Se uno sguardo potesse uccidere sarei già morta

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Rientro in classe e guardo Giulia che mi sorride dopo aver ricambiato mi siedo a fingo di ascoltare la professoressa. Prendo il telefono e apro whatsapp. Telefono pieno di messaggi e leggo il primo.

'amore che hai fatto con Giulia in bagno, è tornata che sembrava un'altra persona' mi scrive Cris.

'nulla che ti possa interessare, piccola' le rispondo

'brava continua così.. sbavale dietro solo perché te la da' mi scrive Giulia. Porto gli occhi al cielo e la guardo di nuovo.

'la vuoi smettere? Me la sbatto quanto voglio dal momento che tu sei una mezza puritana!' le rispondo arrabbiata

'preferisco puritana a troia. Sai' mi risponde e mi pento di quello che le ho scritto precedentemente

Suona finalmente la campanella e la prof esce dalla classe. Mi alzo dal banco e vado dalle macchinette per prendermi un caffè e torno in classe. Mi siedo al mio posto e sorseggio il caffè e vedo arrivare Cris.

-ehi. Oggi vieni a studiare da me?- mi chiede Cris abbassandosi in modo che le vedessi l'intimo che aveva sotto la maglia.

-tanto se sei troia.. - dice Giulia ad alta voce, senza guardare noi

-come prego?- chiede Cris

*silenzio*

-oh puritana di merda, parlo con te. Stronza- le continua a dire

-calmati- le dice Lottie una compagna di classe

-nessuno sta parlando con te- risponde Cris

-ragazze basta- dico io ma senza avere successo

-ti porteresti via la tua scopa amica dato che qui non la vogliamo?- mi dice Giulia

-sei solo una troia invidiosa. A me la da a te no. - finisce di dirle e io mi sento letteralmente la faccia rossa e in pieno imbarazzo

-vaffanculo ! - le dice Giulia a Cris

-troia!- e lei le risponde

-ehi ehi ehi. Ragazze che succede qui?- chiede il prof di inglese

-qui la puritana è arrabbiata ... e vuole avere l'onore di sapere il perché?- chiede Cris al prof

A GIULIA:

'vieni in bagno, sbrigati'

Le scrivo un messaggio e poi esco dalla classe. Lei mi precede.

'non le creda, butterebbe benzina sul fuoco per far saltare i nervi pure a lei' dice Giulia e poi esce dalla classe.

In bagno non c'era nessuno così chiudo la porta e vedo Giulia che mi osserva.

-ho qualche cosa che non va?- le domando

-tutto- mi risponde -che cosa c'è di sbagliato in noi?- continua a chiedermi -che ci vedi in quella- si ferma e abbassa il volto

Mi avvicino a lei e un dito le porto i suoi occhi nei miei -nulla. Anzi tu hai molto di più di lei.. ma sei così.- le dico e mi interrompe per incitarmi a continuare -sei così innocente, lei arriva al dunque-

-le troie arrivano al dunque le ragazze serie anzi le puritane non hanno fretta, c'è questo particolare sai. - mi risponde e si morde il labbro inferiore

-ti prego non farlo più- la supplico

-cosa..questo?- mi chiede facendolo di nuovo, mi sorride

Mi avvicino a lei e sto per morderle il collo ma si allontana e socchiudo gli occhi come se fossi arrabbiata, ma capisce che fingo.

-perché mi hai chiesto di venire in bagno?- mi chiede

-perché non voglio farti finire nella merda, piccola- le rispondo e vedo che mi fissa negli occhi una volta che ho concluso la parola 'piccola'

-io v-vado in classe- mi dice e sparisce

Neanche il tempo di parlarle che se ne scappa, dovrei chiamarla più spesso così la adoro quando diventa tutta rossa. La adoro a prescindere è diverso. Il mio subconscio mi ricorda, sempre in mezzo quando non deve esserci. Torno in classe per ritrovarmi davanti a Cris che si avvicina a me e si fa abbracciare.

-ehi alla fine vieni da me a studiare?- mi chiede e io acconsento, si sposta poi da me ed esce dalla classe e quando mi giro per guardare Giulia mi guardava negli occhi come non aveva mai fatto.

-penso che se uno sguardo potesse uccidere, sarei già morta- dico alla compagna di banco che aveva difeso prima Giulia.

-sei nella merda ragazza- mi ricorda

-grazie per avermelo ricordato- la ringrazio ironicamente

- non c'è di che- mi risponde sorridendomi.

Giulia mi passa vicina e la fermo per un polso.

-piccola- arrossisce di nuovo, non è completamente incazzata con me

-fottiti, stronza- mi risponde. Forse, ecco sono un po' nella merda.

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