Danzando meglio di un ballerino

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Non appena Dazai e Chuuya entrarono di nuovo dentro la sala da ballo, il rosso non fu per nulla sorpreso nel trovare la maggior parte degli invitati impegnati a conversare animatamente tra di loro, intorno a  tavoli pieni di pietanze che sembravano una più buona dell'altra.
Il centro della stanza, invece, era interamente occupato da giovani coppie che ballavano allegramente con i rispettivi partner e con sorrisi stampati sui loro visi.
La musica prodotta dall'orchestra era altrettanto allegra il che, oltre che andare di pari passo con gli animi degli invitati, fece ricordare a Chuuya l'ultima volta che ebbe modo di ballare su una melodia come quella.
Era passato molto tempo, forse anni eppure, nella memoria del rosso quel ricordo era ben distinto. Forse perché si trattava del suo primo ballo, oppure perché era stato uno dei primissimi balli e forse anche l'ultimo, che ebbe modo di fare con i suoi genitori.

Fu questione di qualche istante prima che i musicisti si fermassero e che iniziassero a suonare una melodia molto più lenta e che fece capire al rosso che era arrivato il momento di mettere in scena quello che per settimane era stato costretto a fare per ore e che mai più avrebbe rifatto, nemmeno sotto tortura. Di questo ne era molto certo.

Mano nella mano i due principi si diressero verso il centro della stanza, non curanti degli sguardi che tutti gli altri nobili gli stavano rivolgendo. Tanto sapevano che la reazione sarebbe stata quella. Quindi, non c'era niente di cui meravigliarsi.

Non appena Dazai e Chuuya si ritrovarono faccia a faccia, incominciarono subito a muoversi sulle dolci note della melodia che ormai sapevano a memoria.

<Vedo che non riescono a smettere di guardarci> disse a bassa voce Chuuya, rivolgendo un'occhiata veloce agli invitati che non sembravano volerli lasciare neanche per un secondo. Era come se i loro sguardi fossero incollati su di loro e che niente in quella stanza fosse degno della loro attenzione, se non i due principi.

Dazai alle parole del rosso scosse la testa.

<Non stanno guardando noi, ma te> e per un momento Chuuya sentì il suo cuore sciogliersi. Nella sua voce percepì quella che sembrava essere della dolcezza e per un momento si dimenticò dell'alleanza e del motivo dietro quel ballo. <Il che è un bene, così forse capiranno che non sei più un nemico> aggiunse, per poi avvicinare con un strattone il rosso a sé. Così vicino che Chuuya riusciva a sentire il suo profumo. Così vicino che solo in quel momento si rese conto di cosa il moro stava indossando quella sera.
Era un completo molto semplice dallo stesso colore della neve, ma che su di lui sembrava avere un effetto che nessuno sarebbe mai stato in grado di raggiungere.
La sua attenzione venne poi catturata da un piccola spilla attaccata sul suo gilet, dalla cui estremità partiva poi una catenina in argento che arrivava dall'altra parte e che si collegava a un bottone. 

<Come se lo fossi mai stato> sbuffò Chuuya cercando di tornare con i piedi per terra e di portare la propria attenzione su altro e non sul ragazzo davanti a sé, anche se la vicinanza non stava aiutando per nulla.

Se lì fosse stato presente il sé di qualche mese prima molto probabilmente non sarebbe riuscito a stargli così tanto vicino, neanche sotto tortura e molto probabilmente avrebbe avuto anche da ridire sul sé del futuro, che non sembrava voler interrompere questa vicinanza. Eccome se lo avrebbe fatto.

<Stiamo parlando dello stesso Chuuya che ha addestrato i migliori soldati a soli 18 anni di età o sbaglio?>

<Oh per favore!> esclamò Chuuya tirando indietro la testa, cercando di trattenere una risata. <Se devono fare attenzione a me, con te cosa dovrebbero fare?> domandò sempre il rosso e Dazai semplicemente sorrise sghembo, tirando su un piccolo angolo della bocca.

<Touchè> rispose il moro e prima ancora che Chuuya potesse dire altro gli fece fare una piroetta, provocando uno stupore generale da parte anche delle altre coppie presenti nella sala per la loro bravura.

Era come se fossero dei ballerini, forse erano anche molto più bravi di loro.

