capitolo 11:¿por qué no me crees?

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"scusami Pablo ho bisogno di un po' d'aria"mi staccai dall'abbraccio,mi diressi verso la finestra e incominciai a pensare a ciò che era successo all'interno del mio sogno,considerato come il mio peggior incubo.
C'è una storia dietro ogni persona.
C'è una ragione per cui loro sono quel che sono.
Loro non sono così solo perché lo vogliono. Qualcosa nel passato li ha resi tali, e alcune volte è impossibile cambiarli.Pablo ci è riuscito, è riuscito a cambiare ciò che lui mi ha reso,una persona debole tale da farmi pensare che tutto sia a causa mia.Lui è riuscito a farmi diventare una ragazza tanto forte da farsi rispettare,una ragazza che sa amare e perdona quando vuole.
Tanto più la mano che ci colpisce ci è cara, tanto più sentiamo il colpo-MADELEINE DE PUISIEUX
Così dice questa scrittrice di cui poche parole possono aprire un immensità di pensieri,come l'uomo si illumina d'immenso la mattina.
Mio padre, come ho già detto,ha avuto sempre il desiderio di uccidermi e compiere atti di violenza contro mia madre.Lottare contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne è un obbligo dell'umanità e noi donne dobbiamo essere le prime ad urlarlo al mondo.NOI VOGLIAMO ESSERE RISPETTATE!!Ancora e ancora più forte.Dall'italia alla Spagna,dalla Spagna agli Stati Uniti,dagli stati Uniti a tutti i paesi europei per far si che i piedi non si troveranno più in testa ma si troveranno affianco alle nostre orme per un'umanità migliore.
"1...2...3"incominciai a contare di cui il conteggio andava a ritmo respiratorio.Questa è una frase tipica di mia nonna:"quando sei in una situazione di difficoltà pensa a quando contavamo le ciliegie che raccoglievamo insieme quando eri piccola" di cui come viene incitato,mi invita a ricordare nei momenti più buii della mia vita ciò che mi possa riportare alla luce.
"7...8...9"sarei potuta arrivare fino a 100.000 Mila ma il mio momento di relax venne interrotto a causa della mia visuale che si precipitò su un uomo sulla strada.
Guardai attentamente il volto dell'uomo,ed era proprio lui.La persona che non si rende conto del male che provoca,di cui mente del bene che prova nei miei confronti.
Come ha potuto ritornare a rovinarmi la vita nonostante i traumi che mi ha lasciato?
Urlai,urlai per farmi sentire,per sfogare ciò che ho provato in quei anni di inferno,anni indimenticabili.
"ASH,che succede?"arrivò Pablo di corsa, era davvero terrorizzato.
"Pablo è lì!!"lo guardai e indicai il punto in cui lo vidi,con il suo volto da psicopatico, pronto probabilmente a giungere la mia morte.
"Ash ma non c'è nessuno"disse Pablo per poi girarsi intorno in cerca di quest'uomo di cui non riconobbe nessuna traccia.
Era lì!!Non sono impazzita,quel che viene considerato come mio padre è tornato per rovinarmi la vita e probabilmente anche alla persona che tengo di più!!
...............

"Ash stai esagerando,tuo padre è in carcere"disse Camila,quando le raccontai ciò che era successo la sera precedente.
"Camila ha ragione Ash,stai diventando pazza devi rilassarti"disse Blanca che si trovava affianco a Camila , poiché ci trovavamo nello stadio a vedere l'allenamento dei ragazzi.
"¿PORQUE NADIE ME CREE?"incominciai ad urlare,sfogarmi con me stessa.La mia mente è l'unica arma che mi uccide realmente,i ricordi,le scene di violenza sono tutte disperse nella mia mente che ritornano a galla nei momenti di felicità.
Mi alzai dal sediolino e mi catapultai al di fuori di queste mura,di cui mi facevano sentire davvero al chiuso,vietandomi di respirare.
Presi la mia bicicletta appoggiata vicino alle altre biciclette delle mie compagne ,ci salii ed incominciai a pedalare e pedalare.L'aria aiuta a pensare,ed i tramonti mi aiutando a riflettere ma con ciò non mi resi conto che si fece un certo orario.

40 chiamate perse da Pablo,Camila e Mamma.
C4zzo!
"Ash ma si può sapere dove cazzo sei andata a finire!!"urlò mia mamma appena la richiamai.
"Mamma ora arrivo ero andata a fare una passeggiata solo che non mi sono resa conto dell'orario"staccai la chiamata e con molta fretta mi diressi verso la direzione di casa.
Le strade erano buie di cui venivano illuminate solo da pochissimi lampioni e i fari delle auto.
Durante la direzione verso casa,mi accorsi di essere inseguita da qualcuno.Era una macchina nera,la stessa che vidi la sera precedente quando ebbi una sorta di "visione "come dicono tutti.
Riuscii a sbarazzarmene facilmente perché arrivai ad un incrocio, però venni bloccata dalla stessa auto di cui l'uomo mi prese e mi gettò all'interno del cofano.
"AIUTOOOOO!!LASCIAMI TI PREGO"
urlai per farmi sentire da qualcuno,in speranza che quel qualcuno mi potesse venire a salvare, però fu tutto inutile poiché l'uomo chiuse il cofano,mi tappò la bocca con dello shock e fece girare con molta velocità le chiavi,facendo partire l'auto...verso una destinazione sconosciuta,come l'odio che prova quest'uomo nei miei confronti.

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Spazio autrice:
Alla fine come avete visto sta diventando giallo,ma non vi preoccupate perché c'è un finale bellissimo che avverrà tra tanti capitoli!!
Lasciate una stellina se volete,ricambio il segui per chi volesse seguirmi.
Vi amo🩷🥹

Los destinos que duran para siempre~Pablo GaviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora