Sposi Cadavere

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CalipsoPOV
Ottobre fu un mese strano.
E con questo intendo che fu tranquillo.
Fin troppo tranquillo.
Dopo il ritorno di Leo dall'ospedale era come se non ci fossero più problemi. A scuola andava tutto bene, col gruppo di amici andava tutto bene, perfino suo padre stava dando meno fastidio del solito.
C'era solo una persona che continuava a turbarmi: Leo Valdez.
Ma non perché le cose fra di noi non andassero bene, anzi. Eravamo migliori amici, ci raccontavamo tutto e non facevamo altro che stare insieme.
Il problema era che...io non volevo che andasse così.
Leo era un ottimo amico, ma da quando Poseidone mi aveva fatto capire che era molto di più non facevo altro che pensare a lui. E come potevo non farlo?
Tutti dicevano che, da quando ero arrivata, Leo era cambiato in meglio: prima "l'addio alle ochette", poi il suo impegnarsi di più nello studio, e infine il modo in cui mi aveva protetta dai cani randagi.
Perché faceva tutto questo per me?
C'era qualcosa che non tornava, ma io non potevo farci niente.
Non potevo andare da Leo e chiedergli: "Ehi Leo, in questi giorni non fanno altro che parlarmi di come sei cambiato da quando sono arrivata, quindi (visto che sono cotta di te) mi chiedevo se tu provassi qualcosa nei miei confronti"
Quella situazione non poteva venire discussa. Dovevo pazientare, e sperare che quel filo ingarbugliato riuscisse finalmente a sciogliersi.
Ma non si scioglieva.
E quindi io aspettavo, e ottobre passava.
Quel mese strano, fin troppo tranquillo.

LeoPOV
"Leo, ci sei amico?"
Jason mi scosse dai miei pensieri.
Eravamo di nuovo nel giardino della scuola, alla fine delle lezioni. Dopo aver parlato con Piper e Jason lì, iniziammo ad usarlo come luogo di incontro per le nostre "riunioni Caleo".
Eh già, Jason aveva pensato a un nome per la coppia di me e Calipso.
"Scusa Jason, stavo pensando"
"Chioma Caramello è sempre nei tuoi pensieri eh?" scherzò Piper.
"Stavo dicendo" riprese Jason "che questa domenica, essendo Halloween, un amica di Talia organizza una festa. Dice che hanno un 'ritrovo segreto' molto grande, dove possono invitare molte persone senza venire scoperte. Vengono tutti"
"Sai che non mi perderei mai una festa organizzata dalle amiche di Talia! Le ADORO" Piper saltellava per la gioia.
"Già, sarà divertente, ci sono anch'io" esclamai.
"Così potrai stare un po' con la tua Cal..."
"Smettila, Superman"
"Solo se smetti di chiamarmi così"
"Nemmeno pagato"
E così uscimmo dal giardino e ci salutammo, felici di rivederci domenica.
Ora sorgeva un unico problema...
Cosa avrei indossato? Non compravo vestiti di Halloween da quando...
Da quando mamma era morta.
Insomma, dopo essere arrivato nella mia famiglia definitiva, pian piano tornai a festeggiare, ma ero cresciuto, "dolcetto o scherzetto" non lo facevo più.
Inspirai, mentre mi avvicinavo alla porta di casa.
Poi buttai l'aria fuori ed entrai, sicuro che sarei riuscito a farmi venire un'idea.

CalipsoPOV
Dovevo chiederglielo.
Talia mi aveva invitato ad una festa a casa di una sua amica, per festeggiare Halloween insieme. Lei e Jason avevano invitato il gruppo, e tutti avevano detto che ci sarebbero stati, felici di poter festeggiare e inoltre inaugurare il ritorno di Leo come si deve.
Beh...tutti tranne me.
Non avevo ancora chiesto ad Atlante, e dentro di me nutrivo il terribile presentimento che avrei dovuto dire ai miei amici di no.
"Padre, posso...chiederti un favore?"
"In fretta, sono occupato"
"Questa domenica i miei amici organizzano una festa di Halloween, posso andare?"
Atlante non si mosse, continuò a guardare i mille fogli davanti a lui.
"Calipso, no"
"Perché?"
"Perché sono fuori casa per lavoro, e se quella sera tu esageri e rischi, la colpa è mia"
"Aspetta cosa? Esagerare? Come potrei esagerare?"
"Ti ho detto di no Calipso"
"Ma-"
"No"
Guardai mio padre supplicante, ma la sua decisione non mutò.
E allora corsi in camera mia, mentre un'altra idea si insinuava nella mia mente: chi diceva che non potessi andare alla festa dopo che lui fosse andato via?

LeoPOV
Era domenica, e alla fine avevo deciso che mi sarei vestito da scheletro.
Anzi, uno sposo scheletro.
Perché? Era l'unico costume della mia taglia disponibile in negozio.
Stavo per scendere fuori casa, quando a un certo punto mi arrivò una chiamata da Calipso.
"Ehi Chioma Caramello, che succede?"
"Leo, puoi passarmi a prendere?"
"Certo, casa tua?"
"Casa mia, ti invio la posizione"
"Perfetto"
"Ci vediamo tra poco"
"A tra poco Cal"
Corsi per le scale ed entrai in cucina, salutai velocemente tutti e, una volta prese le chiavi, uscii di casa.
Dopo una quindicina di minuti ero a casa di Calipso. Alla fine non era così lontana da casa sua.
Suonai il campanello.
Dei passi ruppero il silenzio, e poi Cal aprì la porta. Non potevo crederci: era una sposa scheletro!
"Vedo che abbiamo avuto la stessa idea" notò lei.
"Già...telepatia ahah"
"Senti Leo, devo dirtelo. Mio padre non sa che sto uscendo di casa, non ha voluto farmi venire perché è fuori per lavoro. Se non vuoi accompagnarmi perché pensi che non sia giusto disubbedirgli-"
"Ehi, va bene. Meriti anche tu di divertirti un po', non tollero che tu passi Halloween da sola a casa. E poi, ti pare che Leo 'se non rischio sono malato' Valdez permetterà che tu rispetti le regole?"
"Non hai tutti i torti"
"Vuole concedermi la sua mano, sposa cadavere?"
"Volentieri, sposo cadavere"
E così ci incamminammo verso la festa.

Questa festa la dividerò in due capitoli perché ho intenzione di scrivere molto.
Quindi ci vediamo alla parte 2 :)

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 07, 2023 ⏰

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