Barone.

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"Veró!?? Mi presti il costume bianco?!" Urlò mia sorella dal bagno.
Le porsi il costume e tornai in camera a vestirmi.
Indossai i miei pantaloncini chiari sul costume nero. Presi le cuffie,il telefono e le infilai nelle tasche. Indossai il cappello e scesi giù.
Il mio migliore amico era poggiato al tavolo a bere una coca-cola, Erika era impaziente con le braccia conserte accanto al divano e Lucio era accanto alla porta.
"Ma tua sorella se lo sta cucendo il costume?!" Chiese infastidita Erika.
"Sto scendendo!!!" Urlò lei dalle scale.
Indossava i suoi soliti pantaloncini di lino e il mio costume bianco che le stava benissimo,cappello e occhiali da sole.
Sandro tossì,posò la lattina sul tavolo e si avvicinò alla porta tirando la maglia verso giù. Lucio ridacchiò appena incrociarono gli sguardi e poi uscirono entrambi di casa.
"Che hanno da ridere quei due!?" Si lamentò Ludo.
"Che so io! Muoviti!" Disse Erika infastidita.

Arrivammo in spiaggia.
Sandro teneva il braccio attorno al mio collo, Erika e Ludo erano a braccetto mentre Salvo e Lucio chiacchieravano. Anna era rimasta a casa, non stava ancora bene... Più tardi sarebbe andata dal medico poiché da qualche giorno ormai aveva dei capogiri e a volte rimetteva. Infatti per convincere Salvo a venire a mare ce n'è voluto di tempo.
Eravamo seduti a cerchio a giocare a carte. Io ero tra Lucio e Ludo mentre Erica era dal lato opposto tra Sandro e Salvo.
"Salvo! Tocca a te! Muoviti" esclamò Erika.
"Minchia oh!! Ma ti deve errivare il ciclo Erika! Minchia il nervosismo stamattina!" Si lamentò lui.
"Zitto e gioca!" Disse dandogli un piccolo schiaffo sul collo.

