Capitolo sette

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"Un appuntamento?" la domanda del rosso era la ripetizione di una proposta di Chanel, in quel momento intenta a tamponarsi i lunghi capelli bagnati con un asciugamano "sei sicura di non avere la febbre?"

"Mai stata meglio" fece una smorfia mentre lo raggiunse sul letto dove stava sfogliando una rivista a tempo perso "non siamo ancora usciti per visitare la città, stasera potremmo cenare fuori dopo aver fatto una passeggiata"

"Okay, dov'è la fregatura?" la conosceva fin troppo bene e non si sarebbe fidato finchè non gli avrebbe dato prova della verdicità delle sue parole.

La bionda alzò gli occhi al cielo mostrandogli il calendario sul cellulare, il quale non presentava impegni per la giornata "ho cancellato tutto per stare con te, nessuno deve romperci le scatole" era brava a dire menzogne, ma anche a mostrarsi sincera quando lo era per davvero.

"Posso chiedere il motivo? Non sono più abituato a questo genere di cose" si stiracchiò mettendo in evidenza i muscoli non troppo marcati delle braccia, lasciandole spazio per appoggiarsi al suo petto scoperto.

"Ti sei scordato il nostro anniversario" la modella percorse col dito una linea sull'addome del fidanzato, scenendo fino a pizzicare l'elastico dei boxer "per colpa mia la nostra relazione si è ridotta a zero romanticismo, perciò voglio approfittarne per rimediare"

Beomgyu emise un sospiro stanco, circondandole il busto con il braccio "potevi pensarci prima, ora mi sembra tardi per parlare di certe cose. Un vaso rotto non si aggiusta con una semplice colla, finirà per cadere in pezzi di nuovo ed è la fine che spetterà a noi" non avrebbe voluto esporla alla realtà, ma la situazione poteva solo peggiorare.

Ci fu qualche attimo di silenzio durante il quale entrambi volsero lo sguardo verso un punto impreciso della stanza pur di non incontrarsi.

"Hai ragione, siamo un totale disastro" lei parlò per prima, ribaltando la situazione con una presa di posizione piuttosto audace. Infatti in un secondo si ritrovò a cavalcioni sopra il corpo seminudo del giovane "ma almeno per un giorno voglio rivivere il nostro amore come se fosse la prima volta"

Solitamente nulla riusciva a sorprenderlo, ma non l'aveva mai sentita dire una cosa simile nemmeno quando si trovavano nel periodo più bello della frequentazione.

Il suo cuore perse un battito per poi velocizzarsi tutto d'un tratto, facendolo quasi sentire male mentre l'intensità riflessa nelle pupille della bionda si trasformò in lussuria, tanto potente da farlo rabbrividire ad ogni suo tocco.

Lo baciò con delicatezza aumentando il ritmo quando lo vide coinvolto, facendogli mancare il respiro con le sue labbra saporite e bramose di attenzioni.

Dovette per forza staccarsi per lasciargli prendere aria e ne approfittò per guardarlo bene in viso "oggi sarò io ad occuparmi di te, lasciami fare"

Beomgyu non disse nulla, nemmeno quando la vide alzarsi mentre si slacciava la cintura dell'accappatoio. Nonostante conoscesse a memoria il corpo della sua fidanzata sentiva una strana sensazione allo stomaco, un'eccitazione che aveva dimenticato.

La sua razionalità però prese il sopravvento, senza interrompere la tensione sessuale che si era venuta a creare "nei tuoi piani non percepisco romanticismo" voleva smascherarla, portare alla luce il suo vero essere.

Chanel fece un sorriso stranamente dolce, interrompendo lo spogliarello per dedicargli la sua totale attenzione "quello che ho detto è solo una piccola parte" con uno scatto si tolse l'unico indumento che poteva coprirla, rimanendo completamente nuda.

Si fece ammirare, desiderare e toccare senza chiedere nulla in cambio. Per una volta voleva soddisfare il suo patner dimostrando a lui e a se stessa di tenerci.

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