Rimasi ad osservare gli aerei in partenza dall'altra parte della grande vetrata che avevo davanti, immaginando che in uno di loro ci fossero Federico e Michele. Mi sarebbe piaciuto poter salutare Michele fino all'ultimo secondo, fino a quando l'aereo non si fosse completamente immerso nelle nuvole, semplicemente per continuare ad avere su di me il suo sguardo, per non interrompere quella sensazione di benessere.
Non riuscivo ad esprimere a parole quanto fossi contento di essermi riappacificato con lui. Era come bere dell'acqua fresca in una calda notte d'estate, come rilassarsi dopo una lunga giornata di lavoro, come farsi una bella doccia calda: era pace, appagamento, serenità.Mentre guidavo sulla via del ritorno mi ritrovai a ridere da solo pensando a quando l'avrei rincontrato, elettrizzato dall'attesa e dall'immaginare di quel momento. Nella mia testa visualizzai parecchi possibili scenari, dai più romantici ai più esagerati, come se ci trovassimo in un bellissimo film.
Parcheggiai l'auto di Michele davanti a casa di suo padre e prima di scendere dalla macchina la guardai per qualche minuto. Alcune delle memorie legate a quel mezzo di trasporto saltarono fuori con estrema spontaneità. Erano tutti momenti che non volevo dimenticare, a prescindere da quanto potessero essere belli, brutti, semplici o magari banali. Erano piccoli frammenti di tempo che avevo passato vicino ad una persona che era così importante per me. Una persona la cui sola presenza mi faceva sentire capito, protetto e ben voluto. Una persona per la quale provavo qualcosa che non avevo mai sentito prima.
Scesi dal veicolo, chiusi le portiere e lasciai le chiavi dell'auto sotto il piccolo vaso sul lato destro della porta d'ingresso della vecchia casa di Michele, proprio come quest'ultimo mi aveva chiesto di fare, e mi incamminai verso casa mia. Passeggiando affiorarono altri ricordi ai quali mi fu difficile evitare di pensare. In effetti non volevo farlo, volevo riviverli ancora. La sensazione che mi davano mi aiutava a lenire quella mancanza che era il compromesso che rendeva me e Michele distanti ma felici.
Entrai in casa con un sorriso stampato sul viso. Andai in camera mia e accesi il computer. Sapevo che ci sarebbe voluto del tempo per organizzarmi e che avrei dovuto aspettare parecchio prima di poter partire, ma nulla mi vietava di iniziare a dare un'occhiata ai voli estivi diretti a Londra.
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Mal di gioia
RomanceQuesta è la storia di Michele e Leonardo, due ragazzi opposti e all'apparenza incompatibili. Questa è la storia di Michele e Leonardo, una storia d'amore e di amicizia. Una storia come tante, ma diversa da tutte le altre. Questa è la storia di Miche...