"Ludo! Attenta alle testa!" Urlò Sandro.
E una frazione di secondo dopo arrivò una palla proprio tra la mia testa è quella di mia sorella, facendo cadere tutte le carte dalle nostre mani.
"Mii! Tutte le carte mi ha fatto buttare!" Esclamò con forte accento siculo. Presi la palla e mi voltai. Un ragazzo di altezza media in costume con la camicia aperta, un berretto e degli occhiali da sole stava correndo verso di noi, probabilmente era il proprietario del pallone.
"Oh ma che minchia fai potevi farle male!" Si alzò minaccioso Sandro puntando la mano verso il ragazzo.
"Hai ragione, scusate il mio amico è deficiente" si difese gentilmente.
"Tutto apposto?" Continuò rivolgendosi a noi.
"No! Hai fatto cadere tutte le carte! Ora le hanno viste e dobbiamo ricominciare! Stavo vincendo!" Disse ridendo Ludovica.
"Si tranquillo tutto apposto" continuò rassicurandolo.
"Manomale! Comunque io sono Piero... Barone!" Si presentò porgendole la mano e lei ricambiò presentandosi e diventando leggermente rossa in viso.
"Si si vabbè ora te ne vai?! Possiamo continuare?" Disse Sandro ancora in piedi facendo segno con la mano, al ragazzo, di andare via.
"Ma che è!? Sei il suo ragazzo!" Chiese Piero.
"E a tia chi t'interessa?!" Rispose Sandro in siciliano.
"Ehi ehi calma ragà! Dai" intervenni alzandomi e allontanandoli. Poggiai una mano sul petto di Sandro e una su quello del ragazzo,che aveva un fisico abbastanza scolpito.
Era molto Figo sì.
Ma a quanto pare al mio migliore amico da fastidio la sua presenza e forse ne intuisco il motivo. Quindi ne vale la pena di far uscire qualcosa a galla.
"Sandro basta, ha chiesto scusa!" Ammonì il mio migliore amico spingendolo leggermente per farlo sedere.
"Piero giusto?" Chiesi rivolgendomi al ragazzo, lui annuì.
"Vuoi giocare a carte con noi, in segno di pace?" Proposi giusto per capire a che punto sarebbe arrivato Sandro.
"Volentieri!" Rispose. "Posso invitare il mio amico? In realtà è colpa sua!"chiese, io ovviamente accettai e lui tornò da dove era venuto.
Eravamo seduti ma avevamo lasciato dei posti ai due prossimi giocatori, uno tra me e Lucio e uno tra ludo e Salvo.
Mentre mia sorella incartava il mazzo, io sistemavo il mio telo e gli altri ridevano prendendomi in giro, ero impedita con quel coso! Lo odiavo!
"Dai ti do una mano" disse una voce calda e dolce. Alzai lo sguardo e appena il ragazzo dalla voce dolce si abbassò a stendere il mio telo io guardai immediatamente Erika che era diventata rossa e aveva la mano davanti al viso come per nascondere il suo imbarazzo, il ragazzo dalla voce dolce era lo stesso della pizzeria. Ringraziai il tizio e ci sedemmo.
Ludovica distribuì le carte e io le passai a quelli accanto a me compreso lui.
"Comunque piacere sono Ignazio!" Si presentò appena gli porsi le tre carte.
"Veronica" sorrisi e presi le mie carte. Iniziammo a giocare.
A Salvo squillò il cellulare, si alzò, rispose e uno o due minuti dopo tornò.
"Ragazzi torno a casa, ci sono novità per quanto riguarda Anna..." Disse con voce bassa e roca, cose se avesse un nodo in gola.
"Salvo tutto okay?"chiese Ludo.
Lui annuì.
"No, ti accompagno" mi alzai ma mi interruppe Erika offrendosi anche lei.
"Tranquilla, vado io. Immagino cosa abbia Anna, ci vediamo a casa." Presero le borse e corsero via.
Continuammo a giocare ma noi 4 non eravamo concentrati per niente, era ovvio che il nostro pensiero andasse ad Anna.
Mentre giocavo ricorrevo tutti i sintomi e i malori che aveva avuto: mancamenti,inappetenza,nausea,insonnia o totale stanchezza. Le diagnosi potevano essere molte.
"Tocca a te" disse il ragazzo col pizzetto accanto a me sorridendo. L'osservai bene, aveva gli occhi piccoli,dolci, un sorriso molto bello e una fossetta tenerissima e aveva delle labbra... bellissime. Aveva ragione Erika: era un gran figo. Eppure aveva un'area familiare, entrambi gli amici in realtà ma non ricordavo chi potessero essere.
"Carù! Che ne dite di un bagno? Sto morendo di caldo" propose mia sorella.
"Si dai!" Esultò ,alzandosi di colpo e ricoprendo me e il telo di sabbia, il ragazzo.
"Ignà! Ma che minchia fai! A sutterrasti!" Disse Barone indicandomi.
"No vabbè dove li avete ritirati questi" disse Sandro ridendo.
Io lo guardai male per un secondo.
"Mamma! Scusa! Sono sbadato scusami!" Implorò Ignazio porgendoti la mano per alzarmi.
"Tranquillo..." Dissi con tono annoiato, prima la palla ora la sabbia... Vabbè.
Erano tutti a riva tranne io e Sandro.
"Sa,tieni,mettili nella borsa e chiudila" porsi il cellulare e le cuffie al mio migliore amico per poi sfilare i pantaloncini cercando di far entrare meno sabbia possibile nel costume.
"Muoviti,l'amico vostro talia (guarda) troppo." Mi fece notare indicando Ignazio in acqua con un cenno della testa.
"Sa,calmati! Non ci violentano tranquillo!" Dissi ridendo e abbracciandolo ci dirigemmo a riva.
Ci guardammo, il nostro solito sguardo d'intesa.
"Chi emerge prima perde!" Proposi.
Sandro annuì e dopo aver fatto la conta fino a tre ci tuffammo a pesce.
Il mio mare...quanto mi era mancato!
Riemersi subito prima di arrivare al limite proprio come mi era solito fare,sempre, in ogni singola cosa della mia vita. Tiravo la corda fino al limite o quasi.
Riemersi e vidi Sandro raggiungermi a nuoto pochi metri prima di me.
"Come minchia fai!" Disse affannando.
"Ho imparato a nuotare a tre anni e a tre e mezzo facevo queste gare, sono un pesce caro mio!" Dissi buttando le mie braccia al suo collo.
"No! Staccati o affondo!" Pregò.
"È questo il mio intento" dissi spingendolo giù.
"Fitusa!" Esclamò appena riemerse.
Si voltò verso la riva per poi dire
"Dai torniamo, non lasciamo i vostri cari amici da soli"
"Hai ragione, Ludovica potrebbe essere rapita" ironizzai io.
"Ci devono solo provare" minacciò lui.
Nuotai fino a qualche metro dalla riva, presi fiato e andai sott'acqua nuotando fino a raggiungere i miei amici e mia sorella.
Sbucai dietro Lucio al quale mi aggrappai abbracciandolo da dietro. Lui prese le mie mani e le strinse, io aprii gli occhi e alzai la testa dal suo collo e vidi Lucio proprio di fronte a me con un'espressione interrogativa.
Mi staccai subito scusandomi.
"Scusa scusa! Credevo fosse Lucio! Che figura...scusami" sentii le mie guance andare a fuoco e notai Sandro ridere.
"Ma no! Tranquilla! Anzi!" Sorrise Ignazio facendo comparire quella dolcissima fossetta.
Io gli sorrisi questa volta sinceramente e lo ringraziai.
Mi voltai e vidi Ludo abbracciare Sandro e sorridere, guardai Lucio interrogativa e lui fece spallucce.
Piero si avvicinò a noi tre.
"Stanno bene insieme" disse indicandoli.
" in realtà non stanno insieme... Almeno credo" risposi io guardandoli.
"E voi? State insieme?" Chiese Ignazio.
"Visto l'abbraccio che gli avresti dato..."continuò.
"No, siamo amici d'infanzia, sono il miglior amico di Ludovica" rispose Lucio indicandola.
Ridemmo per qualche minuto poi Sandro e Ludo si avvicinarono.
Sandro non mi guardava e Ludo faceva di tutto per non incrociare il mio sguardo indagatore.
"Carusi dobbiamo andare, c'è Anna che sta male a casa vi ricordo..." Fece notare Sandro.
"Giusto!" Disse Lucio.
"Sì, bene ragazzi è stato un piacere conoscervi! Ci vediamo!" Dissi salutando i nostri nuovi amici.
"Sì anche per noi, magari ci potremmo rivedere domani sempre qui?!" Chiese Ignazio.
"Magari sì!" Risposi io uscendo dall'acqua e andando via.

Arrivammo a casa e trovammo Erica sul divano da sola.
"Dove sono Sandro e Anna?" Domandai.
"In veranda credo"disse fredda e preoccupata.
"Ma che succede?" Domandai di nuovo.
"Vai da loro..." Disse abbassando lo sguardo.
Andai verso la veranda e sentì le voci dei miei amici.
A:"Salvo io ho bisogno del tuo sostegno... Non puoi reagire così...non è colpa mia..."
S:"non lo so Anna... Dammi tempo... Devo capire... E poi agirò"
A: " ti prego..." Implorò lei non ricevendo alcuna risposta. La vidi rientrare in casa, aveva gli occhi gonfi e le guance rigate dalle lacrime.
Che cosa stava succedendo?
Raggiunsi Salvatore.
"Salvo?" Chiesi il permesso
"Vieni" rispose.
"Che succede?" Domandai pigiando una mano sulla sua schiena.
"Anna..." Esitò
"Anna è incinta..."continuò.
Veronica, sangue freddo. Stai calma e reagisci. Mi ripetevo.
"Di c-chi?" Sillabai....

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Salve! Ragazzi scusate se lo dico ma siamo arrivati ai 1000k e davvero vi ringrazio con tutto il cuore per questo perché per me vuol dire molto ma vedo che non ostante i molti lettori, nessuno commenta... E questa cosa mi dispiace... Io ho bisogno di sapere se vi piace, se cambiereste qualcosa, se migliorereste dei personaggi o cose del genere. Perché così è come se scrivessi per nessuno... Non è bello... Quindi vi prego commentate e fatemi sapere che ne pensate! 📷❤️

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