Sogno o esigenza?

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L'uomo dai capelli bianchi prese parola con la sua voce impostata e autoritaria: "Salve signorina, io sono Michele Torpedine un manager che ha seguito molti artisti... Da Bocelli a Ramazzotti e ora seguo i tre ragazzi de "il volo" i vincitori dell'ultimo Sanremo. Bene... Sarebbe un piacere averla nel nostro staff come fotografa. Ovviamente lei sarà l'autrice di ogni minimo scatto riguardante il percorso dei miei ragazzi. Il suo stipendio sarà di 6.000€ ogni due mesi in più riceverà la percentuale di ogni shooting che farà per interviste o programmi TV. Come vedo è davvero molto brava e sarebbe un piacere averla con noi!" Concluse sorridendo.
Ci furono cinque o sei secondi di silenzio che sembrarono minuti eterni ma ad interromperli ci pensó Paoletti che esordì dicendo: " Ora Veronica... A te la scelta!!".
No... Così a sangue freddo? Non posso! Chiedo una pausa ed esco per chiamare Salvo, ho bisogno del suo consiglio di nuovo.
Uno squillo...quattro squilli... La segreteria. Richiamo. Stessa cosa. Basta, rientro dentro.
"Veronica! Allora hai deciso!?" Chiese il prof sorridendo. Lo guardai in cerca di aiuto ma lui con capì il mio sguardo. Torpedine,Guindani e Stell... Quale dei tre sarà il mio futuro?!
"Sì... Credo" pronunciai a bassa voce guardando il professore davanti a me.
"bene! Allora chi?" Il cuore iniziò a battere e le mani a tremare leggermente.
"Guindani" dissi senza pensarci. Da lui avrei imparato molto.
La signorina Stell abbasso lo sguardo imbarazzata e dopo essersi complimentata si congedò. Il signor Torpedine si avvicinò a me, strinse la mia mano complimentandosi e augurandomi buona fortuna ma ricordandomi che nel suo staff ci sarebbe stato ancora posto per me. Venne interrotto da una telefonata alla quale rispose e andò via. Restammo solo io, Guindani e Paoletti nella sala e l'imbarazzo era evidente anche se il fotografo sorrideva soddisfatto. Io un po' di meno. Fare il reporter non era proprio il mio sogno ma lui è un fotografo completo e con molte conoscenze... E poi dovevo seguire le esigenze per ora.
Diedi i miei contatti al mio futuro datore di lavoro e uscì dall'Accademia.
Presi posto sulla metro e infilai le cuffiette lasciandomi andare alla musica. Sentivo un peso sul petto ma non riuscivo a capirne il motivo, anche per questo alzai il volume della musica,non dovevo pensare.
Ero quasi arrivata alla mia fermata e squillò il cellulare. Pagai la corsa e scesi.
-Verò! Avevi chiamato!?-chiese Salvo
-Sì Sa ma tranquillo.- rassicurai io
-Hai scelto?-chiese impaziente
-Sì, ho scelto Guindani... Con lui imparerò molto e paga bene... Diciamo... Ma dimmi di Trapani!- cambiai discorso velocemente,sapevo non sarebbe stato d'accordo.
-Veró... Non mi sembri convinta della tua scelta... Comunque bella come sempre. Ora devo andare, è quasi pronto da mangiare.-
-buon appetito allora!- chiusi la chiamata ed entrai in casa. Pranzai anche io e dopo aver sistemato la cucina andai a riposarmi un'ora circa. Come ogni pomeriggio andai a Firenze e trascorsi il tempo in studio. Tornai a Milano verso le 20 come al solito e dopo cena iniziai a preparare le valige. Domani sarei tornata nella mia bella Favignana, dal mio bel mare e dalla mia dolce famiglia. Mi mancava tutto questo e anche tanto. Stavo riponendo il mio vestitino rosso Marsala ,nel bagaglio, seguito da jeans neri e varie maglie. Il cellulare squillò sul comodino e mi fiondai a prenderlo prima che potesse cadere a terra a causa della vibrazione eccessiva.
-Sì?- risposi.
-Vero! Che stai facendo?!- era Aurora una delle mie amiche più strette qui in accademia,è torinese e quasi ogni fine settimana torna a casa... Beata lei!
-Auro! Stavo preparando le valige, domani torno a casa per le vacanze! Tu?-chiesi
-Nulla, mi annoiavo...-
-e vieni qui ad aiutarmi, poi guardiamo un film- proposi.
-dieci minuti e arrivo- chiuse frettolosamente.

Un'ora e mezza dopo eravamo sul divano a mangiare patatine e guardare Harry Potter. Avevamo un'amore viscerale per quella saga.
Quasi a fine film lei si addormentò sulla mia spalla e una volta comparsi i titoli di coda la svegliai delicatamente avvisandola che la camera degli ospiti era vuota e che poteva restare a dormire qui. Lei si trascinò in stanza e si riaddormentò appena toccato il cuscino. E anche io non ci impiegai molto.

La mattina dopo la sveglia suonò presto e dopo aver fatto colazione insieme mi accompagnò all'aeroporto. Sarei atterrata a Catania per poi rendere il treno e arrivare a Marsala da lì averi raggiunto Favignana. Ebbene dopo 2 ore di aereo e 3 di macchina arrivai a Marsala è da lì raggiunsi Favignana.
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Salve!!!! So che questo capitolo fa schifo ed è cortissimo e senza senso ma dovevo farlo così piccolino sia per motivi di narrazione e anche per motivi di tempo! Come sapete siamo a maggio e la scuola non ha pietà! Scusatemi! Fatemi sapere cosa ne pensate della storia in generale commentando e dispensando tanti cuori ❤️❤️

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