Se non fossero stati dei principi molto probabilmente non avrebbero avuto problemi a crearsi una vita intorno al ballo e tanto meno a fare carriera con quest'ultima. In molti potevano già immaginare i vari inviti che avrebbe ricevuto per intrattenere le numerose feste dei personaggi più ricchi dei vari regni.
Eccome se avrebbero fatto una fortuna, vederli ballare era semplicemente magnifico. Una vera e propria magia e più che vedere una coppia ballare, era come vedere un dipinto prendere vita. Sensazione che veniva amplificata dall'intensità del loro ballo, causata dall'intesa che si era instaurata  tra i due nel corso degli anni anche se non lo volevano ammettere e mai l'avrebbero fatto. 

<Comunque di che stavate parlando?> chiese dopo poco il moro, abbassando di poco la voce anche se erano abbastanza lontani da non essere sentiti. Ma prevenire era sempre meglio che curare, no?

<E se ti dicessi di no?>

<Beh non mi cambierebbe molto. Tanto ho già un idea di quello di cui potreste aver discusso>

<Sei sai già la risposta allora cosa ti serve chiedere?> domandò Chuuya alzando gli occhi al cielo.

<Non si sa mai e vorrei evitare di irritare il nostro povero principe con il mio fare da "so tutto io">

<Se vuoi che ti calpesti il piede in questo momento dillo, sarebbe un onore sua altezza>

<Sempre così romantico> lo stuzzicò poi Dazai, spostando dietro al suo orecchio una ciocca di capelli che gli era sfuggita dalla coda. <Ma tornando al nostro discorso -sai il tempo sta finendo- ti ha detto qualcosa di nuovo?>

Chuuya alla sua domanda scosse la testa.

<Niente di nuovo, mi ha solo confermato la ragione dietro al matrimonio. Tu invece?>

<Siamo nella stessa situazione. Però pensiamo che vogliano fare lo stesso che hanno fatto con i tuoi genitori ed è l'unica cosa che al momento ci sembra più plausibile e sensata> Chuuya alle sue parole sentì una fitta alla testa, ma cercò di non darlo a vedere. Anche se era molto più difficile di quando nella sua mente sentiva riecheggiare le urla di quel giorno e per un momento gli parve sentire l'odore delle fiamme.

<Allora è meglio che ci diamo una mossa> e questa fu l'ultima cosa che Chuuya riuscì a dire.

Gli ultimi istanti del loro ballo proseguirono come avevano fatto fino a quel momento. Sempre con quella stessa energia e passione di prima e senza rendersene conto arrivarono alla loro fine.
Non appena la musica cessò, Chuuya e Dazai fermarono le loro danze e come avevano fatto nelle loro prove si inchinarono sia in direzione del pubblico, degli altri ballerini e così tra di loro.
Ma il moro, come sempre d'altronde, fece qualcosa che Chuuya non si sarebbe mai aspettato di vederlo fare e che suscitò stupore da parte di tutti.

Gli prese la mano e gli baciò il palmo di quest'ultima, spostando poi il suo sguardo verso il rosso facendo incastrare i loro occhi.

Chuuya lo guardò sorpreso, ma non disse nulla. 

Nel giro di qualche istante i due principi lasciarono il centro della sala sotto l'applauso e lo stupore di numerosi invitati, per poi andare a sedersi nella parte più appartata della stanza per prendere un attimo di respiro.
Ma neanche il tempo di farlo che vennero raggiunti da Mori con a fianco Elise, che teneva stretta tra le sue braccia un piccolo pupazzo a forma di coniglio.

<Ottimo lavoro, siete stati bravissimi. Elise non faceva altro che guardarvi con occhi sognanti, ne Elise-chan?> domandò Mori e la giovane principessa annuì con un sorriso a trentadue denti stampato sul suo viso.
Chuuya e Dazai non potevano fare a meno di essere soddisfatti della cosa.
Voleva dire che erano riusciti nel loro intento e che forse, da questo momento in poi, Chuuya non sarebbe stato più percepito come una minaccia.

<Ne siamo onorati, giusto Dazai?> domandò Chuuya mentre si inginocchiava per accarezzare i morbidi capelli di Elise, che subito si scompigliarono. Ormai per lui era diventata come una piccola sorellina.

<Giusto>

<Comunque Dazai io dovrei parlarti per un momento, si tratta di una faccenda leggermente importante. Sempre che non sia un problema>

<Nessun problema>,<A più tardi allora> gli disse Dazai prima di incamminarsi insieme a Mori ed Elise, lasciando dietro di sé Chuuya scelta che non venne ben accolta dal rosso.
Il quale avrebbe preferito non essere lasciato solo, piuttosto che dover a che fare con gli invitati.
L'unica cosa che voleva in quel momento era tornare nella sua stanza. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 24 ⏰

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