Capitolo tre

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Era arrivato il giorno delle prove generali per il concerto di apertura alla cena e Kai aveva concesso alla sua fidanzata di assistere, portandola dietro le quinte del piccolo ma spazioso palco allestito per l'occasione.

Eun dimostrava la sua emozione attraverso uno sguardo meravigliato ogni volta che le veniva spiegato qualcosa dai tecnici, ben volenterosi di parlare con orgoglio del loro lavoro trascurato e la maggior parte delle volte sottovalutato.

Osservare come venivano impostati i microfoni e gli auricolari addosso al cantante le risultava affascinante e quest'ultimo, prima di mostrarsi sotto la luce della ribalta, si fermò di fronte a lei tirando fuori una scatolina dalla tasca dei pantaloni.

"Che cos'è?" nonostante la confezione fosse stata aperta quasi del tutto la domanda era sorta spontanea alla bionda, visibilmente scioccata nel vedere una collana con delle ciliegie brillanti come ciondolo "Kai è stupenda, quando l'hai presa?"

Al maggiore stava per scappare un sorriso vedendo il volto della sua compagna illuminarsi, ma fingere di non averla a cuore per lui era più dignitoso "durante la passeggiata di ieri sono entrato dentro ad un negozio per comprarmi un bracciale ed è lì che l'ho vista, servirà a renderti quantomeno presentabile"

Gli occhi di Eun si stavano per riempire di lacrime ma si era ripromessa di non farlo per evirare di sminuire l'ego del suo fidanzato "grazie per avermi pensata, lo terrò con tantissima cura"

"Stai attenta a non romperla, l'ho pagata una fortuna" questo comportamento era una copertura per evitare alle guance di scurirsi a causa della tenerezza emanata da lei.

"Sarà al sicuro, puoi starne certo"

Durante l'esibizione di prova Eun era rimasta ad osservare ammaliata assieme ai due bodyguard che la tenevano sempre sotto osservazione, l'unica cosa a cui non avevano fatto caso era la presenza di un giovane al quale interessava particolarmente attaccare bottone con lei.

Il ragazzo per fortuna non aveva cattive intenzioni, semplicemente possedeva un carattere espansivo e adorava svolgere il suo lavoro con il massimo dell'impegno.

Proprio in quel momento gli premeva particolarmente mostrare l'attrezzatura che serviva per registrare i contenuti multimediali, il tutto per stimolare la curiosità della bionda la quale seguiva ogni procedimento con interesse.

Vederla ridere ad alcune battute e imbarazzarsi a causa della scarsa conoscenza fece ribollire il sangue nelle vene di Kai che li raggiunse subito dopo l'annuncio della pausa per dare modo agli operatori di controllare le riprese.

Egli la raggiunse a passo svelto e le afferrò il polso allontanandola dal coetaneo rimasto confuso di fronte a quell'azione improvvisa "ti avevo detto di non rivolgere la parola a nessuno, l'unico che devi guardare sono io"

"Mi dispiace, non era mia intenzione ferirti"

Vedendo la situazione il tecnico non poteva fare altro che rimanere in silenzio, ma questa opzione non gli sembrava corretta perciò decise di intervenire in favore della ragazza "lei non ha colpe, sono stato io a parlare per primo e per non essere scortese mi ha dato corda"

Dagli occhi del più alto non si riusciva a scorgere nulla, nemmeno uno stralcio di emozione che potesse far capire qualcosa dei suoi pensieri "non ho bisogno di spiegazioni, questa approfitterebbe della prima occasione per scappare con qualcuno che non sia io. Mi fai proprio schifo"

"Non dire così, ti prego.." la voce di Eun si ruppe come lo era il suo cuore ormai stanco di sopportare quelle scenate di gelosia infondate.

"Ed io stupido che ti avevo fatto un regalo proprio per dimostrarti i miei sentimenti, sei proprio un'ingrata"

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