🌅 Capitolo 2 🗾

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💗SANEM💗

Sono qui da due giorni ma è la prima volta che riesco a starmene un po’ da sola. Quando siamo arrivate, nonna Huma ci ha letteralmente rapite. Erano mesi che non ci vedevamo, dall’ultima volta che fu lei a venire ad Istanbul. Ha voluto che le raccontassimo di tutto e di più, della nostra vita, della vita nel quartiere, dalle cose più importanti agli episodi più sciocchi. Ci ha coccolate poi in ogni modo possibile, sia a tavola con ogni sorta di pietanza cucinata esclusivamente per noi, che regalandoci costumi, vestiti e accessori acquistati nelle migliori boutique. Io e Leyla ne siamo rimaste estasiate, soprattutto lei, però, che ama tanto la moda e cerca di non indossare troppo spesso le stesse cose. Al contrario di me che, invece, amo la semplicità e la comodità e non mi faccio alcun problema se devo mettere lo stesso vestito più di una volta. Di fatto, lei è arrivata qui con due trolley e un bagaglio a mano, io a malapena ne ho riempito uno pur dovendo rimanere qui molto più tempo.

Ieri, invece, nonna ci ha trascinate al mercato. Leyla non faceva che sbuffare; avrebbe preferito scendere in spiaggia a prendere il sole e rilassarsi, cosa che abbiamo fatto insieme nel pomeriggio. Per lei il tempo è limitato e ovviamente non vuole perdere tempo per i capricci di nonna.

Stamattina ho deciso di comprare la colazione per tutte e tre. Ho notato che nella piazzetta piccola vi è una caffetteria, così sono uscita presto lasciando un bigliettino sulla tavola in cucina. Ma prima di dirigermi al bar, mi sono fermata sotto al gazebo in pietra che affaccia sull’oceano. Da qui la vista è stupenda – non che da altri punti non lo sia – ma forse questa struttura ha un che di romantico che la fa apparire sotto una luce diversa. Mi perdo a vedere la calma delle acque cristalline mentre in lontananza il sole si innalza lentamente rischiarando sempre di più il cielo limpido.
Resterei qui per ore, se non fosse che a casa mi aspettano.

Improvvisamente ho il sospetto che qualcuno si stia avvicinando per cui mi volto. È un uomo dall’aspetto massiccio, indossa dei bermuda ed una semplice maglia a mezze maniche, con una barba folta e i capelli visibilmente tirati indietro in una crocchia. I miei occhi vengono rapiti dai suoi che non smettono di guardarmi. Il mio cuore accelera i battiti. È lui… è lui l’uomo che ho sognato.

“E’ lui, è lui, è lui!”

Cerco di non reagire alla voce nella mia testa. La vorrei strozzare ma mi contengo per non sembrare una pazza.

“No, pazza no, ma una pesciolina lessa direi assolutamente di sì.”

Faccio un respiro profondo, cercando di mantenere la calma. Noto che lui dirotta il suo sguardo per poi mettersi una mano all’altezza del cuore.

«Si sente bene?» chiedo preoccupata.

Torna a guardami e fa cenno di sì con la testa. Di nuovo i nostri occhi sono attratti come calamite.

“Oh, beh! Due pesci lessi insieme non li avevo ancora visti.”

«Sta’ zitta!!!» mormoro infastidita.

Vedo il ragazzo accigliarsi. «Hai detto qualcosa?» mi chiede.

Strabuzzo gli occhi. «No. No, nulla. Non farci caso a me» rispondo, addolcendo lo sguardo e con un’espressione che sta a significare: “Voglio sprofondare!”

Sorride.

“E vabbè, ma questo è illegale!”

«Molto!» esclamo incantata.

«Molto?» mi domanda di nuovo confuso.

Annuisco. «Sì, molto, molto bello... il paesaggio.»

Il suo sorriso si allarga ancora di più.

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