Canto te.

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L' orologio ,a muro,punta le 05;17 e io sono a gambe incrociate sul divano con il mio portatile su di esse.
Ho appena mandato giù l'ennesima dose di caffè, sto lavorando alla post produzione delle foto per il nuovo album.
Ignazio dopo aver tentato diverse volte di chiudere il pc si arrese andando a dormire.
Iniziava a capire quanto io ci tenessi a consegnare tutto nei tempi stabiliti a costo di non dormirci la notte.

Stavo per finire, mancavano solo due di scatti che modificai velocemente.

Erano ormai le 5;35 e tra qualche minuto la sveglia del bel marsalese l'avrebbe dissuaso dai suoi sogni.

Spensi il mio Pc posandolo sul tavolino davanti a me.

Entrai in bagno cercando di fare il meno rumore possibile.
Sciacquai il viso e prendendo le chiavi della macchina uscii di casa.

Le strade erano bene o male deserte a parte quei pochi pendolari che iniziavano a popolare i bar.

Parcheggiai la macchina ed entrai nel bar centrale.

"Buongiorno" augurò la mora barista sulla trentina.

"Buongiorno, potrei avere tre cornetti alla crema e due sfoglie alle mele? Da portare via" Domandai gentilmente.
E lei sorridendo ripose le mie ordinazioni su un vassoio incartandolo di una carta color argento.

Una volta preso il vassoio pagai e uscii.

Girai lentamente la chiave nella serratura ed entrando chiusi ,piano, la porta alle mie spalle.

Mancavano cinque minuti al suono della sveglia.
Poggiai ,sul tavolo,il vassoio dal quale proveniva un profumo buonissimo e preparai il caffè.

Mi poggiai al piano di marmo aspettando che il caffè fosse pronto.

Prima mentre lavoravo mi chiedevo come stesse mia sorella.
È tornata a Favignana due giorni dopo il litigio con Ignazio.
Gli chiese scusa una mattina portandoci la colazione. Parlarono molto con Ignà e si compresero a vicenda, lei capì di esser in torno ma anche lui chiese scusa per il suo comportamento impulsivo.

Con Alessandro ,invece, non ho ancora parlato. Non so che fare... E non ho molta voglia di pensarci, non adesso che la mia mente deve essere occupata solo da cose più importanti.
Il prossimo mese avrò il diploma accademico e devo incastrare stage e studio.

Per fortuna riesco ugualmente a passare molto tempo con Boschetto e lui mi fa sentire sempre più amata e al sicuro e più passano i giorni più sento crescere i sentimenti e le emozioni dentro me.
Più noi andiamo avanti e più mi rendo conto di accettarlo,supportarlo e sopportarlo sempre più.

Il profumo del caffè mi distrae dai miei pensieri. Spengo il fornello e verso il caffè nell'intoccabile tazzina arancione del marsalese. Adora quella tazzina, è un regalo di Nina e lui la custodisce come un piccolo tesoro. Come se attraverso quel piccolo oggetto potesse avere la sorella accanto. Questa cosa mi intenerisce e si aggiunge a tutte le cose che mi fanno innamorare di lui ogni giorno.

"Buongiorno..." Sussurrò con voce mattutina, entrando in cucina.

Mi voltai verso di lui, gli sorrisi. È così bello appena sveglio... Con i capelli arruffati e gli occhi ancora chiusi.

Si avvicinò allacciando le braccia al mio collo e baciandomi ripetutamente a stampo.

"Dormito bene amore?" Domandai accarezzandogli il viso come fosse un tenero bimbo appena sveglio... O forse lo era!

"No...abbracciare il cuscino non mi piace" disse con ancora la voce impastata dal sonno. Mi strinse ancora di più nel suo abbraccio rifugiando il viso tra il mio collo e la spalla.
Accarezzandogli la nuca baciai la sua tempia che era poco sotto le mie labbra e lui ricambiò baciando il mio collo.

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