DAFNE

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«Ma secondo voi, chi è?»

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«Ma secondo voi, chi è?».

Manuel solleva lo sguardo quando ode quella domanda posta da Luna. Vede la ragazza seduta sopra il banco di Aureliano, in seconda fila.

La lezione della quarta ora sta per iniziare, ma la professoressa Girolami non è ancora arrivata; nelle ultime settimane, comunque, la donna è sempre giunta tardi in classe e con poca voglia di fare.

Chissà come è finita con suo marito, a volte se lo chiede ancora.

«Secondo me qualcuno che ha finito da qualche anno e che si diverte così» attesta Giulio, in piedi e con le braccia incrociate. Annuisce alla propria affermazione.

Luna non è d'accordo e scuote il capo vigorosamente. «Nah, è sicuro qualcuno che sta ancora qua», esclama «tipo— secondo me è Pin!».

Colui appena nominato, in prima fila, si affretta ad alzare la testa e a strabuzzare gli occhi.

«Perché io?» balbetta.

Luna ridacchia. «Beh, sei sempre silenzioso, sulle tue, vedi e senti tutto» spiega «e poi sei uno dei pochi che non è mai stato nominato là sopra».

«Perché, chi è stato nominato non può essere?» interviene Aureliano, con la bocca piena di crackers al sesamo che ha appena addentato, appoggiato con la parte bassa della schiena alla cattedra. «Oh, ma non le vedete le serie? Il primo passo è scrivere pure robe su sé stessi, così da depista' la gente. È roba da manuale».

«Ah, allora è facile così: è Simone!».

Simone, accomodato al proprio banco in ultima fila, accanto a Manuel, solleva di fretta la testa quando viene nominato, lasciando da parte gli appunti dei logaritmi e un esercizio a casa che non gli è venuto.

«Non ho tempo da perdere con 'ste robe» taglia corto - non vuole un cenno di attenzione.

«Sai chi direbbe una cosa del genere?» Aureliano lo rimbecca, tentando di pulirsi i palmi dalle briciole battendoli sui pantaloni «Il colpevole».

«In effetti c'ha ragione, eh!» rincara la dose Luna «Su di te ha insistito tanto e potresti averlo fatto di proposito così nessuno avrebbe mai sospettato di te».

Simone vorrebbe rispondere con qualcosa - qualsiasi cosa, in effetti, che poi non può considerare una minaccia quel sospetto, alla fine non ha creato lui tutto quello. Schiude le labbra e sta per farlo, se non fosse che Manuel lo precede: «Perché invece de parla' tanto non ve impegnate a farlo chiudere? Tu...» indica Pin con un cenno «n'eri 'n genio dell'informatica pe' farlo cancellare?».

Il ragazzo interpellato si chiude nelle spalle. «C'ho provato», attesta «ma usa un sistema di sicurezza impeccabile, è più difficile del previsto».

«Magari non te stai a impegna' tanto».

«Si sta impegnando, lo stiamo facendo insieme» Laura, dal lato opposto accanto a Simone, si intromette «è davvero difficile, non è roba da niente».

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