2. Neko Noona

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Yoongi si appoggiò alla parete dell'ascensore e sospirò col cellulare tra le mani.

«Comunque che fanno al settimo piano? » domandò ai due più piccoli.

« Video e Photo editing » gli disse Jimin.

« Mh.. » brontolò in risposta.

Continuando a scorrere distrattamente le immagini di Instagram sullo schermo.

Una volta arrivati al piano, si incamminarono lungo il corridoio principale, le vetrate davano loro la possibilità di sbirciare all'interno dei vari uffici senza troppi problemi.

La ragione per cui si erano recati al settimo piano era riapparsa dalle scale e si era lanciata nel suo ufficio dopo pochi minuti dal loro arrivo.

Yoongi era quasi sicuro che i loro sguardi si fossero incrociati, quasi.

Proprio come era successo in ascensore mentre saliva in studio in compagnia di Jin.

Fece finta di nulla, ignorò quella strana sensazione alla bocca dello stomaco e continuò a camminare con i due scapestrati che aveva come amici.

Iniziarono quasi istantaneamente a notare il fermento tra le ragazze dei vari uffici non appena li vedevano.

Alcune arrossivano violentemente, altre facevano sorrisini amichevoli; ormai non ci facevano quasi più caso, era tutto talmente normale che scivolava loro addosso.

« Ci prendiamo un caffè?» 

Jimin indicò l'area relax a che si scorgeva in fondo al corridoio; era decisamente difficile non notarla del resto, dato che le poltroncine ed i tavolini erano arancioni.

"chi è il coglione che ha scelto questo colore?"

Pensò Yoongi mentre seguiva Jimin a testa bassa.

« Sì, tanto siamo passati davanti al suo ufficio e lei non ha neppure sollevato la testa » sospirò Jungkook.

«Non fare il sedicenne, te la vuoi scopare? » 

La sua domanda doveva aver colto alla sprovvista il più piccolo del gruppo, che in quel momento si strofinava la punta del suo naso a patata, incerto sulla risposta.

Jimin fece un cenno affermativo al più grande, sorridendo malizioso.

I tre si sedettero sulle poltroncine arancioni della sala relax e decisero di perdere un po' del loro tempo a quel piano.

Collezionarono parecchie occhiate e qualche nuovo numero di telefono da utilizzare nel momento del bisogno.

Zora si alzò dalla sua scrivania dopo aver terminato la prima bozza del suo lavoro, le serviva un caffè; guardò Chul e dopo essersi scambiati la solita occhiata d'intesa, uscirono dal loro ufficio diretti all'area relax.

Svoltando l'angolo però, Zora notò con disappunto, che la poltroncina a cui era tanto affezionata era stata usurpata.

« Ci hanno fregato i posti » constatò senza distogliere lo sguardo dai tre ragazzi seduti sulle poltrone arancioni.

« Sono il motivo per cui noi abbiamo un lavoro, possiamo concedergli questo lusso » le fece notare Chul ridacchiando.

« Prendi un tavolo, io recupero quello che voi chiamate caffè ».

Jungkook vide Zora avvicinarsi a loro finalmente aveva funzionato, avrebbe avuto il suo numero, ma lei li superò per poi raggiungere la macchinetta del caffè alle loro spalle, non li aveva neppure guardati, neanche una sbirciatina fugace, il nulla cosmico.

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