La domenica mattina mi svegliai abbastanza presto, mentre Jacob ancora dormiva pesantemente.
Andai in cucina a preparargli qualcosa per colazione e sistemai casa.
La lavatrice azionata la sera pronta era pronta così infilai tutto in asciugatrice compresa la maglietta di Jacob.
Pulii tutta casa, ed essendo enorme ci misi parecchio, infine apparecchiai servendo la colazione giusto in tempo per vedere Jacob scendere le scale con aria ancora un po' assonnata.
<<Buongiorno>>
<<Buongiorno Luna>>
<<Ti ho preparato la colazione>>
Jacob si andò a sedere all'isola di cucina davanti al piatto di uova che gli avevo preparato e rigorosamente formando una faccia sorridente con il bacon.
<<Wow è bellissima grazie>>
Jacob mangiò golosamente la colazione con un sorriso stampato in faccia.
Ero davvero felice di vederlo così contento per delle piccolezze del genere.Dopo essersi preparato e aver ripreso le sue cose gli porsi la maglietta pulita già pronta grazie ai super elettrodomestici di quella villa.
Uscimmo di casa e chiusi la porta alle mie spalle pronta per riaccompagnare Jacob a casa.
Bussai alla porta logora di casa Campbell ed aspettiamo cinque minuti buoni prima che Marcus venì ad aprire con in faccia due occhiaie che gli arrivavano alle ginocchia.
<<Ti ho svegliato?>>
Chiesi preoccupata
<<Non ti preoccupare mi sarei dovuto comunque svegliare, ho un sacco di cose da fare prima di tornare a lavoro>>
<<Lavori anche di domenica>>
<<Si ma solo un paio di ore, mi alzano la paga così>>
Non avevo idea di come riuscisse a mantenere quel ritmo, io mi sentivo stanca solo andando all'università cinque giorni a settimana. Ma immaginavo che non avesse altra scelta.
<<È andato tutto bene?>>
Jacob rispose a suo fratello prima che potessi farlo io
<<Benissimo, Luna cucina benissimo non come Henry>>
<<Scommetto di si, se magio ancora la lasagna di Henry finirò all'ospedale>>
Sorrisi e salutai Jacob che entrò correndo dentro casa passando sotto il braccio di Marcus appoggiato allo stipite.
<<Bene, grazie mille Luna mi hai salvato>>
<<Quando vuoi>>
Ci salutammo e mi diressi verso il cancelletto bianco che dava sulla strada.Mentre uscivo mi "scontrai" con Rory, dato che fu quell' imbecille a venirmi addosso.
<<Attenta a dove vai tesoro>>
Lo avevo incontrato giusto due volte e già lo odiavo.
Era appena sceso dall'autobus seguito da Henry, probabilmente non erano ancora tornati a casa dalla sera prima.
Tirai una spallata a Rory senza rispondergli e feci oer andarmene, ma la strada mi fu bloccata da dall'altro imbecille.
"Perché li devo incontrare tutti io"
<<Guarda chi c'è>>
Mi arrivò addosso un'ondata di alcool che quasi mi stese al suolo.
<<Proprio io>> risposi annoiata.
<<Ti sei divertita a fare la babysitter il sabato sera, non hai proprio una vita sociale tesoro>>
Rispose Henry con quel ghigno spocchioso sulla faccia.
<<La prossima volta dovresti venire con noi>>
Sentii dire da Rory alle mie spalle.
<<Che onore, io con i due fratelli Campbell, sento che sto per svenire>>
<<Fa poco la spiritosa, posso sempre farti licenziare>>
<<Diglielo Henry>>
Non risposi e attraversai la strada sotto lo sguardo divertito dei due fratelli che tutti traballanti rientravano a casa.Rientrai in casa infuriata, non capivo come potevano essere così irresponsabili nonostante fossero ormai due adulti grandi e vaccinati.
Nemmeno il tempo di sedermi sul divano che sentii delle urla provenire dalla strada attraverso la finestra di sala che avevo lasciato aperta per cambiare l'aria.<<Fuori vi ho detto>>
Mi affacciai senza farmi vedere e vidi Henry e Rory nel giardino di casa mentre Marcus gli urlava dal piccolo portico.
<<Mi sono stancato! Tornate quando vi reggerete in piedi>>
Detto ciò Marcus rientrò in casa sbattendo la porta e lasciò i due fratelli fuori.
Li vidi prendere il furgone e partire velocemente lungo la strada.Come potevano non apprezzare minimamente il lavoro di loro fratello e tornare a casa in quelle condizioni ogni domenica.
Tornare a casa con loro fratello piccolo che li aspettava e li avrebbe dovuti vedere così.
Mi spaventava l'idea che Jacob potesse prendere come esempio i fratelli sbagliati e diventare come loro, anche se tuttavia dovevo ammettere che sembrava un bambino sulla buona strada.
Il solo pensiero di loro che rientravano in casa così con Jacob mi mise e brividi e mi rattristò parecchio.Passai una giornata tranquilla, mi feci una doccia e sistemai casa.
La sera calò velocemente e si sentivano i primi rumori di un temporale che intimava di arrivare presto.
Feci una cena veloce con una misera pizza surgelata e mi misi suo divano a guardare un film che tuttavia venne presto interrotto.Andai alla porta per vedere chi aveva bussato e mi sorpresi quando aprendo mi trovai davanti Rory.
<<Si?>>
<<Luna, questo sabato vieni con me ed Henry a ballare>>
"Ma questo è demente?"
<<No>>
<<No?>>
<<No>> "cretino"
Appoggiò una mano al muro e mi guardò
<<Non vorrai essere licenziata>>
Quel suo atteggiamento da spavaldo mi stava davvero stancando, non capivo cosa mai gli avessi fatto.
<<Si può sapere che vuoi da me?>>
<<Che tu ti goda la vita tesoro, quando ti guardo mi sembra di vedere quel disperato di mio fratello>> mi sfiorò una ciocca di capelli <<non vorrei mai che tu ti riducessi come lui>>
Allontanai bruscamente la sua mano dai miei capelli e lo guardai dritto negli occhi
<<Godersi la vita per te è tornare a casa ubriaco dalle tue seratine e guidare come un deficiente per le strade di Londra?>>
<<Mi sa che sei già come lui eh?>>
<<Preferisco essere come Marcus che lavora e fa di tutto per mantenervi che finire come te>>
Stavo per richiudere la porta quando lui mi prese per un braccio e mi strattonò
<<Senti bella, tu della nostra vita non sai proprio niente>>
Mi liberai dalla sua presa e gli tirai uno schiaffo dritto in faccia.
Mi avvicinai a lui e gli sputai acida:
<<Hai ragione io della vostra vita non so proprio niente, ma so riconoscere un deficiente come te che si rifiuta di maturare e chi invece lo ha dovuto fare troppo in fretta per pararti il culo>>
Rientrai in casa e gli sbattei la porta in faccia.Andai in bagno a lavarmi la faccia che dalla rabbia era diventata rossa come un pomodoro.
Era veramente incredibile quel ragazzo
"Immaturo, irriconoscente, imbecille e pure scemo".
Decisi di andare a dormire quando sentii nuovamente bussare alla porta, la raggiunsi sbattendo i piedi e la spalancai furiosa
<<Se sei venuto di nuovo a sparare stronzate giuro che->>
Tuttavia lì fuori c'era Marlin che mi guardava con aria perplessa.
<<Hai litigato con Rory eh? La prima volta è terribile ma poi ti abitui>>
Mi scostò leggermente entrando in casa e si buttò di faccia sul mio divano
<<Ma prego entra pure>><<Cosa fai qui?>>
<<Rimango a dormire>>
<<Come scusa?>>
Non capivo quale fratello fosse più bruciato di cervello ultimamente.
<<Io voglio dormire perché domani ho scuola e quelli continuano ad urlare quindi resto qua>> alzò lo sguardo su di me e aggiunse <<perfavore?>>
Ero un po' sconcertata ma mi dispiaceva davvero per Marlin, infondo era l'unico fratello responsabile oltre a Marcus.
<<Va bene rimani, ma non avresti dovuto portare anche Jacob?>>
<<Quello dorme già come un sasso è abituato>>.
Passammo pochi secondi nel silenzio più totale.
<<Perché urlano?>>
<<Rory che litiga con Marcus come sempre>>
Io volevo davvero caprici qualcosa in quella famiglia.
<<Lui rientra ubriaco, dice che non andrà a scuola nemmeno domani e Marcus gli fa la ramanzina, è sempre così>> continuò Marlin.
Rimasi in silenzio, pensando che con qualche altra domanda sarei risultata troppo invasiva.Marlin si alzò dal divano con faccia stremata dal sonno
<<Scegli pure una camera di casa ho cambiato tutti i letti stamani>>
<<Grazie mille Luna sei la mia salvezza>>
Salimmo insieme le scale e Marlin entrò nella camera che stava proprio accanto alla mia.
<<Buonanotte>> mi disse sbadigliando
<<Buonanotte>>.Quando mi misi nel letto rimuginai parecchio sulla famiglia Campbell, ero davvero curiosa di sapere che cosa era successo in quella casa.
Se i fratelli erano sempre stati così e avevano fatto uscire di testa anche i genitori.
"Ma soprattutto dove erano finiti i genitori?"
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I cinque fratelli
RomanceLuna si sta lasciando il passato alle spalle, è ora di cambiare vita e soprattutto cambiare città. Trasferitasi a Londra inizia la nuova università e fa di tutto per rimanere felice nonostante la solitudine che l'accompagna in questa sua nuova avven...