È tardi ormai, l'aria fredda che c'è da queste parti inizia ad essere presente ma non voglio entrare nella casetta, non potrei mai perdermi una vista del genere, mi tengo stretta alla coperta."Hai molto freddo?" - mi chiede
"Non molto,sto bene con la coperta" - rispondo
"Vieni qui, appoggiati"
Ci stringiamo ed io mi accoccolo a lui.
"Vuoi sapere perché il mio ultimo viaggio è stato in Inghilterra?"
"Can non c'è bisogno..."
"Dimmi, vuoi saperlo?"
"Si"
"Non era un viaggio fatto per divertimento, nemmeno un viaggio di cortesia. Non sono andato lì per Polen, almeno non solo per quello. Era un periodo difficile ma non ne parlavo con nessuno, facevo finta che andasse tutto bene, a parte con lei. Con lei andava male ma non voleva capirlo. Credevo di aver capito dove si trovava quella donna, nostra madre, non riesco nemmeno a chiamarla così. Ho capito di aver fatto un'errore ma in quel momento non avevo la mente lucida, sono andato lì. Volevo dirle qualsiasi cosa, volevo urlarle quanto la odiavo, quanto mi faceva schifo per ogni singola cosa. Ha abbandonato mio fratello, me, tutto. Avrei voluto trovarmela davanti per tirare fuori tutto il dolore che provavo... ma non c'era. Ho fatto un viaggio a vuoto pensai. Mi misi a riflettere, in modo consapevole, cosciente ed intelligente. L'unica cosa che avrei davvero dovuto fare era lasciare Polen. Lasciarmela alle spalle era la cosa migliore che potessi fare in quel momento, le cose andavano male, io non la amavo più, e non era giusto nemmeno per lei. Non trovai mia madre, però andai da Polen, e le dissi tutto, ogni cosa. Credeva fossi sconvolto, pensava che stessi affrontando un momento difficile e per questo non sapevo cosa le stavo dicendo, era vero. Era vero che affrontavo un momento difficile, lo sapeva, ma lasciarla è stata la decisione migliore che potessi prendere in mezzo a quel casino. È stato come vedere l'uscita nel caos. Ero sicuro di quello che facevo, non l'ho fatto senza usare il cervello"
"Can, mi dispiace aver pensato quelle cose..."
"Non importa, non potevi saperlo. Ora sai tutto, spero che ti basti"
"Ma certo che mi basta, non eri costretto a dirmi anche di tua madre, perdonami... mi sento così cattiva ora"
"Tu non sei cattiva, sei una ragazza normale che prova emozioni normali. Va tutto bene ora, e tu sai la verità, e un altro tassello della mia vita"
"Ti amo Can"
"E io amo te, mia Demet"Dormivo beatamente, accanto a lui e sotto le stelle. Non potevo desiderare di meglio. Non vorrei altro accanto a me. Mi piacerebbe restare così per sempre, vorrei fermare il tempo.
Mi sento scuotere, piano, poi sempre più forte.
"Demet, ehi Demet svegliati"
Mi giro aprendo lentamente gli occhi, è notte fonda.
"Che succede...?"
"Vieni piccola, dai alzati dobbiamo andare" - mi dice, dolcemente, quasi sbrigandosi
"Perché? Che sta succedendo?"
"Non ti agitare. Resta seduta..."
"Can mi spaventi" - gli dico preoccupata"Emre ha avuto un'incidente"
Dopo queste parole, non capisco più nulla.
Il mio cuore sta esplodendo, la mia mente non connette.
Sento solo queste parole nella mia testa che girano e girano.
Volevo che si fermasse il tempo, ma ora per qualche secondo, si era bloccato il mio respiro."Cosa?" - dico, tremante
"Dem sta calma, andiamo"Mi prende le mani, mi aiuta ad alzarmi e stringendomi mi accompagna alla macchina.
Fosse per me, non riuscirei nemmeno a camminare.
Sono immobilizzata.
Parte subito."Demet devi calmarti ora, ti sentirai male"
"Dimmi che cosa è successo" - dico, spezzando la voce
"Mi hanno chiamato dall'ospedale, qualcuno avrà chiamato i soccorsi"Quant'è forte quest'uomo? Sicuramente sta morendo dentro eppure, cerca di mantenere la calma perché ci sono già io fuori di testa.
Cercando di fare il più presto possibile arriviamo in ospedale ed entriamo rapidamente
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𝐒𝐄𝐍𝐈 Ç𝐎𝐊 𝐒𝐄𝐕𝐈𝐘𝐎𝐑𝐔𝐌 | 𝐓𝐈 𝐀𝐌𝐎 𝐂𝐎𝐒Ì 𝐓𝐀𝐍𝐓𝐎
RomanceDemet è una giovane donna che, per inseguire le sue passioni, decide di trasferirsi in un altro paese, in una città che ha sempre amato e dove ha qualcuno che può ospitarla. L'inizio della sua carriera è però ostacolato dal fratello maggiore del su...