Come tutti ben sapevano, Chuuya era un principe e non uno qualsiasi.
Era il principe del Regno di Elios e sin da tenera età aveva dimostrato di avere delle impeccabili buone maniere. Ma non solo, era anche molto bravo nelle attività in cui era richiesto l'uso del corpo, come per esempio la scherma o equitazione.Ma c'era una cosa che non tutti sapevano su di lui e quella cosa era che lui era uno spirito libero e che se c'era qualcosa che non gli piaceva, faceva di tutto pur di non farla anche se lui stesso sapeva che un giorno gli sarebbe stata utile.
La vita però era una sola e proprio per questo motivo quella mattina Chuuya decise di sgattaiolare dalla sua camera prima che venisse Hirotsu a chiamarlo.
Il rosso quel giorno non voleva andare lezione, voleva poter rilassarsi e non vedere quella faccia da pinguino che per quasi una settimana intera non lo aveva fatto respirare, neanche per un solo secondo.
Gli altri insegnanti erano stati molto più permissivi, ma lui no. Era come se ce l'avesse con Chuuya, quasi come se gli avesse fatto un torto. Che il torto fosse essere diventato il marito del principe di Selene? Beh, anche se fosse non si stava perdendo nulla di che. Anzi, doveva essere fortunato nel non essere stato lui il malcapitato a sposarlo.Così, cercando di non farsi vedere da nessuno della servitù, indossando anche gli abiti più umili che aveva, si calò giù dalla sua finestra. Fortunatamente non si trovava troppo in alto del castello, quindi non rischiò di rompersi nessun osso del collo o chissà quale parte del suo corpo.
"Ora dove vado?" pensò guardandosi attentamente intorno.
La risposta la trovò subito non appena posò il suo sguardo su un piccolo cancello in ferro che dava a un sentiero che portava dentro al bosco che circondava il castello.
Senza pensarci due volte il rosso ci andò e per un momento pensò di essere tornato a quand'era bambino. Gli tornarono in mente tutti quei pomeriggi che aveva passato immerso nella natura a giocare a nascondino con Kyoko. Gli sembrava veramente di aver fatto un tuffo nel passato.Man mano che camminava i ricordi si fecero sempre più vivi nella sua mente e così anche i sentimenti che provò in quei momenti ed era come se li stesse provando ancora una volta. Quanto avrebbe voluto poter riviverli ancora una volta, solo una volta. Solo una benedettissima volta. Era forse una richiesta troppo egoista?
<C'è un fiume?> si chiese quando sentì il rumore di quello che sembrava essere dell'acqua che andava contro delle rocce. Curioso si avvicinò alla fonte del suono e non appena la raggiunse si bloccò sul posto.
Perché era semplicemente mozzafiato la vista che aveva davanti a sé. Gli sembrava di trovarsi dentro una favola.Guardandosi attorno trovò poi, poco più in là da dove si trovava, un piccolo ponticello fatto di legno che portava dall'altra parte del letto del fiume.
Non sembrava essere molto profondo e la corrente neanche troppo veloce. Si riusciva tranquillamente a vedere il suo fondo e così anche tutte le piccole creaturine che vi abitavano.
Ma non vi soffermò molto, perché una volta attraversato il ponte andò a sedersi comodamente sotto quello che sembrava essere una quercia. Una quercia secolare molto probabilmente, date le sue grandi dimensioni.Una volta seduto, con le gambe incrociate e la schiena appoggiata contro la corteccia dell'albero, decise di chiudere gli occhi per gustarsi quel poco di pace che poteva avere.
Momento che però venne interrotto quando sentii qualcosa muoversi sopra di lui. All'inizio pensò che fosse un semplice scoiattolo, ma quando sentì il rumore farsi più forte e intenso di prima capì che non poteva esserlo.
Inizialmente guardò se fosse arrivato qualcuno, ma niente. Non c'era l'ombra di un'anima viva, ma quando alzò gli occhi ecco che trovò la fonte di quel rumore.<Cosa ci fai su un albero, Dazai?> chiese il rosso, tenendo il suo sguardo puntato sulla figura del moro seduto su un ramo con le gambe a penzoloni, quasi come se si trovasse seduto su una poltrona.
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War of Hearts//Skk
Hayran KurguI principi dei Regni di Selene e di Elios, rispettivamente Dazai Osamu e Chuuya Nakahara, se avessero potuto scegliere, avrebbero di sicuro preferito non parlarsi e avere nulla a che fare sia con l'uno che con l'altro. E l'ultima cosa che si aspetta...