Anima fragile.

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Ormai da ore sono chiusa in camera a studiare la mia tesi di laurea e sto impazzendo. L'avrò iniziata una decida di volte e cancellata una ventina. Non riesco a concentrarmi, a spegnere tutto e focalizzarmi sul mio lavoro. Devo finir prima di luglio o almeno ci devo provare altrimenti dovrò partire per lo stage con l'ansia della tesi. Non ci riuscirò mai.
Bussarono alla porta e poco dopo sbucó mia sorella.
"Vè, c'è un pacco per te" disse entrando e porgendomi una busta gialla imbottita.
Prendo il pacchetto, lo apro e tiro fuori il contenuto. Era il nuovo Album di De Gregori con la foto scattata da me in copertina.
Mi si accesero gli occhi immediatamente e un sorriso mi si allargò in volto.
"Cos'è?" Chiese Ludo,curiosa.
"È il nuovo album di De Gregori e la foto in copertina l'ho scattata io" risposi guardandola con sguardo fiero.
"Davvero??" Disse incredula io annuì in risposta.
Le si velarono gli occhi di lacrime.
"Papà sarebbe fiero di te...amava De Gregori..." Continuò con voce lieve e spezzata. Mi alzai velocemente dalla mia sedia e la strinsi forte a me non doveva soffrire, non lei, non se aveva me accanto.

La rassicurai dicendole che andava tutto bene.
"Lo ascoltiamo?" Propose abbozzando un sorriso.
"Certo andiamo!" Risposi trascinandola in salotto.

Aprì la custodia e notai la dedica:
-A Veronica, una talentuosa fotografa. Segui il tuo sogno,sempre.
Francesco De Gregori-

Sorrisi, sbloccai il CD e lo inserì nello stereo.
Le note della prima canzone riempirono la stanza tanto quanto i nostri cuori. Sul viso di Ludo tornò il suo sorrisino e iniziammo a cantare.

Cantavamo ormai la terza canzone quando squillò il telefono di Ludo.
Rispose e poi si diresse verso la porta aprendola subito dopo.
"Era ora! Suoniamo da un quarto d'ora minimo!" Si lamentò Lucio entrando in casa seguito dai ragazzi.

"Ragazzi!" Esclamai abbassando la musica e andando verso loro.
Ignazio evitò il mio saluto abilmente sedendosi subito sul divano accanto a Lucio mentre Piero mi abbracciò come sempre.
Ma il Marsalese non l'avrebbe scampata.
Mi avvicinai a lui e lo salutai con un semplice "ciao" facendo toccare le nostre guance lui ricambiò freddamente senza neppure guardarmi.

"Questo è il nuovo album di De Gregori!" Esordì Piero avvicinandosi allo stereo, prendendo in mano la custodia. L'esaminò annuendo con la testa.

"Bello e?? Ci credi se ti dico che quella foto l'ha fatta Veronica?" Vantò mia sorella.
Piero mi guardò sorpreso e sorrise.
"Davvero?" Chiese. Io annuì in risposta. Lui sorrise ancora e guardandomi disse
"Vero... Segui il tuo sogno..."
"È proprio brava... Nostro padre sarebbe fiera di lei" disse mia sorella guardandomi fiera.

Notai con la coda dell'occhio Ignazio che di scatto alzò la testa e lo sguardo che prima teneva fisso sulle sue mani a penzoloni tra le ginocchia.
Incrociai il suo sguardo, lo mantenne per qualche secondo poi tornò alle sue mani.
Ma in quei pochi secondi i nostri occhi si parlarono come qualche sera prima.

Piero iniziò a canticchiare "Generale" esaminando ancora la custodia del CD.

"Bene ragazzi, usciamo?" Propose alzandosi Lucio.
"Uscite pure! Io devo restare a studiare" avvisai.
"No dai... Esci" incitò mia sorella.
"Non posso Ludo... Devo finire" spiegai.
Lei si rassegnò e raggiunge Lucio accanto alla porta.
"Allora?" Incitò lui.
"Andate. Le faccio compagnia io." Esordì con voce lieve Ignazio.

Uscirono tutti e io restai in salotto con Lui.
"Vado a studiare... Fai come fossi a casa tua." Dissi andando via.

"Mi tratti così" chiese lui.

"E cosa dovrei fare! Non mi dai retta da ieri pomeriggio! Senza neppure darmi una spiegazione! Dovrei far finta di nulla? Non ci riesco Boschetto." Risposi a tono.

"Parliamo allora."

"No! Tu devi parlare! Io non so cosa dirti. Non so il motivo del tuo distacco improvviso, soprattutto dopo che io ti avevo fatto vedere una parte di me che pochi conoscono! E tu di punto in bianco hai sme"

"Michele mi ha detto tutto."mi interruppe.

