La settimana successiva alla loro chiacchierata sul divano, Zora ricevette un messaggio del tutto inatteso; non pensava che Min-ho avrebbe lasciato il suo lavoro allo studio per lavorare in Hybe come lei gli aveva suggerito, il messaggio la smentì.
"Da domani niente più mentro o motorino, ti passo a prendere io... ho accettato la proposta della tua azienda, anche se lo stipendio è leggermente più basso, ci vedremo più spesso."
Sebbene le fosse apparso decisamente poco entusiasta della posizione che lei era riuscita a trovare tra quelle aperte per la sezione legale della Hybe, aveva comunque deciso di mollare gli ormeggi e buttarsi in quella nuova avventura.
Un mezzo sorriso sfuggì il suo controllo, si ricompose immediatamente dato che era in pausa e le sue colleghe terribilmente pettegole notavano ogni cosa, ogni singola espressione facciale differisse dalla norma di chiunque.
Si limitò a rispondergli in maniera non troppo entusiasta per non ingigantire il suo già smisurato ego.
Afferrò il bicchiere e bevve avidamente, quel giorno non si era fermata un attimo e la attendeva l'ultima revisione del mixtape con Yoongi.
Si appoggiò allo schienale sospirando, era convinta che Min-ho l'avesse presa per il culo quando le aveva detto che a Yoongi non era indifferente, ma al tempo stesso era consapevole del fatto che non avrebbe avuto alcun interesse a mentirle.
"Basta, non ci devo più pensare a queste stronzate" ribadì a sè stessa, sollevandosi dallo schienale, riprese a controllare le cose che aveva terminato di sistemare mentre con la mano libera catturava le ultime patatine del sacchetto.
Yoongi era nel suo studio, non faceva che controllare l'orario spostando lo sguardo dal cellulare all'orologio a muro sopra la porta d'ingresso.
Quando vide una figura oltre la porta a vetro satinata si alzò in piedi, aspettava solo che lei bussasse.
Non appena lei lo fece, contò mentalmente fino a dieci e le aprì.
«Ciao.» esordì Zora, lui vide il sottile velo di imbarazzo nel suo sguardo.
«Accomodati.» la invitò facendole un cenno con la mano.
Zora entrò nello studio e lui richiuse la porta alle sue spalle.
«Zora sei fidanzata?»
Yoongi liberò quella frase nella stanza deciso a liberarsi dei suoi tentennamenti una volta per tutte.
Lei si voltò di scatto nella sua direzione, aveva gli occhi spalancati ed un leggero rossore si stava facendo spazio sulle sue guance evidentemente stupita dalla domanda a bruciapelo che le aveva appena posto.
Persino lui era stupito dal fatto di aver preso coraggio e averle chiesto quello che voleva sapere da più di un mese ormai.
«No, non lo sono.» affermò guardandolo negli occhi senza più imbarazzo.
Lui gongolò per quella piccola vittoria e decise di battere il ferro finché era caldo, accorciando le distanze tra loro compiendo qualche passo nella direzione di Zora.
«Vorrei portarti fuori a cena.» azzardò sicuro che lei avrebbe accettato.
«No.»
La risposta di Zora lo lasciò interdetto, non capiva come mai lo stesse respingendo, era abbastanza certo del fatto che il suo interesse non fosse unilaterale.
«è per il ragazzo dell'altra sera?» la incalzò cercando di capire se stesse già uscendo con lui e lo stesse respingendo per quel motivo.
«Non è per lui; io lavoro per te, sarebbe decisamente sconveniente.» sottolineò asciutta passandosi una mano tra i capelli.
«La nostra collaborazione è praticamente terminata.» cercò di farle notare lui.
«Ma non lo è ancora del tutto;Yoongi cerca di capirmi, io non voglio rischiare il mio posto di lavoro.» ammise onesta sedendosi sul divano alle sue spalle.
«è perché sono un idol vero? » consapevole del fatto che in cuor suo conoscesse già la natura della risposta che stava per arrivargli, domandò ugualmente.
«Già, lavoro in questo settore da troppo tempo per non sapere che cosa succede a chi vi scalda il letto.» il cinismo nella frase di lei lo ferì, ma al tempo stesso sarebbe stato ipocrita da parte sua negare l'evidenza, lui stesso aveva fatto licenziare più di una stagista in passato perché era diventata troppo appiccicosa, ciò nonostante non era intenzionato a mollare, era come se fosse convinto che le cose sarebbero potute anche essere differenti, voleva solo che lei gli concedesse di fare un tentativo.
«Una colazione, è meno impegnativa di una cena.» suggerì raggiungendola sul divano e lasciandosi scivolare accanto a lei.
Zora ridacchiò scuotendo la testa, mentre spostava il tablet dalle sue gambe per girarsi a guardarlo.
«Perché insisti tanto?» lo sguardo che gli rivolse evidenziava una genuina curiosità riguardo l'argomento.
«Perchè mi sembri una che non si tira indietro quando vede le mie zone d'ombra e questo mi piace.» ammise ripensando a quanto gli fosse piaciuto farsi aiutare da lei a rimettersi a letto durante il ritiro o al fatto che non si fosse spaventata del suo momento no quando non riusciva a scrivere musica.
«Quindi non è per le mie magliette scollate.» lo provocò sollevando un sopracciglio divertita.
Yoongi sorrise della provocazione e si passò la lingua sul labbro inferiore, l'avrebbe baciata in quel momento, ma si impose di non farlo, di resistere e aspettare quella maledetta colazione.
«Va bene sabato mattina?» si affrettò a proporre prima che la sua forza di volontà venisse meno e i suoi ormoni lo convincessero che fosse un'idea ottimale lanciarsi su di lei senza alcun pudore.
«Dovrei essere libera.» confermò Zora.
«Bene.»
«Bene. » lo imitò come un pappagallo riprendendo anche il tono basso della sua voce.
I loro sguardi si incrociarono ed entrambi scoppiarono a ridere come due adolescenti appoggiati allo schienale del divano.
Rimasero a fissarsi per qualche istante in silenzio, sorridenti e complici come due bambini che avevano appena sepolto il loro piccolo tesoro in giardino, al sicuro dietro quel cespuglio che nessuno potava mai, con la promessa di tornare a dissotterrarlo dopo anni insieme.
Angolo Autrice:
Ben ritrovati miei amati Yokai!
Non sono nemmeno più certa che ci sia ancora qualcuno che mi segue, che legge... fa niente me la metto via come ho fatto con tante cose nell'ultimo periodo.
Comunque il nostro Yoongi ha fatto la sua mossa ( gli ci sono voluti solo 14 capitoli, fai con calma eh gattino).
a presto
A.
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Nunchi
Fanfiction"Nunchi" parla di destini che si intrecciano e vite che cambiano all'improvviso.