Elisabeth Dalia Smirnova sente di star sprecando la sua adolescenza. Si sente oppressa: oppressa dai suoi genitori, che le negano la maggior parte delle cose; oppressa dalla scuola, che le impedisce di avere la sua già minima vita sociale; oppressa dalla società, che le impone di avere già idee chiare per il suo futuro.
L'unica cosa che la fa stare bene è passare il suo tempo a Hubbard Park, all'ombra di un albero, con le cuffie nelle orecchie e il suo amato quaderno con la copertina in finta pelle dove scrive tutti i suoi pensieri e disegna frammenti di vita. Stare in mezzo alla natura la fa sentire sempre nel posto giusto al momento giusto, al contrario delle persone.
Elisabeth ama Montpelier, la città in cui vive, ma ama un po' meno le persone che ci abitano. È combattuta tra l'andarsene il prima possibile e il rimanere ma tagliando i ponti con tutti.Il suo ultimo anno di scuola è appena iniziato, ed Elisabeth non ha idee sul futuro. Non ha nessuna certezza nella sua vita, almeno fino a quando un ragazzo dagli occhi grigi e incredibilmente insistente non entra nella sua vita. Da quel momento una certezza ce l'ha: vorrebbe tirare una testata ad Alexander Hill ogni volta che apre bocca. Peccato che la differenza di altezza le impedisca di raggiungere il suo scopo.
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Mai andare dal tatuatore se la sfiga ti perseguita
Romance𝐒𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐯𝐢𝐧𝐜𝐢𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐖𝐚𝐭𝐭𝐲𝐬𝟐𝟎𝟏𝟖 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐭𝐞𝐠𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐼 𝑅𝑢𝑏𝑎𝑐𝑢𝑜𝑟𝑖 Brianna Lester, con i suoi capelli insolitamente biondi platino e i suoi occhi grigioazzurri, non può non essere notata ovunque vada. I...