IF ONLY...

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Ogni storia ha un'inizio e gran parte hanno una fine.
Solo le più magiche continuano.
Ogni storia nasce da un preciso istante, un momento, un incontro, uno sguardo.
Una storia nasce da due anime che si uniscono e danno il via alla scintilla.
Ogni storia ha i propri protagonisti.
Ogni storia ha i suoi antagonisti.
Ogni storia ha i suoi drammi.
E ogni storia che si rispetti ha certamente l'amore.
Infondo è l'amore che muove il mondo vero?
Non credo che gli scienziati siano d'accordo con me, ma di certo io appartengo ancora a quella corrente di pensiero che crede che in ogni cosa ci sia amore, ogni forma d'amore è necessaria alla vita.
Ma se in una storia mancasse l'amore vero?
Che storia diventerebbe?
E se...?
E se Can e Demet non si fossero mai innamorati?

"Devi smetterla"
"Di fare cosa?"
"Di guardarmi in quel modo, mi fai impazzire" - mi abbracciò e si fiondò sul mio collo, amava quel profumo
"Deniz adesso odorerò di fumo per colpa tua"
"Impossibile, il profumo della tua pelle lascia una scia in tutta l'azienda per giorni Dem"

"Qui si viene per lavorare"

Quando venimmo interrotti, io e Deniz ci staccammo.
Il fratello di Emre, Can, era tornato ad Istanbul per prendere le redini dell'azienda di famiglia al posto del padre che invece aveva bisogno di una pausa dopo tanti anni di lavoro.
Can era completamente diverso dal mio migliore amico, lui era scontroso, nervoso, si arrabbiava facilmente e non apprezzava i miei disegni, per lo meno adesso.
Preferiva che mi limitassi a fare fotocopie e portare i the, almeno quello mi veniva bene a detta sua.
Non credo di essergli stata simpatica dal primo giorno in cui arrivai in città. Il nostro è stato un vero e proprio scontro, letteralmente. Mi è venuto addosso e non si è nemmeno scusato.
Lui è un tipo da montagne, arrampicate, sport estremi.
Io invece voglio solo disegnare.
Non abbiamo nulla in comune, a parte la casa in cui sono costretta a vivere mentre cerco di guadagnare dei risparmi per porter affittare un appartamento in un quartiere vicino all'azienda della famiglia Divit.
Emre era stato così gentile con me e mi aveva ospitata, Can era d'accordo perché infondo era un tipo ospitale, ma non lo vedevo più di tanto a casa perché usciva spesso la sera.
Non so bene cosa faccia, so solo che avvisa il fratello che sta uscendo e puntualmente lui mi dice che "sta andando al rifugio", non chiedetemi cosa sia perché non ne ho idea, ma comunque torna sempre al mattino.
Non voglio che passi il messaggio che io qui mi trovi male, anzi ho trovato una cosa molto bella: l'amore.
Ho conosciuto Deniz una sera mentre passeggiavo lungo la costa dopo una litigata con Can. Non fu un incontro piacevole, due uomini mi stavano infastidendo e Deniz intervenì prendendo le mie difese. Quel giorno si spaccò persino una mano. Mi diede il suo cappotto così che non avessi freddo e mi riaccompagnò a casa, accertandosi che stessi bene.
Non avevo idea di ritrovarmelo il giorno dopo in azienda, scoprendo che era socio e amico dei fratelli Divit.
Era stato subito gentile con me, aveva cura e attenzione nei dettagli e lo notai fin dall'inizio.
Si avvicinò a me piano, lentamente, non mi impose mai nulla.
È stata una sera al suo locale che non ho potuto resistere e mi sono lasciata andare. Da quel momento non ci siamo più lasciati.
È vero, stiamo insieme da poco ma stiamo bene.
Non so dire se è l'amore della vita, io non lo so davvero e questo Deniz lo sa.
Lui sa aspettare.
Probabilmente non pensando di dare spazio ad una relazione trasferendomi, non mi dedicherò a questa al cento per cento, se sono qui è per studiare e lavorare, in pratica per realizzare il mio sogno.
L'amore è solo un sentimento secondario.

"Emre posso fare qualcosa per te?"
"No sto per uscire, ti ringrazio"
"Dove vai?"
"Mi vedo con Ipek"
"Di nuovo? Quindi è una cosa seria!"

"Di serio dovrebbe esserci il tuo lavoro Demet, vieni nel mio ufficio"

"Arrivo signor Can"
"Ci stiamo frequentando, adesso vai prima che alzi la voce" - mi rispose Emre così io tornai al mio compito, fare il the.
Can amava il the, specialmente quello che facevo io, per questo da quando ero arrivata lo chiedeva sempre a me. Ne beveva tanto e ne beveva spesso, così ogni volta che andavo nel suo ufficio svolgendo il compito di una sottospecie di assistente, gliene portavo un bicchiere.
Bussai ed entrai.

 𝐒𝐄𝐍𝐈 Ç𝐎𝐊 𝐒𝐄𝐕𝐈𝐘𝐎𝐑𝐔𝐌 | 𝐓𝐈 𝐀𝐌𝐎 𝐂𝐎𝐒Ì 𝐓𝐀𝐍𝐓𝐎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora