Suona l'ultima campanella, al che mi alzo ed esco dalla classe con Cris che mi segue. Il tempo di scendere le scale mi accendo la mia sigaretta e inizio a fumare.-me ne dai una? Le ho lasciate a casa, dopo te la rendo- mi dice sorridendomi
-tieni, me ne devi una eh- le ricordo e gliela accendo
Il tempo di fumarmi una sigaretta lei scende e inizia a guardarmi. Non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso. Cris si incazzava ogni volta.
A GIULIA:
'questa sera vieni da me?'
DA GIULIA:
'non sarò io a venire da te. Se tu mi vuoi, se mi vuoi sai dove trovarmi. Un bacio'
-ciao gente- grida Giulia, la seguo con lo sguardo finché i miei occhi non cadono sulle sue gambe, le muoveva in un modo che all'apparenza era così innocente ma in realtà non era per niente innocente e io volevo scoprire quel suo lato.
-su andiamo?- mi chiede guardandomi negli occhi, sembrava un gatto arrabbiato, sembrava che stessero marcando un territorio che sembrava occupato da lei, invece era di un'altra persona.
Saliamo in macchina e la prima cosa che fa è baciarmi. Mi provocava era sempre quella l'intenzione da parte sua. Macchina in moto, dopo 15 minuti ci troviamo a casa sua, scendiamo entrambe dalla macchina e ci avviamo dentro. La sua casa l'avevo vista milioni di volte.
-mangiamo?- le chiedo
-apri il frigo, non ho voglia di fare il tavolo ti dispiace?- mi domanda e faccio un segno di negazione con la testa. Prendo qualche cosa dal frigo e lo posiziono su un ripiano dove mangio sempre con lei. -scusa per la scenata di questa mattina- mi dice
-non devi scusarti con me, lo sai vero?- le rispondo, spiazzandola
-quando sei uscita dalla classe e mi hai lasciata li dove sei andata?- mi chiede spiazzando lei me questa volta
-in bagno, con Giulia- le rispondo, sicura di me
-ah, e perché?- mi chiede
-che ti importa, non me la sono fatta o scopata se è quello che ti interessa!- la chiudo e parla di altro
-so che ti faccio impazzire- inizia a dirmi venendomi vicina. Si avvicina a me e inizia a baciarmi, ricambio i suoi baci e mi stringe a se.
-ti prego, fammi tua- mi chiede e io eseguo l'ordine. La prendo in braccio e la faccio sedere sul marmo freddo. Lega le sue gambe intorno alle mie e continuiamo a baciarci. La sollevo e la appoggio sul ripiano più lungo, il tavolo. Si corica e prendo una sedia. Mi ci siedo sopra e dopo averle abbassato l'intimo inizio a passare la mia lingua nella sua intimità. Vedo che inizia a divincolarsi. -sto per venire- mi grida -Nik, ti prego- continuo sempre gli stessi movimenti fin quando si lascia andare.
Torno a baciarla e mi corico sul tavolo dove c'era lei, e fa la stessa cosa lei a me. inizio a gemere fin quando apro la bocca. -così Giu, vai si- le dico e realizzo dopo averlo detto il nome che mi era uscito dalla bocca. Ero in preda all'orgasmo e lei si sposta da me ed inizia ad urlare.
-cosa cazzo hai appena detto? Giulia? Pensi a lei brutta stronza?- dice e io mi alzo dal tavolo e inizio a gridarle contro.
-smettila! Ho sbagliato capita a tutti di sbagliare, che cazzo vuoi da me! stronza lo sei tu per come hai reagito oggi in classe! Ti sembrava il caso? Ti sentivi così presa in causa?- le chiedo e incazzata mi riabbottono i pantaloni e prendo la mia borsa e mi sbatte fuori di casa.
Accendo il telefono e trovo delle chiamate perse, apro la rubrica e cerco il suo nome, Giulia. Eccolo la chiamo ma lei non risponde. Ma può essere così complessata? Cazzo rispondi brutta stronzetta! Penso tra me e me.
Accendo il motore e parto andando verso casa sua. Dopo alcuni chilometri in auto arrivo a casa sua e suono il campanello. Apre la porta e noto un interrogativo sul suo volto.
-ti devo parlare- le dico
-entra- mi fa cenno con la mano.
**
ciao lasciatemi dei commenti e ditemi che ne pensate.. ;)
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Real Me
FanfictionPer troppi anni mi sono illusa che fosse solo una cosa momentanea, un passatempo, un mio pensiero strano, assurdo. Ma con il tempo tutto si è fatto più chiaro, sentimenti, parole e gesti non servivano più. La me di prima stava pian piano morendo las...