Brianna Lester, con i suoi capelli insolitamente biondi platino e i suoi occhi grigioazzurri, non può non essere notata ovunque vada.
Il suo carattere frizzantino, la sua iperattività, la sua innata dote di cadere anche stando ferma e la sua capacit...
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«È buonissimo. Posso averne un'altra fetta?»
Julie ha preparato il salame di cioccolato come dolce, ed è qualcosa di meraviglioso. Ne ho già mangiate due fette, e sono determinata ad averne una terza.
Magari poi ne prendo anche una quarta, e poi una quinta. Oppure la pago per venire a fare dolci a casa nostra.
Julie mi sorride, contenta. «Certo Brianna.» Taglia un'altra fetta di dolce e me la mette sul piatto, e io mi fiondo subito a mangiarla.
Connor mi guarda divertito. «Sembra che tu non abbia mai mangiato il salame di cioccolato.»
Mando giù il boccone che stavo masticando. «A parte il gelato e il cioccolato, a mia mamma non piacciono i dolci, quindi non li fa mai. E io e mio padre siamo negati in cucina, quindi appena la mamma va a mangiare fuori con le amiche, io e lui siamo disperati e l'ultima volta che abbiamo provato a cucinare era ad una grigliata e, non so come, abbiamo dato fuoco ad un albero nel nostro giardino.» Continuo a mangiare quel fantastico dolce.
«E perché non ordinate il cibo a casa o andate a mangiare fuori?» chiede Skyler.
Eh, no, sai. L'ultima volta mio cugino ha fatto una rissa con il cameriere, e ci hanno cacciato dal ristorante cinese, dicendoci di non tornare mai più.
Mio padre ha lanciato una pizza in faccia, letteralmente, al proprietario della pizzeria, perché lui stava guardando troppo la scollatura del vestito di mia madre. Quindi siamo stati banditi anche da là.
Invece al sushi mia madre ha vomitato addosso al cuoco, perché diceva che quel sushi faceva schifo.
Io invece ho rotto la vetrina del ristorante italiano perché ci sono finita addosso con la macchina quando ho sterzato di colpo per evitare di investire un cane che è corso in mezzo alla strada.
Eh, la mia famiglia non è in grado di uscire di casa senza fare danni o farsi bandire da qualche posto.
Rido, ripensando a quei momenti. Ma quando vedo che gli altri mi stanno fissando in attesa di una risposta, torno seria. Mi gratto la testa, imbarazzata. «Oh, beh, io, i miei genitori e mio cugino Jace siamo stati banditi dalla pizzeria, dal ristorante cinese, dal sushi e dal ristorante italiano.»
Sono tutti sconvolti.
Oddio, adesso chiamano uno psichiatra. Mi chiuderanno in un manicomio, me lo sento. Probabilmente finirò in una cella ad Eichen House. Addio vita normale.
«Tu e la tua famiglia siete strani. Ve l'hanno mai detto?» rompe il silenzio Paul.
«Sì, chiunque ci abbia conosciuto.»
«Hai fratelli o sorelle?» mi chiede Julie.
«Avrò una sorella o un fratello.»
James mi guarda, visibilmente confuso. «Ma non eri figlia unica?»