poi iniziò a ringhiare.
Spaventati, alcuni sussultarono.
Severus lo registrò benevolmente.
"Bravo cane. Forse non è poi così male che sia qui oggi."
Il cane si raddrizzò. Sembrava davvero orgoglioso.
Bestia impossibile.

Pipistrello, Grimm E Il Gatto Potrebbero Risolverlo (Parte 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora