𝐒𝐄𝐍𝐈 Ç𝐎𝐊 𝐒𝐄𝐕𝐈𝐘𝐎𝐑𝐔𝐌 | 𝐓𝐈 𝐀𝐌𝐎 𝐂𝐎𝐒Ì 𝐓𝐀𝐍𝐓𝐎

LASCIARTI ANDARE

Eda

Anche quella era da considerare nella lista delle mie giornate perfette.
Avevo passato quasi tutto il giorno con Aidan ed era l'unica cosa che realmente mi portava serenità nell'ultimo periodo.
Era stato attento, dolce, a tratti spaesato, ma sempre il massimo di quello che potessi chiedere.
Infondo quando stai con la persona che ami, non hai già tutto?
Avere accanto la persona di cui sei innamorato, non è già tutto quello che potresti chiedere?
Io ne sono convinta.
Anche a cena era stato silenzioso, ma mi aveva sempre tenuto la mano sotto la sedia.
Suo padre ci stava raccontando che il suo progetto esposto a New York aveva ricevuto delle proposte, che era felice e che forse sarebbe dovuto andare per qualche giorno a trattare con loro. Sua moglie era entusiasta, negli occhi lèggevo solo orgoglio. Anche io volevo essere orgogliosa di Aidan tra vent'anni. Sognavo che realizzasse il suo sogno e che riuscisse ad aiutare persone e famiglie in difficoltà durante dei processi difficili. Sognavo che a quarant'anni varcasse la soglia di casa, che si sedesse stanco sul divano allentando la cravatta ma che a fine giornata fosse orgoglioso di quello che aveva fatto tutto il giorno.
Io volevo avere lo stesso sguardo della zia Demet.
Nina colse la palla al balzo per annunciare che erano usciti i risultati delle iscrizioni dell'Accademia di fotografia, e come tutti pensavano era stata presa.
Tentava di nasconderlo, ma vedevo che era in ansia per qualcosa. Mi appuntai mentalmente di chiederglielo domani.
La cena finì con i festeggiamenti per la sua ammissione. Questa era una famiglia perfetta, vera. Non perché non ci fossero mai problemi o discussioni, non siamo la famiglia cuore, ma siamo perfetti perché, nonostante i problemi restiamo uniti e gioiamo dei successi degli altri. È una catena dove tutti dipendiamo da tutti.
I miei zii uscirono con Mitchell a prendere un gelato, Nina invece si stava preparando per una piccola festa tra amiche.

"Puoi venire con me se vuoi, è una cosa tranquilla" - mi disse mentre si pettinava
"Non preoccuparti va pure, io voglio solo leggere un pò e dormire a lungo" - risposi
"Ottima idea...io ho solo voglia di distrarmi a lungo"
"Che succede?" - chiesi
"Niente, ecco tutto"
"C'entra Josh per caso?"
"Si e no. Lui non ha fatto niente, sono io che devo ancora fare qualcosa"
"Che intendi?"
"Devo ancora pensarci. Sarà meglio che vada ora" - disse afferrando la borsetta
"Sei sicura che vuoi restare qui?" - continuò
"Sicura" - le sorrisi
"D'accordo. Allora buona lettura"
"Buona distrazione a te"

Mi diressi a cercare Aidan, eravamo rimasti da soli. Passai per la sua stanza ma non c'era, e nemmeno nella sala del biliardo, così provai a cercarlo in biblioteca.

"Ti ho cercato per tutta casa Shooter. Hai una vaga idea di quanto sia grande casa tua?"
"Avresti dovuto iniziare da qui Miele"
"Sei così fastidioso"
"È vero"
"Come mai mi dai ragione? Devo preoccuparmi?" - risi
"Hai ragione, sono davvero fastidioso. Come fai a stare con me?"
"Ma che dici? È per questo che funzioniamo. Perché siamo cane e gatto"
"Avresti bisogno di qualcuno uguale a te, Eda"
"Ti odio quando fai questi discorsi, smettila. Abbiamo tutta la casa per noi, non sei contento?"
"Si, lo sono"
"Allora dimostramelo."

Corsi lontana da lui ridendo. Superai la stanza e attraversai il corridoio voltandomi per guardarlo alzarsi e venirmi dietro con quel sorrisetto da diavolo. Entrai in una cabina armadio e poi sgattaiolai dentro un bagno.
Più correvo e più volevo correre.
Più mi voltavo per capire se mi stava raggiungendo e più volevo che mi prendesse.

"Tanto ti prendo" - disse
"Ma ancora non l'hai fatto!" - gridai

Mi intrufolai nella stanza cinema e mi sistemai dietro ad una poltrona sperando di essermi nascosta bene.

"Miele, dove ti sei cacciata?"

Mi venne da ridere ma cercai di trattenermi ancora un pò.

"Non te l'hanno detto che nel ventunesimo secolo Cappuccetto rosso vuole farsi il lupo?"
"E il lupo saresti tu?" - domandai sempre dal mio nascondiglio
"Può essere"
"Ma Cappuccetto rosso vuole scappare" - dissi