Crollò il pavimento da sotto i miei piedi. Improvvisamente.
Non risposi.

"Non potevi scegliere noi. Non ci conoscevi, non hai nessuna colpa se non quella di essere te stessa e di farmi impazzire per questo! Sono cambiato di punto in bianco perché preferisco soffrire ora che quando ho troppi sentimenti in ballo. Non voglio farti soffrire! Non funzionerebbe! Tu chi sa dove con quel fotografo e io in tour! Non andremmo così lontano. Ci faremmo solo del male entrambi."sbottò

"E vai via così? Senza neppure chiedere il mio parere? Io non so cosa provo per te Ignazio, non so se sono dei sentimenti e solo semplice sintonia. Ma non ti puoi permettere di venire qui, prenderti un pezzo di me con il tuo fare gentile e protettivo e poi andare via senza motivo. Credi che io non abbia pensato a questo? Credi che io non sia consapevole di poter soffrire con te? Eppure non ti ho piantato di punto in bianco senza dirti nulla. Pensavo ne avremmo parlato ma tu hai fatto tutto da solo!" Sbottai con voce tremante.

"Quando ci passerà staremo meglio..." Disse senza neppure guardarmi negli occhi... Forse non ne aveva il coraggio e faceva bene. Codardo.

Dopo quel litigio non ci vedemmo più. Uscivamo insieme agli altri come sempre ma non ci davamo retta.
Domani sarebbero tornati chi a Marsala e chi a Naro. Mentre io sarei rimasta qui a lottare con la mia tesi e la mia mente che cercava di cancellare il suo viso,la sua voce, il suo sorriso, le sue labbra, le sua mani, il suo profumo...

Il cellulare suona e io sono appena uscita dalla doccia. È Piero, rispondo.
-Piè! Buongiorno!-
-Vero, buongiorno! Ascolta ti va se ci vediamo per una colazione?-propone.
-Si! Volentieri!-
-Okay allora ci vediamo tra mezz'ora?-
-Sì, a dopo- chiudo la chiamata e mi preparo.

Siamo al bar. Abbiamo ordinato la nostra colazione e tra qualche minuto dovrebbe essere pronta.

"Vero... Dobbiamo parlare..."esordì lui guardandomi.
"Certo...dimmi pure..."
"Ignazio...che succede tra voi due?" Chiese.
"Che succede? Sinceramente non lo so... Ha fatto tutto lui... Dice di non voler soffrire e di non voler farmi soffrire quindi ha chiuso di punto in bianco." Spiegai.
Lui annuì e io continuai.
"Non credevo fosse così... Mi ha fatto male sentire dire certe cose da lui perché lui per me non è -Ignazio del volo- ma è semplicemente -Ignazio- a ma piaceva il suo modo di fare pacato,dolce,delicato... Si faceva spazio nella mia mente a piccoli passi... Ma il punto è che da lì non è andato via... È fermo nella mia mente e forse un po' anche nel mio cuore... E fa male ma ha preso una decisione e quella è." Spiegai.

"Credimi se ti dico che ci sta male anche lui... L'ha notato anche Michele che in questi ultimi giorni è diverso,non è il solito... Ed è così perché per te provava qualcosa...noi crediamo nei colpi di fulmine e tu sei stata il suo fulmine...ma vedervi così è brutto...e lui è testardo." Disse con sguardo basso giocherellando con la bustina di zucchero.

"Anche io provavo qualcosa per lui Piè... Ma ha ragione soffriremmo entrambi" spiegai.

"Tu provi ancora qualcosa Vero, si vede da come lo guardi, da come cerchi di leggere i suoi movimenti, i suoi occhi,i suoi falsi sorrisi... E lo stesso fa lui. Non si è spenta quel luccichio che c'era tra voi Vè..."

"Non lo so... Saremmo lontani... Piè non lo so se riesco a vivere una situazione così"

"Allora cambia stage! Segui il tuo sogno Veronica. Sai che non ti interessa nulla del fotografo! Sai meglio di me che sei legata ad Ignazio in modo inspiegabile è particolare e allora buttati! Vivi..."
Incoraggiò guardandomi fisso megli occhi.

"Ci penserò..." Sorrisi.

Dopo aver bevuto i nostri caffè e mangiato le nostre brioche.
Facemmo una passeggiata per Favignana. Gli scattai anche qualche foto e lui ne rimase contentissimo.

Forse aveva ragione... Forse dovevo buttarmi... E magari le cose con Ignazio si sarebbero sistemate... Alla fine ci legava qualcosa, qualcosa che non mi andava di spezzare, non adesso... E forse mai.

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Salve! Come promesso alle 70 visualizzazioni ecco il nuovo capitolo! Scusate gli eventuali errori ma non ho riletto! Spero vi piaccia ❤️ commentate!!! 📷❤️

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