Capitolo 1

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Vivo a Londra da quasi tre mesi, è sera, mi trovo su una delle metro della Jubilee Line, sto andando al lavoro e sono completamente perso nei miei pensieri. Amo Londra, amo il suo clima, amo i suoi odori, amo il suo caos così perfettamente ordinato, così incredibilmente controllato. La amo esattamente per i motivi per i quali molti la detestano.
Vivere e lavorare qui è un desiderio che coltivo da tempo, e dopo aver messo da parte una somma decente grazie al lavoro che sono riuscito a trovare in Italia, sono scappato dal Bel Paese il prima possibile, con la testa piena di sogni, speranze e con la volontà di costruirmi passo dopo passo un futuro migliore.
"SOLVE COAGULA" di Marilyn Manson mi rimbomba nel cervello nonostante il volume del lettore mp3 non sia nemmeno troppo alto. Sento vibrare il cellulare nei jeans, lo tiro fuori e abbasso lo sguardo verso lo schermo, è lui.
Ciao bellissimo, come stai?
Un sorriso spontaneo mi si allarga sul viso.
Non rispondo subito, aspetto qualche secondo fissando quelle quattro parole. 
Ciao carino, sto abbastanza bene... tu, invece?
Tutto bene. Mi stavo chiedendo se ti andasse di vederci, verrò a Londra la prossima settimana.
Leggo e rileggo il messaggio. Mi sento confuso, emozionato, mi sento felice. 
Faccio un respiro profondo e scrivo. 
Potresti stare da noi. Miguel tra qualche giorno tornerà in Spagna dai suoi per due settimane e quindi ci sarebbe una stanza per te se vuoi.
La sua risposta mi esalta e conforta al tempo stesso.
Sì, mi piacerebbe moltissimo.

Sì, mi piacerebbe moltissimo

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