XV

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Arriva la mattina e mi alzo dal letto con zero energie. Ancora pensavo a quello che mi ha fatto Tom, non capisco il motivo, il perché e sopratutto tutto il dolore che sto provando in questo momento.
Sono stata ingenua, stupida, sensibile, troppo gentile e sapevo cosa poteva accadere.
Non lo riuscivo a perdonare ma sopratutto a guardarlo negli occhi, tutte le sue scuse, i suoi pianti...totalmente inutili.
Non mi sento solo triste, ma un pezzo di me non c'è più.
Posso sembrare tragica, ma quando una persona a cui tieni ti ferisce questo è quello a cui si pensa.
Tralasciando questo, ieri sera sono tornati i miei, ci salutiamo come se non ci fossimo visti per anni. Fu mia mamma a tirarmi su di morale, quanto le potevo volere bene.
Il pomeriggio esco insieme a Bill, andiamo a fare un giro in centro, andava tutto bene fin quando non uscì dalla sua bocca il nome di suo fratello.
B: "T/n, so che forse non è il momento giusto per parlare di questo argomento, ma-"
T/n: "hai detto bene Bill, non è il momento."
B: "lo so ma, ieri ho sentito tutta la notte Tom piangere, non è proprio da lui, di cosa avete parlato quando è venuto a casa tua?"
T/n: "abbiamo solo discusso di quello che ha fatto." dico impassibile.
B: "sai penso che veramente tenga te, non avrebbe mai fatto così per una ragazza."
T/n: "di queste cazzate ne ho già sentite abbastanza, non serve che Tom ti manda a fare da porta voce."
B: "Tom non mi detto nulla, questa mattina è rimasto tutto il tempo sul letto, non è sceso per pranzo, sono suo fratello, per lo più gemello. so quando qualcosa in lui non va. e per finire vi ho sentiti da dietro lo steccato."
T/n: "ah.. non sapevo ci fosse rimasto veramente così male."
B: "eh ti posso giurare che quei due non hanno fatto niente, Tom mi ha solo detto che quella ragazza l'ha provato a baciare più volte, ci è riuscita ma Tom non ricambiava, ok ti potevano sembrare divertiti e tutto ma a Tom piaci tu."
T/n: "allora perché quando gliel'ho chiesto io si è fermato e non ha detto niente?"
B: "no ok un limone lo ha ricambiato pure Tom ma ti garantisco che avevano bevuto, da sobri sono stati in salotto tutto il tempo è mio fratello si scansava ogni volta. croce sul cuore." finì la frase ironizzando il tutto.
T/n: "Bill da scherzarci c'è ben poco, sinceramente non so quando mi possa fidare."
B: "ti prego T/n prova a dargli una seconda possibilità o solo un dialogo per mettere in chiaro le cose va bene, non posso vedere mio fratello in queste condizioni."
T/n: "vabene, vedrò quando parlagli."
Bill sfoderò un sorrisone e torniamo a girare nei vari negozi.
Verso tardo pomeriggio torno a casa, prendo il telefono in mano e mi cadono agli occhi vari messaggi da parte di Tom.
<<T/n quando ci possiamo vedere per chiarire tutto quello che è successo?>>
<<ti giuro che ti posso spiegare tutto>>
<<eii ci sei??>>
<<oiii T/n..>>
<<ti prego rispondi, ne ho bisogno>>
Finalmente decido di rispondere.

I suoi occhi mi incantano | Tomkaulitz x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora